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“Focus Etna: l’assist per la ripresa turistica”

“Un percorso comune tra istituzioni e privati per rilanciare il turismo” ha detto il rettore Francesco Basile

28 Maggio 2018
Alfio Russo

“I dati relativi alle presenze in Sicilia nel 2017, oltre 14 milioni di turisti, devono far riflettere tutti gli attori del settore, sia pubblici, sia privati, perché appare chiaro che si tratta di un risultato non proprio positivo visto che Malta ha registrato 13 milioni di visitatori. Ritengo che occorre rivitalizzare il settore anche tramite una maggiore sinergie tra istituzioni e privati, un percorso comune di azioni, e l’Università di Catania che, ha il compito di aprirsi al territorio nell’ambito della Terza missione, è a completa disposizione”. Con queste parole il rettore Francesco Basile ha aperto i lavori della tavola rotonda “Focus Etna: l’assist per la ripresa turistica” organizzata dall’associazione socio-culturale “Haruka”, presieduta da Caterina Campochiaro, con la collaborazione dell’Ateneo di Catania e del COF&Placement.

“L’Università di Catania ha già avviato in questo settore una collaborazione con la Regione Siciliana per attivare alcuni interventi necessari per riattivare quei processi di crescita del turismo e di conseguenza dell’economia siciliana perché ritengo che il turismo debba essere la prima industria in Sicilia – ha aggiunto il rettore -. La Sicilia possiede un patrimonio naturalistico, culturale e archeologico che tutto il mondo ci invidia con 7 siti Unesco tra cui l’Etna, 5 parchi regionali, 7 aree marine protette e 72 riserve naturali, proprio alcune aree naturali protette sono gestite dall’Università di Catania stessa”.

Proprio sull’attività didattica dell’ateneo volta al settore turistico sono intervenuti anche la prof.ssa Loredana Rosa Cardullo, vicedirettore del dipartimento di Scienze della Formazione, e il prof. Dario Palermo che hanno evidenziato “come alla formazione degli studenti tramite il corso di laurea in Formazione di operatori turistici purtroppo non seguono gli adeguati sblocchi lavorativi e su questo punto la Regione deve intervenire per il futuro dei nostri giovani laureati”.

Un invito colto dall’assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Sandro Pappalardo che, nell’evidenziare come “i dati del 2017 non soddisfino affatto gli operatori del settore”, ha sottolineato “i punti cardine della strategia su cui il governo del presidente della Regione Siciliana guidato da Nello Musumeci sta portando avanti e, in particolar modo, il rilancio dell’immagine, la fidelizzazione del cliente-turista e la destagionalizzazione”. “In queste ultime settimane, visto che riteniamo il turismo elemento strategico della Sicilia, abbiamo partecipato a eventi internazionali del settore come la Bit di Milano, ma siamo stati anche a Verona, Malta, Mosca e Berlino – ha aggiunto l’assessore -. Abbiamo anche ospitato in Sicilia oltre mille operatori del settore stranieri, 16 ministri, 50 delegazioni consiliari e soprattutto stiamo lavorando con operatori cinesi e sudafricani”.

Punti chiavi della strategia ripresi anche l’amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi, il quale ha spiegato che “occorre ripartire dalla comunicazione, dall’accoglienza, dall’internazionalizzazione e dalla destagionalizzazione”. “Il flusso di viaggiatori dell’aeroporto Fontanarossa di Catania è in continua crescita anche, purtroppo, per la mancanza di infrastrutture e, di conseguenza, per rendere più competitiva la Sicilia sul mercato del turismo e abbattere i costi del biglietto la Sac può solamente accrescere la concorrenza tra compagnie aeree – ha aggiunto Nico Torrisi -, una strategia che stiamo portando avanti, così come i collegamenti senza scambi intermedi. Ma stiamo puntando anche a equilibrare il mercato italiano e straniero dei turisti perché ad oggi, dei viaggiatori che sbarcano a Catania, il 60% è italiano, il 40% straniero”.

Sul tema della comunicazione è intervenuto anche il condirettore del quotidiano “La Sicilia”, Domenico Ciancio Sanfilippo, che ha invitato tutti gli attori a “creare un legame, una rete pubblico-privata in cui anche il giornale territoriale deve svolgere la sua parte a sostegno del territorio, valorizzandolo, per migliorare il futuro dei nostri giovani e per creare anche uno sviluppo socio-economico in Sicilia”.

Un invito ad analizzare le aziende immobiliari del settore “per capire come il sistema-turismo in Sicilia sia in crisi nonostante la crescita del numero di visitatori” è stata avanzata dal dott. Antonio Pogliese, componente del Cda dell’Università di Catania. “Occorre rivedere il metodo perché il dato dei visitatori del 2017 è negativo e la crescita del numero dei visitatori è frutto delle condizioni geopolitiche del Mediterraneo e non frutto del lavoro degli attori del settore” ha aggiunto il dott. Pogliese evidenziando anche come l’Etna, e non solo Taormina, debba svolgere una funzione di traino in questo settore.

Su questo tema Salvatore Caffo, dirigente vulcanologo del Parco dell’Etna, è intervenuto sottolineando come “dal 21 giugno 2013, giorno dell’inserimento del Monte Etna nella World Heritage list dell’Unesco, è aumentato il flusso di turisti stranieri del 30-40% nelle zone ricettive prossimali come Nicolosi e Linguaglossa, ma molto deve essere ancora fatto”. Proprio l’Etna rappresenta, come ha spiegato il prof. Carmelo Monaco, direttore del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e naturali, “un eccezionale, e unico al mondo, laboratorio naturale che richiama studiosi internazionali per ricerche sui rischi vulcanici, sismici e idrogeologici” e ha aggiunto che “per incrementare lo sviluppo turistico con una fruizione sostenibile occorre migliorare la cultura del territorio sempre più urbanizzato e mantenere così bassa la pericolosità di un’area che è comunque un vulcano attivo”. Il prof Monaco, inoltre, ha evidenziato “l’impegno dell’Università in questi ultimi 30 anni nell’istituzione di aree protette e nella fruizione sostenibile delle stesse, e soprattutto nel campo della ricerca svolta anche con altri enti italiani e stranieri”.

A conclusione dei lavori – moderati dal giornalista Antonello Zitelli - sono intervenuti anche Igor Coretti, direttore European Spirits of Youth Orchestra, l’ing. Sebastiano Gentile della Ferrovia Circumetnea, e il sindaco di Linguaglossa Salvatore Puglisi.