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“Puliamo il mondo 2022” sull’Etna

Grazie all'iniziativa di Legambiente, in programma dal 22 agosto, sarà bonificato il Bosco “Nicolosi” di Milo, un’area di particolare interesse naturalistico

2 Agosto 2022
Alfio Russo

Ripulire il Bosco di Milo da pneumatici e rifiuti abbandonati. Sono gli obiettivi di “Puliamo il mondo”, l’iniziativa organizzata in tutta Italia da Legambiente Onlus e nota in tutto il globo con il nome di “Clean up the World” curata da Legambiente Onlus con la collaborazione di associazioni, scuole, comitati ed amministrazioni locali.

L’iniziativa, nata nel 1993, vede la partecipazione di volontari di tutto il mondo in attività di pulizia, valorizzazione e conservazione dell’ambiente con il fine di proteggere la natura, rendere puliti e vivibili alcuni luoghi, riappropriarsi del territorio e sviluppare un cambiamento degli atteggiamenti dell’uomo verso l’ambiente.

Quest’anno l’iniziativa in Sicilia, nell’ambito della campagna “Preziose X Natura” di Legambiente Sicilia, si terrà dal 22 al 24 agosto e il 3 settembre - curata insieme con Legambiente Circolo Etneo APS e Circolo Legambiente Sartorius Waltershausen APS di Acireale – e interesserà il Bosco di Milo, detto anche Bosco Nicolosi o “du Baruni” che si estende sul versante orientale del Parco regionale dell’Etna, sito dell’Unesco e vulcano più importante d’Europa.

Grazie alla decennale partnership tra Legambiente e il Consorzio Ecotyre sarà possibile ripulire il bosco da pneumatici e rifiuti abbandonati da tempo con il contributo delle istituzioni e cittadini.

Grazie alla collaborazione del Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania, in particolare del prof. Pietro Minissale che ha contribuito all'inquadramento botanico ed ecologico del sito, il coordinamento nazionale di Puliamo il Mondo ha individuato l'attività in oggetto come evento di lancio dell'edizione 2022.

«Il sito, ricadente in massima parte nel comune di Milo e in piccola parte nel comune di Zafferana Etnea, situato nella fascia altimetrica di 600-800 metri circa, è un fitto bosco di circa 80 ettari di grande interesse naturalistico, molto evoluto nella sua copertura arborea e ben conservato, che ricade in zona B del Parco dell’Etna e è stato individuato tra i Siti di Importanza Comunitaria per la presenza di habitat e specie di interesse comunitario – spiega il prof. Pietro Minissale - Il bosco “Nicolosi” di Milo è presente in un’area dell’Etna che in genere è occupata da aree agricole od urbanizzate che hanno determinato la scomparsa della vegetazione forestale. Un’area che ricade nella zona B del Parco Naturale Regionale dell’Etna che al momento dell’istituzione nel 1987 è stata ampliata per comprendere quest’area di grande valore naturalistico. Quest’area, inoltre, fa parte delle Rete Natura 2000 ai sensi della direttiva europea 43/92 meglio nota come Direttiva Habitat e dal 2017 è stato designato Zona Speciale di Conservazione».

Etna Bosco di Milo

Un particolare del Bosco "Nicolosi" di Milo

«Il bosco di Milo cresce in gran parte su una colata lavica risalente al 1285 oggi quasi interamente ricoperta dal suolo forestale e dalla vegetazione che in un tempo, nel complesso non troppo lungo, è riuscita a colonizzare la roccia nuda e raggiungere lo stadio più evoluto della vegetazione, rappresentato, in questo caso, dal bosco di specie caducifoglie, soprattutto querce come la roverella e il leccio. vi sono anche altre specie arboree di grande interesse – aggiunge il docente dell’ateneo catanese -. Tra queste un acero, Acer obtusatum  subsp. Aetnense, albero caducifoglio che può raggiungere i 20 metri di altezza, la chioma è abbastanza ampia con foglie palmato-lobate, la corteccia è di colore grigio-rossastro. È l’albero più rappresentativo di questo bosco e probabilmente qui è presente la popolazione più consistente dell’Etna ove questa sottospecie è endemica. Uno di questi esemplari è tra l’altro inserito nell’elenco degli alberi monumentali italiani».

«L’area del Bosco di Milo, una delle più belle e ricche di biodiversità, subisce da anni l’aggressione e il deturpamento da parte di soggetti inqualificabili che lo hanno utilizzato per abbandonarvi rifiuti e soprattutto scaricarvi alcune centinaia di pneumatici di tutte le dimensioni, che ne sfregiano l’attrattiva determinando un forte impatto sull’ecosistema – conclude il prof. Pietro Minissale -. In particolare, l’accumulo di pneumatici rappresenta un enorme rischio d’incendio. La rimozione dei copertoni e degli altri rifiuti, pertanto, potrà contribuire a ridurre il degrado e favorire condizioni migliori di naturalità e ripresa degli habitat che vanno tutelati anche ai sensi della Direttiva Habitat».

Gli interventi sono mirati alla rimozione, al recupero e allo stoccaggio dei tanti pneumatici che Ecotyre prenderà in carico e immetterà nuovamente nel ciclo produttivo, realizzando la cosiddetta “economia circolare”.

Tra i partner della manifestazione segnaliamo inoltre il Comune di Milo, l'Azienda vinicola Barone di Villagrande, Ecolandia S.R.L. e il Consorzio EcoTyre, che nello specifico si occuperà del corretto smaltimento e riavvio all'interno del ciclo produttivo delle centinaia di pneumatici fuori uso presenti nel sito di grande interesse naturalistico e designato Zona Speciale di Conservazione.

Etna Copertoni nel Bosco di Milo

I copertoni presenti nell'area del Bosco "Nicolosi" di Milo