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Avvicinare il mondo giuridico ai cittadini Ue, anche Catania celebra la Giornata della Giustizia

Al Palazzo di Giustizia iniziativa formativa comune della Scuola Superiore della Magistratura di Catania e della Scuola di specializzazione per le Professioni legali “Antonino Galati”

27 Ottobre 2017
Giuseppe Melchiorri

Avvicinare il mondo della giustizia ai cittadini dell’Ue e dare loro la consapevolezza della costruzione di uno spazio giudiziario comune. E’ questo l’obiettivo della Giornata europea della Giustizia, promossa dalla Commissione Europea e dal Consiglio d'Europa già dal 2003 sul modello delle altre grandi giornate europee e che si celebra ogni anno a fine ottobre. Nella volontà dei promotori europei, la giornata mira ad informare il pubblico sui diritti quotidiani e a favorire un rapporto tra i professionisti del diritto e gli operatori del sistema.

Ed è proprio per rispondere a questa esigenza che la Scuola Superiore della Magistratura di Catania e la Scuola di specializzazione per le Professioni legali “Antonino Galati” del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania hanno organizzato un convegno celebrativo della giornata, inaugurato ieri pomeriggio nell’aula adunanze del Palazzo di Giustizia.

L’incontro – della durata di due giorni – si è aperto con gli indirizzi di saluto del rettore Francesco Basile, del presidente della Corte di Appello di Catania Giuseppe Meliadò e del direttore del dipartimento di Giurisprudenza Roberto Pennisi.

“Sono ormai tante le iniziative comuni tra Ateneo e magistratura  - ha sottolineato il rettore Basile -. Credo che questa collaborazione continua possa rappresentare un esempio per la comunità cittadina e un’occasione per i nostri studenti e i nostri laureati che devono comprendere l’importanza della cooperazione tra le istituzioni. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare i colleghi – ha concluso il rettore - che grazie al loro lavoro hanno permesso che il dipartimento di Giurisprudenza fosse inserito nella graduatoria nazionale dei dipartimenti di eccellenza recentemente elaborata dall’Anvur, insieme a quello di Economia e Impresa”.

“La giornata europea della Giustizia – ha spiegato Meliadò – quest’anno cade in un momento molto importante per la Corte di Appello di Catania: grazie al “Progetto Migrantes” - il cui obiettivo è il miglioramento della gestione e la riduzione dei tempi di trattazione delle procedure relative al riesame di richieste di protezione internazionale -, il Tribunale di Catania concorrerà ad Edinburgo per l’assegnazione del riconoscimento Bilancia di Cristallo, promosso dal Consiglio d’Europa per premiare le migliori pratiche innovative ed efficienti in materia di organizzazione giudiziaria”.

Migrantes vede tra i partner anche l’Ateneo catanese: grazie ad una convenzione firmata nei mesi scorsi, infatti, alcuni studenti del dipartimento di Scienze politiche e sociali stanno affiancando i giudici nelle attività relative al progetto “che – spiega ancora Meliadò – è stato fino ad ora un grande successo, come dimostra il dimezzamento della durata dei procedimenti. Il progetto è stato possibile grazie ai finanziamenti erogati dall’Europa tramite la Regione Siciliana a dimostrazione di come l’Ue può dare il suo contributo per lo sviluppo dei territori e può essere una grande fonte di ricchezza per tutti i suoi Paesi”.

“Trovo che la formula scelta per celebrare la giornata della giustizia – ha affermato il prof. Pennisi – sia particolarmente significativa perché la Scuola Superiore della Magistratura e la nostra scuola di specializzazione hanno deciso di realizzare un incontro di carattere formativo. La macchina della giustizia è composta da diversi ingranaggi: non solo avvocati e magistrati, ma anche altre professionalità quali – ad esempio - i notai o i docenti universitari che con i loro studi e i loro pareri possono aiutare i giudici nel processo decisionale. Perché questa macchina funzioni è importante che tutti gli attori abbiano lo stesso livello di conoscenze pur con competenze differenti e siano quindi coinvolti in eventi formativi comuni come quello odierno”.

La prima sessione – su “Le tutele contrattuali alla luce delle decisioni della Corte di Giustizia” – è stata coordinata dalla docente di Diritto civile dell’Ateneo catanese Marisaria Maugeri –; ne hanno discusso Gianni D’Amico (Università Mediterranea di Reggio Calabria), Giovanni De Cristofaro (Università di Ferrara), Pietro Sirena (Università di Milano) e Luigi Antonio Rovelli (presidente emerito della Corte di Cassazione).

Nella seconda sessione, coordinata da Giorgio Gitti (Università di Milano), si è parlato di “Asimmetrie e rilevabilità d’ufficio” con gli interventi di Fabrizio Cafaggi (Università di Trento), Claudio Consolo (Università di Roma La Sapienza), Fabio Padovini (Università di Trieste), Claudio Scognamiglio (Università di Roma Tor Vergata) e Giacomo Travaglino (consigliere della Corte di Cassazione).

Previste per venerdì 27 altre due sessioni: la mattina su “Forma, trasparenza e rimedi”. Coordinati da Concetta Grillo (presidente del Tribunale di Caltagirone) intervengono Aldo Dolmetta (consigliere della Corte di Cassazione), Aurelio Mirone (Università di Catania), Stefano Pagliantini (Università di Siena), Guido Romano (giudice del Tribunale di Roma) e Mario Libertini (Università di Roma La Sapienza). Nel pomeriggio Emilio Castorina (Università di Catania), Benedetto Paternò Raddusa (magistrato della Corte Costituzionale) e Francesco Viganò (Università Bocconi di Milano) parleranno di “Diritto dell’Ue e diritto penale” coordinato dal direttore della scuola di specializzazione Antonino Galati Giovanni Grasso.