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Catania capitale del “Giornalismo che verrà”

Presentato il programma della quarta edizione del workshop internazionale del Sicilian Post

19 Maggio 2022

«Oggigiorno si sente spesso parlare di crisi del giornalismo, ma in realtà a esserlo è solo un certo tipo di approccio. Per la quarta edizione del nostro workshop abbiamo voluto puntare su voci autorevoli e internazionali che, a vario titolo, si propongono di tracciare i futuri possibili per la nostra professione». Queste le coordinate volute da Giorgio Romeo e Giuseppe Di Fazio per la quarta edizione del workshop “Il giornalismo che verrà”, presentato al pubblico questa mattina, con una conferenza presso gli spazi dell’innovation hub “Isola” con sede a Palazzo Biscari. L’evento è stato un’occasione per presentare il programma dell’edizione di quest’anno che si svolgerà a Catania dal 13 al 20 giugno 2022 . Gli eventi della manifestazione si svolgeranno per lo più presso la sede della Scuola Superiore di Catania. Alcune attività avranno luogo presso l’Accademia di Belle Arti di Catania (via Raimondo Franchetti, 5), l’hub innovation “Isola” (piazza cardinale Pappalardo, 23) e il cortile di Palazzo Platamone (Via Vittorio Emanuele, 121).

Il progetto, promosso dal Sicilian Post, consterà di due parti: da un lato, un corso di alta formazione offerto gratuitamente (grazie a sponsor pubblici e privati) a 30 giovani under 36 selezionati per merito e nel rispetto dei principi DEI (Diversity Equity and Inclusion); dall’altro, un festival aperto alla città i cui panel saranno fruibili anche in streaming. Le iscrizioni per partecipare ai corsi sono aperte fino al 25 maggio (bando disponibile al sito workshopgiornalismo.it).

In occasione della presentazione, sono intervenuti i rappresentanti di alcuni enti patrocinanti. «Sin dall’inizio di questa avventura - ha affermato la prof.ssa Maria Rosa De Luca, delegata del rettore dell’Università di Catania ai Rapporti con il territorio e con le realtà culturali - l’Ateneo è stato in prima fila nel sostenerla. L’iniziativa non offre soltanto formazione a giovani e studenti, ma anche un’opportunità per tutti di riflettere sul nostro tempo insieme con grandi personalità dell’informazione». 

A farle eco è stato l’intervento di Daniele Malfitana, presidente della Scuola Superiore di Catania che ha ricordato come il workshop sia un’opportunità di apertura verso la città e non solo l’accademia: «Crediamo che il compito di un’istituzione come la nostra sia quello di uscire da un recinto elitario e favorire una cultura più partecipata. Questo progetto ce ne offre ancora una volta l’occasione».

Raccogliere le istanze che provengono dal territorio significa anche affinare la propria sensibilità verso le tematiche sociali. Un punto ben messo in evidenza da Giovanni Parapini, direttore di Rai per il Sociale: «Anche quest’anno la Rai, e la divisione che dirigo, è in prima linea per la promozione di iniziative serie, coraggiose e portatrici di una visione come il workshop “Il giornalismo che verrà”. Patrocinare eventi di questo genere, e dare loro spazio sulle nostre piattaforme, è un modo per restituire ai territori ciò che ci danno». A prendere la parola è stata poi la prof.ssa Lina Scalisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti: «L’ente che rappresento non poteva certo mancare di supportare il workshop, specialmente in un momento storico come questo in cui il giornalismo rappresenta la voce fondamentale per raccontare quanto sta accadendo. Il sempre crescente coinvolgimento dell’Accademia permetterà di ampliare gli orizzonti tematici al rapporto tra informazione, tecnologia e visuale. Grazie al workshop, sta nascendo una visione del futuro unica nel suo genere». Una visione a cui non ha mancato di fare riferimento anche Daniele Ditta, segretario dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia: «Interrogarsi sul senso della nostra professione, e sulla necessità di mettere in discussione l’approccio che ci ha accompagnati per anni, è fondamentale. Il patrocinio, in questo senso, è un’opportunità per l’Ordine, e per tutti i suoi iscritti, di alzare ulteriormente l’asticella». Il workshop può vantare anche il patrocinio di The European House-Ambrosetti: «Il motivo per cui sosteniamo questa iniziativa - ha sottolineato Cetti Lauteta, responsabile di Scenario Sud del primo think-tank italiano - è perché è in linea con la nostra idea di giornalismo: serio, pragmatico, innovativo, capace di contribuire alla crescita del Paese».  

Durante la presentazione sono stati riportati dal direttore Romeo i saluti della presidente del Teatro Stabile di Catania, Rita Gari Cinquegrana, della direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, Marina Paino, e del direttore de La Sicilia e presidente della Fondazione DSe, Antonello Piraneo, i quali, ancorché impossibilitati a partecipare, hanno inviato il sostegno pieno all’iniziativa da parte dei loro enti.

La conferenza è stata anche occasione per ricordare il supporto del main sponsor dell’evento, Google attraverso il programma GNI. Il workshop è sostenuto anche da Crédit Agricole Italia, in rappresentanza del quale ha presenziato il dott. Filippo Licata della Direzione Regionale Sicilia.

I luoghi

Gli eventi della manifestazione si svolgeranno per lo più presso la sede della Scuola Superiore di Catania a Villa San Saverio. Alcune attività avranno luogo presso l’Accademia di Belle Arti di Catania (via Raimondo Franchetti, 5), l’hub innovation “Isola” (piazza cardinale Pappalardo, 23) e il cortile di Palazzo Platamone (Via Vittorio Emanuele, 121).

Il programma

Lunedì 13. Dall’incontro tra giornalismo e intelligenza artificiale all’importanza sempre crescente di saper maneggiare e interpretare i big data, passando per i dibattiti sul ruolo dei fact-checker, sul rapporto tra scrittura e arti visive, sulla parità di genere nel mondo dell’informazione e sulle scottanti questioni di attualità economica e geopolitica. Saranno numerose le occasioni di confronto per comprendere la direzione intrapresa dal giornalismo di domani. Proprio su questo tema, nella conferenza d’apertura del pomeriggio, interverrà il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana. Successivamente, seguirà un dibattito che vedrà coinvolti il giornalista e già caporedattore de La Stampa Guido Tiberga, la giornalista per il Corriere della Sera Ornella Sgroi, la giornalista Rai Paola Severini Melograni e il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni.

Martedì 14. La mattina della seconda giornata si aprirà all'Accademia di Belle Arti di Catania con una lezione della fumettista catanese Paola Cannatella sul connubio sempre più frequente tra giornalismo e graphic novel. Nel pomeriggio, di ritorno alla Scuola Superiore di Catania, un dibattito a più voci sulla piaga della povertà educativa. Protagonisti dell’incontro saranno il Presidente del Tribunale per i minorenni di Catania Roberto Di Bella, il direttore di Rai per il Sociale Giovanni Parapini, il direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children Raffaella Milano e il giornalista e autore del volume Giovani Invisibili Giuseppe Di Fazio. A concludere la giornata, un incontro sul tema disabilità e informazione che vedrà la partecipazione della conduttrice della trasmissione televisiva O anche no in onda su Rai 2 Paola Severini Melograni, il direttore di Rai per la Sostenibilità Roberto Natale, la giornalista Rai Isabella Schiavone, la dottoranda alla Normale di Pisa Paola Tricomi e la giornalista Ornella Sgroi.

Mercoledì 15. La mattinata del terzo giorno è dedicata all’incontro con Marie Lefevre Saadoun, Project Coordinator Earth Investigations Programme journalismfund.eu, che illustrerà al pubblico le numerose opportunità offerte dai bandi europei alle attività di giornalismo investigativo. Nel pomeriggio, invece, Sabrina Argoub, della London School of Economics, si soffermerà sull’impatto positivo che una sapiente integrazione degli strumenti di intelligenza artificiale può avere sulla qualità del lavoro di una redazione. A chiudere i lavori, una suggestiva conversazione sulle potenzialità del cinema glocal affidata alle voci della direttrice del Centro sperimentale di cinematografia di Palermo Costanza Quatriglio, dell’attrice Ester Pantano, della sceneggiatrice Josella Porto, del direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi, della responsabile spettacoli de La Stampa Raffaella Silipo e del critico cinematografico Ornella Sgroi.

Giovedì 16. Ad inaugurare la mattinata, un dialogo con il direttore de La Sicilia Antonello Piraneo sul futuro delle local news e sul rapporto tra informazione e nuove generazioni. A seguire, un dibattito sul ruolo degli open data con l’Advocacy Officer di Trasparency International Susanna Ferro, con l’esponente di Associazione Ondata Andrea Borruso e il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni. Concluderà la sessione mattutina un confronto sul tema della comunicazione applicata al mondo della musica tra il giornalista Giuseppe Montemagno e la musicologa e docente all’Università di Catania Maria Rosa De Luca. Nel tardo pomeriggio il tema dell’incrocio tra algoritmi ed informazione sarà trattato dal sociologo e già direttore del McLuhan Institute di Toronto Derrick de Kerckhove, dalla direttrice di Media 2000 Maria Pia Rossignaud e dal sociologo dell’Università di Catania Guido Nicolosi.

Venerdì 17. La mattinata si aprirà all’accademia di Belle Arti di Catania, dove il reporter de La Stampa Domenico Quirico e la fotografa Tiziana Bonomo si confronteranno a partire da una selezione di scatti del fotoreporter di guerra polacco Krzysztof Miller. A seguire, un dialogo tra il giornalista COPE Fernando De Haro e la giornalista dell’Osservatorio Romano Silvia Guidi su come raccontare i grandi drammi del nostro tempo. Nel pomeriggio il workshop si sposterà nuovamente alla Scuola Superiore di Catania. Prima sarà la volta di un incontro con la responsabile degli spazi informativi Rai Giuseppina Paterniti, a proposito del rapporto tra servizio pubblico e nuove generazioni. Seguirà un dibattito sulle opportunità per il Meridione scaturite dall’attivazione del PNRR: interverranno il Responsabile Direzione Regionale Retail Sicilia Crédit Agricole Italia Luca Natali, il direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Catania Roberto Cellini, la responsabile Scenario Sud di The European House - Ambrosetti Cetti Lauteta e il giornalista Ansa Mimmo Trovato. Conclusione di giornata dal sapore internazionale con un panel che avrà come oggetto di discussione il modo in cui il buon giornalismo può cogliere le opportunità che si celano dietro la crisi dell’editoria tradizionale. Protagonisti del dibattito sarannoil professore della Newmark School of Journalism at City University New York Jeff Jarvis, il director of News Ecosystem Development at Google Madhav Chinnappa e la vicedirettrice de Il giornale di Brescia Anna Masera.

Sabato 18. Il weekend si apre in compagnia del giornalista e autore radiofonico Antonio Talia, che svelerà il dietro le quinte del suo lavoro. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno presso Isola. Il primo incontro della sessione pomeridiana verterà sul tema del gender gap nel mondo giornalistico e vedrà coinvolti la direttrice de La Nazione Agnese Pini, il direttore de La Sicilia Antonello Piraneo, la giornalista e coordinatrice di No woman no panel Arianna Voto, la giornalista de L’Osservatore Romano Silvia Guidi e la giornalista, già direttrice di Donna Moderna, Annalisa Monfreda. Gli incontri proseguono poi sul tema del rapporto tra giornalismo e critica cinematografica: protagonisti del panel saranno i direttori artistici del Taormina Film Fest Federico Pontiggia, Alessandra De Luca e Francesco Alò. Chiuderà la giornata una finestra sul complesso ruolo del giornalismo investigativo nel contrasto alla criminalità organizzata: si alterneranno nel dibattito il direttore della Daphne Caruana Galizia Foundation Matthew Caruana Galizia, l’Advocacy Officer di Trasparency International Susanna Ferro, il magistrato e membro togato del CSM Sebastiano Ardita e il giornalista Antonio Talia.

Domenica 19. La serata di gala della quarta edizione avrà luogo nel cortile di Palazzo Platamone in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania. Vittime della storia è il titolo dell’evento che ripercorrerà, muovendosi tra passato e presente, storie di migrazioni e di guerre che è vietato dimenticare. Sul palco si alterneranno lo scrittore e giornalista Luigi Ballerini, la giornalista freelance Laura Silvia Battaglia al-Jalal, il direttore della Daphne Caruana Galizia Foundation Matthew Caruana Galizia, il reporter de La Stampa Domenico Quirico, il giornalista Antonio Talia e la portavoce UNHCR Carlotta Sami. La serata prevedrà anche un intervento musicale dell'orchestra d'archi Musicainsieme a Librino, concertatore M° Francesco Senese, introduzione e testi a cura di Joshua Nicolosi.

Lunedì 20. Scrittura per ragazzi e giornalismo: quale legame? A questa domanda, in chiusura delle attività del workshop, risponderà lo scrittore e psicanalista Luigi Ballerini

I laboratori

Dalle tecniche di storytelling (col giornalista Guido Tiberga), alla progettazione di una piattaforma informativa (con l’UX designer del gruppo GEDI Federico Badaloni), passando per il fact-checking (col direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni), i modelli di business per il giornalismo (con Annalisa Monfreda di Diagonal), l’individuazione delle storie (con la giornalista Ornella Sgroi), l’approccio alle Soft News (con Raffaella Silipo, responsabile spettacoli de La Stampa), la scelta delle immagini (con il visual designer Turi Distefano), la proposizione del lavoro da freelance alle redazioni internazionali (con la giornalista Laura Silvia Battaglia al-Jalal), il giornalismo investigativo (con il giornalista Matthew Caruana Galizia) e l’utilizzo degli strumenti digitali per i giornalisti (con Alberto Puliafito, Google News Lab Teaching Fellow). I 30 giornalisti e aspiranti comunicatori ammessi al corso avranno modo non solo di confrontarsi a tu per tu con alcuni dei grandi nomi dell’informazione internazionale, ma anche di cimentarsi in molteplici attività pratiche. Le candidature saranno possibili fino al 25 maggio sul sito www.workshopgiornalismo.it