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Tre percorsi che, per 40 ore ciascuno, hanno visto 65 studenti liceali protagonisti attivi in contesti lavorativi
Venerdì 1 luglio nell’aula magna del dipartimento di Fisica e Astronomia (Dfa) del'Università di Catania, si è svolto l’evento conclusivo di tre progetti di Alternanza Scuola-Lavoro realizzati nel dipartimento. Alla presenza delle dirigenti scolastiche dei due licei scientifici coinvolti, la prof.ssa Giuseppa Lo Bianco del liceo Boggio Lera e la prof.ssa Carmela Maccarrone del liceo Ettore Majorana di San Giovanni La Punta, dei referenti dell’Alternanza, rispettivamente prof. Domenico Pernice e prof.ssa Antonella Lo Brutto, dei tutor scolastici e di alcuni insegnanti oltre che di alcuni docenti del Dfa, i tutor formativi universitari, il dott. Salvo Inzerilli, esperto in Monitoraggio delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti e la dott.ssa Roberta Raciti, esperta in Fruizione dei Beni culturali e ambientali e in Comunicazione scientifica, hanno illustrato le attività svolte nei progetti proposti nel Dfa, un progetto su “Misure di radioattività ambientale” e due su “Valorizzazione e fruizione della collezione di strumenti antichi di Fisica”.
Molto impegnativo è stato il lavoro svolto dai due tutor di progetto, che, correttamente interpretando le finalità di questa novità per i licei, hanno coinvolto i ragazzi in un’esperienza concreta in contesto lavorativo, facendo loro sperimentare le dinamiche del mondo del lavoro, diverse da quelle scolastiche, con i suoi aspetti specifici di lavorare per obiettivi, svolgere mansioni in tempi prestabiliti, assumersi responsabilità, risolvere problemi, lavorare in gruppo, relazionarsi con pari e con superiori, rispettare ruoli e gerarchie. Mettendo in evidenza i requisiti personali e di competenze richiesti nel mondo del lavoro, non sempre coincidenti con quelli richiesti nella scuola, i progetti hanno assunto anche una funzione orientativa, in quanto sono stati occasione per far conoscere realtà lavorative e di ricerca che possono mettere in evidenza capacità e attitudini personali dei ragazzi e una funzione occupazionale, facendo loro conoscere figure professionali diversificate richieste dal mondo del lavoro.
Davanti al pubblico presente, compresi i loro genitori, i ragazzi che hanno partecipato ai progetti hanno esposto quanto da loro realizzato nell’ambito di questi progetti, in particolare un gruppo di 21 ragazzi del Boggio Lera ha esposto l’attività svolta nell’ambito delle misure di radioattività ambientale, che li ha visti coinvolti direttamente prima in laboratorio con l’assemblaggio di rivelatori di radiazioni, poi sul territorio con l’esposizione dei dosimetri e poi nuovamente in laboratorio con la lettura dei dosimetri, fino ai risultati finali di concentrazioni di gas radon. Altri due gruppi (di 22 ragazzi ciascuno) hanno avuto l’occasione di essere inseriti attivamente in un contesto di lavoro che ha previsto la catalogazione in formato elettronico di alcuni strumenti, l’approfondimento di tematiche scientifiche connesse, la stesura di schede descrittive e la simulazione di una visita guidata alla collezione, di cui hanno voluto mettere in luce alcuni strumenti e alcuni temi, con approfondimenti e aneddoti.
Merita una particolare menzione il lavoro svolto da uno studente del liceo scientifico Majorana di S.G. La Punta, Stefano Savino, che ha ideato anche una simulazione interattiva della “lampada a idrogeno di Volta” e la struttura di un possibile sito virtuale. Il suo lavoro è stato particolarmente apprezzato e ha dato la misura di quanto possa essere fruttuoso un progetto di Alternanza se interpretato nel senso corretto. A conclusione delle presentazioni dei ragazzi, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati.
Parole di apprezzamento sono state rivolte dal prof. Angelo Pagano, dirigente di ricerca dell’INFN-Sezione di Catania, membro del consiglio direttivo della Società Italiana degli Storici della Fisica e dell’Astronomia e componente del progetto RadioLab-INFN, che ha apprezzato in particolare il modo di far acquisire agli studenti la chiave storica di fruizione, lettura e interpretazione del patrimonio scientifico-strumentale.
Presente alla cerimonia anche il signor Natale Marino, che da anni si è preso cura della strumentazione antica del DFA, che si è detto particolarmente contento di questa attività che ha suscitato, oltre che competenze tecnico-scientifiche, anche sensibilità artistiche e creative.
Questi progetti hanno rappresentato sicuramente un’esperienza di crescita personale oltre che formativa, hanno tenuto a precisare le due dirigenti scolastiche, che, pienamente soddisfatte della sinergia che si è venuta a creare e visto l’ottimo risultato di questi progetti, avendone apprezzato il rigore con cui sono stati condotti, hanno manifestato l’intenzione di sottoscrivere altri progetti di Alternanza con il dipartimento di Fisica e Astronomia.