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L’attività laboratoriale degli studenti di Scienze del Turismo del Dipartimento di Scienze della Formazione si trasforma in un vero e proprio studio fenomenologico applicato al territorio
Una vera e propria indagine scientifica sul turismo applicando modelli empirici utilizzati in ambito di ricerca internazionale. Protagonisti della “indagine” sono stati gli studenti del corso di studi in Scienze del Turismo nell’ambito di un’esercitazione programmata dell’insegnamento di Psicologia del Turismo della prof.ssa Silvia Platania del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania.
Lo studio si è focalizzato su quattro casi in particolare.
Le influenze delle caratteristiche psicologiche e demografiche sugli atteggiamenti nei confronti dei ristoranti di lusso (su un campione di 175 consumatori), in questa prima ricerca i risultati hanno rivelato che non è il reddito elevato a favorire scelta (reddito medio 68% degli intervistati), ma il senso di gradevolezza e di unicità che deriva dall’ambiente (31.4%) e dalla ricerca della qualità (30.9%).
La paura di riprendere a viaggiare. Basato sullo studio cinese “Afraid to travel after Covid-19? Self-protection, coping and resilience against pandemic travel fear”, su un campione di 366 intervistati, i risultati dello studio hanno evidenziato che i siciliani (soprattutto i giovani, 63.9% di età compresa tra i 18 e i 25 anni) sono desiderosi di riprendere a viaggiare e che preferirebbero mete culturali (41.9%) e balneari (36.6%); la quasi totalità degli intervistati (78.9%) è favorevole al green pass.
Il Brand Destination Love. Replicando su Taormina una ricerca svolta in precedenza sul Destination brand Yllas, un grande resort all’aperto situato a nord del Circolo Polare Artico nella Lapponia finlandese, sono stati intervistati dieci turisti stranieri che hanno manifestato lo stesso sentimento d’amore nei confronti della località turistica messinese.
L’emozione e il turismo. Su un campione di 152 turisti l’emozione è il vettore principale della soddisfazione del turista (89.5%) unito alla capacità del luogo di rivelarsi fruibile (come comfort, pulizia, collegamenti, 73.6%) e al comportamento dei residenti in termini di accoglienza e di ospitalità (91.5%).
Ciascuno dei quattro livelli di indagine ha utilizzato questionari elaborati ad hoc su rigorose basi scientifiche adottate in ambito internazionale e somministrati a quasi 700 unità. I risultati emersi, vengono, così, a costituire un “paniere” di dati di estrema utilità per gli stakeholder e, soprattutto, per gli enti preposti alla gestione del comparto.
«Si tratta di un vero e proprio esperimento didattico che ha dimostrato come, già al secondo anno, gli studenti del corso di Scienze del Turismo posseggano parte degli strumenti utili ad affrontare un’indagine territoriale seria e siano nelle condizioni di contribuire in maniera concreta ed efficace all’analisi turistica locale» ha spiegato la prof.ssa Silvia Platania.
Una sfida, dunque, quella del turismo, che gli studenti del corso di studi in Scienze del Turismo, e futuri professionisti del settore, sono pronti ad accogliere grazie ad una adeguata formazione.
«I risultati delle indagini sono confluiti in un report messo a disposizione del Dipartimento Turistico della Regione Siciliana e del Comune di Catania in virtù anche della convenzione recentemente stipulata con entrambe le istituzioni per la realizzazione del Sistema Turismo, perseguendo l’obiettivo di rafforzare la rete tra l’Università di Catania e il suo territorio anche nell’ambito delle scienze turistiche» ha aggiunto la prof.ssa Eleonora Pappalardo, delegata alla comunicazione del Dipartimento di Scienze della Formazione.
Lo studio è stato realizzato dagli studenti Agata Alberti, Francesca Arena, Federica Boscarino, Simone Crisafi, Aurora D’Anna, Martina Di Salvo, Claudia Cusumano, Ludovica Fullone, Irene Iacono, Lara Iacono, Massimiliano Ingrassia, Federica Lemmo, Simone Lemmo, Roberta Licciardello, Federica Licciardello, Maria Longo, Beatrice Mangiameli, Giorgia Marchese, Marianna Monaco, Marica Moschitta, Martina Persico, Simona Rendo, Angela Tosto e Gabriela Ungureanu, guidati dalla docente, prof.ssa Silvia Platania.
Gli studenti che hanno svolto l'indagine insieme con i docenti