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Diagnosi e cura del melanoma in Sicilia. Stop ai viaggi della speranza

Le statistiche della patologia sono state esposte durante un convegno con i medici specialisti

12 Giugno 2019

Diagnosi e cura del melanoma in Sicilia: questo il tema del convegno tenutosi lo scorso 8 giugno presso il centro 4Spa di Acicastello. L’evento formativo, dal titolo “Melanoma 2019: l’unione fa la forza”, era accreditato Ecm (educazione continua in medicina), ed è stato organizzato dalla Casa di Cura Gibiino di Catania con il patrocinio dell'Assessorato Regionale della Salute, dell'Intergruppo Melanomi Italiano (Imi), dell'Ordine dei Medici Chirurghi di Catania, dell'Università degli Studi di Catania e del Comune di Catania. Responsabile scientifico dell'evento – al quale hanno partecipato relatori provenienti dal mondo accademico nazionale e territoriale – è stato il dott. Pier Franco Soma: «Il melanoma è un tumore della pelle molto aggressivo, la sua frequenza è in netto aumento in tutto il mondo, negli ultimi 15 anni il numero dei casi di melanoma è praticamente raddoppiato. I corretti stili di vita e la diagnosi precoce sono le migliori armi per ridurre la mortalità di questo tumore molto aggressivo, oltre alle cure mirate eseguite da personale altamente specializzato».

Sono intervenuti per i saluti istituzionali: il magnifico rettore dell’Università di Catania Francesco Basile e il sindaco di Catania Salvo Pogliese. L'apertura dei lavori è stata affidata al dott. Salvatore Scondotto, dirigente del Dipartimento per le Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico (D.a.s.o.e.) dell’Assessorato Regionale della Salute, che ha esposto che ha esposto i dati nazionali e regionali relativi all’epidemiologia del melanoma: «Ogni anno in Italia si riscontrano 14 nuovi casi su 100 mila abitanti. L’incidenza del melanoma dell’occhio in Italia è di circa 400-500 nuovi casi l’anno. Le fasce di età maggiormente a rischio – ha spiegato ancora Scondotto -  sono quelle comprese tra i 25 e 50 anni e vede le donne maggiormente colpite. In Sicilia ogni anno si registrano mediamente: oltre 500 nuove diagnosi di melanoma cutaneo; circa 4.900 portatori di melanoma, circa 100 pazienti terminali con massimo un anno di sopravvivenza».

L’evento ha messo in evidenza come sia necessario creare una rete sinergica che vede nei medici di medicina Generale e in quelli del lavoro, gli attori principali per promuovere nella cittadinanza stili di vita corretti, oltre a sensibilizzare la popolazione a un controllo periodico volto alla diagnosi precoce.

«Una volta diagnosticata la malattia – ha sottolineato il prof. Corrado Caracò, direttore della Chirurgia Oncologica dell’Irccs - Fondazione G. Pascale di Napoli - non sono necessari viaggi della speranza, in Sicilia sono già presenti le professionalità di rilievo e le tecnologie all’avanguardia per la cura del paziente. La diagnosi precoce infatti, costituisce l’arma vincente per sconfiggere un tumore la cui aggressività è fortemente condizionata dallo stadio clinico alla diagnosi». Per dare un immediato seguito all’evento, la Casa di Cura Gibiino, impegnata da oltre 50 anni nella sanità catanese, ha deciso di promuovere e organizzare delle giornate di screening gratuito rivolte ai cittadini per la diagnosi precoce del melanoma cutaneo e oculare. Prenotando al numero 095 505417 sarà possibile partecipare agli open day, che si terranno il 19 e il 28 giugno 2019 con la dott Maria Luisa Rallo (oculista) e il 24 e 27 giugno 2019 con il dott. Gianmarco Torrisi (dermatologo).