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Elmetti “intelligenti” per migliorare la sicurezza dei lavoratori nei cantieri

A realizzarli, nell’ambito del progetto “Safety on Road Construction Activities”, un team siciliano pubblico-privato composto da ricercatori dell’Istituto ICAR del CNR di Palermo e dell’Università di Catania e di Xenia Network Solutions 

12 Maggio 2021
Alfio Russo

Un elmetto dotato di intelligenza artificiale in grado di proteggere gli operai dei cantieri avvertendoli in caso di pericolo tramite una voce elettronica. Una tecnologia sviluppata da un team siciliano pubblico-privato composto da ricercatori dell’Istituto ICAR del CNR di Palermo e dell’Università di Catania insieme con la società Xenia Network Solutions e in via di realizzazione nell’ambito del progetto “SAFER - Safety on road construction activities”.

Un sistema di protezione per i lavoratori, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Un tema, quest’ultimo, che accende l’interesse dell’opinione pubblica, delle istituzioni e delle organizzazioni di categoria ogni qualvolta si verificano, purtroppo, gravi incidenti, a volte tragici, negli ambienti di lavoro.

«Il sistema SAFER, al fine di migliorare la sicurezza nei cantieri, ha messo a punto nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale che prevedono l’installazione di telecamere sui classici elmetti da protezione che, una volta indossati, intercetteranno potenziali rischi per l’operaio e comprenderanno in maniera automatica situazioni anomale che possono essere rischiose per i lavoratori» spiega l’ing. Emanuele Ragusa, CTO della Xenia Network Solutions.

Nonostante lo sviluppo delle tecnologie abilitanti e la crescita di imprese secondo il paradigma Industria 4.0, gli ambienti in cui queste tecnologie non sono ancora usate sebbene le trasformazioni I4.0 sono molto diffusi. Da fonti INAIL, infatti, gli infortuni sul lavoro denunciati nel settore dell’industria e dei servizi sono nell’ordine delle centinaia di migliaia (505.151 nel 2018) di cui 1.083 mortali (sempre nel 2018). Un settore particolarmente interessato da questa “piaga” è quello delle costruzioni in cui nel 2018 gli incidenti mortali sono stati 172, pari al 16% del totale.

Il prof. Giovanni Maria Farinella, docente di Machine Learning del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania, parlando degli algoritmi che sono stati ideati nel suo laboratorio di ricerca, spiega che «il sistema SAFER sarà in grado di inferire e notificare agli operatori la corretta distanza di sicurezza dai mezzi in manovra per garantirne la loro incolumità durante le fasi operative, come anche di verificare il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nelle fasi di lavoro».

«SAFER sarà anche in grado di individuare la presenza di un uomo a terra, ad esempio a causa di un malore nei cantieri autostradali, di riconoscere e segnalare la presenza di oggetti in prossimità dei mezzi durante le manovre degli stessi evitando collisioni che possono generare situazioni di rischio per gli operatori presenti nelle vicinanze – spiega il prof. Farinella -, e, inoltre, di comunicare agli operatori situazioni che possono generare pericoli».

«Il sistema SAFER – aggiunge l’ing. Ignazio Infantino dell’ICAR-CNR di Palermo - sarà in grado di interagire con gli operatori del cantiere e le figure preposte alla sicurezza mediante linguaggio naturale. L’elmetto intelligente sarà dotato, non solo di telecamere per “vedere” dal punto di vista dell’operatore, ma anche di microfono e auricolari che permetteranno l’interazione verbale in linguaggio naturale permettendo agli operatori di poter intervenire tempestivamente in cantiere e senza ingombri nelle mani».

L’ing. Antonino Lopes di Xenia Network Solutions, responsabile di progetto, aggiunge che «SAFER è in parte cofinanziato dal Centro di Competenza ARTES 4.0 con fondi del Ministero dello Sviluppo Economico». «Con questo progetto – aggiunge - Xenia Network Solutions arricchisce il suo portafoglio di soluzioni altamente tecnologiche pensate per la sicurezza dei lavoratori nel loro ambiente di lavoro».  

«Le collaborazioni con l’Università di Catania e i centri di ricerca come il CNR hanno permesso di ampliare la nostra offerta e di progettare soluzioni innovative di intelligenza artificiale che possano essere di impatto e utili per la società in cui viviamo - conclude l’ing. Giuseppe Sorbello, CEO di Xenia Progetti, società controllante di Xenia Network Solutions - La nostra strategia è stata quella di investire in ricerca e sviluppo per creare soluzioni e prodotti che possano essere apprezzati anche lontano dall’isola in cui viviamo. Con il gruppo del prof. Farinella, ad esempio, stiamo mettendo a punto uno spin-off accademico imperniato sulle tematiche del machine learning e della computer vision che ci permetteranno di ampliare il mercato su tecnologie legate all’intelligenza artificiale».