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"Attratti dalla Sicilia e vogliosi di imparare l'italiano"
Sono settanta gli studenti "incoming" provenienti da ben 15 Paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Galles, Germania, Grecia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Scozia, Slovacchia, Spagna, Turchia e Ungheria ), giunti a Catania per trascorrere un periodo di studio e che si aggiungono ai circa 120 loro colleghi che già hanno trascorso il primo semestre dell'anno accademico ospiti dell'Università di Catania grazie al Programma Erasmus +, il programma della Commissione europea per l'Istruzione per il periodo 2014/2020.
L'Ateneo catanese ha accolto il nuovo "contingente" di giovani stranieri con il tradizionale "Welcome Day", la giornata organizzata dall'Ufficio per la Mobilità internazionale che si è tenuta questa mattina nell'aula magna del Palazzo centrale. A dare il benvenuto ai giovani ospiti sono stati il rettore dell'Università di Catania Giacomo Pignataro, il delegato all'internazionalizzazione Andrea Rapisarda, il dirigente dell'Area della Didattica Giuseppe Caruso e le funzionarie dell'Ufficio per la Mobilità internazionale Cinzia Tutino e Teodora Nicoleta Pascu.
Colorata e festosa la brigata Erasmus con giovani allegri e impazienti di cominciare questa nuova avventura. Tra questi Serena Carpentier, 21 anni, che studia Lingua italiana in Corsica e che sarà ospite del dipartimento di Scienze umanistiche: «Conoscevo già Catania, poiché mia madre ha origini siciliane e ho già visitato circa tre anni fa questa città: è stato un amore a prima vista, per questo l'ho scelta come meta Erasmus. Spero di migliorare il mio italiano, soprattutto la lingua parlata perché nella mia facoltà lo scriviamo solamente. Spero inoltre che questa possa essere un'esperienza interessante e formativa, non solo dal punto di vista accademico, ma anche da quello umano e personale».
Francesca Arnone, invece, è una ragazza tedesca di origini siciliane, che studia Turismo a Saarbrücken e che sarà ospite per i prossimi sei mesi del dipartimento di Economia e Impresa: «Vorrei conoscere meglio le mie origini - ha spiegato la studentessa -, considerando che sono stata in Sicilia solo in vacanza. Inoltre, ho scelto l'Italia perché desidero misurarmi con un modello universitario completamente differente da quello tedesco». Borja Jimenez ha 24 anni e viene da San Sebastian, in Spagna, dove studia Diritto: «Non parlo ancora bene la vostra lingua e il mio obiettivo principale in questi sei mesi è proprio quello di migliorare l'italiano. Ho scelto Catania su consiglio di mia sorella che ha vissuto qui per un breve periodo e mi ha parlato benissimo di questa città».
«I circa 200 studenti presenti a Catania - ha spiegato il prof. Rapisarda - costituiscono un dato complessivo soddisfacente sullo stato dell'internazionalizzazione in entrata dell'Università di Catania. Inoltre, c'è da registrare un continuo aumento di interesse nei nostri confronti da parte di studenti dell'Est Europa (in particolare della Polonia) e della Turchia».
Nel corso della mattinata sono stati infine illustrati gli aspetti amministrativi della mobilità Erasmus, fornendo agli studenti ospiti delucidazioni sull'iter burocratico da seguire (all'arrivo, durante il soggiorno e al termine) e sulla documentazione necessaria per espletare il periodo di studio in città. Sono intervenuti anche i rappresentanti delle associazioni studentesche Esn e Aegee che per la prossima settimana hanno in programma una serie di iniziative ludiche e informative riservate agli studenti Erasmus.