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La radio dell'Università di Catania premiata per il programma "Terremoto. Il giorno prima". Bissato il successo del 2014, quando a vincere era stato il programma "Sotto a chi prof"
Il programma culturale di Radio Zammù dal titolo “Terremoto. Il giorno prima” ha vinto il premio come miglior programma radiofonico universitario dell'anno 2015 bandito dall’associazione RadUni, il network delle radio e degli operatori radiofonici degli atenei italiani.
Il riconoscimento all’emittente dell’Università di Catania, che anche nel 2014 a Novara si era classificata al primo posto con la seguitissima trasmissione “Sotto a chi prof”, è stato consegnato sabato 4 giugno a Napoli, in occasione della serata conclusiva del Festival delle Radio Universitarie 2016, ospitato quest’anno dall’ateneo partenopeo Federico II, al direttore responsabile Mariano Campo e agli altri componenti della delegazione presenti.
“Terremoto. Il giorno prima” è una serie in sei puntate andata in onda nel primo trimestre dello scorso anno il cui obiettivo è stato quello di sensibilizzare gli ascoltatori sulle tematiche della prevenzione del rischio sismico, attraverso le spiegazioni di esperti del settore e alcuni servizi giornalistici sui grandi terremoti italiani degli ultimi 50 anni, dal Belice all’Emilia. "E' il perfetto esempio - si legge nella motivazione del premio - di un format di informazione "civica", quella comunicazione rivolta al cittadino che troppo spesso manca nel panorama dei media mainstream. Con un montaggio attento, contenuti curati al millimetro e tramite rievocazioni sonore, il team di Radio Zammù ha saputo confezionare un format interessante, ma soprattutto utile".
La giuria che ha valutato i programmi ed espresso il proprio voto, valutando originalità, innovazione dei contenuti, creatività e qualità delle diverse proposte, era composta da Mariolina Simone, conduttrice di “Mario and The City” su M2O radio, dal prof. Giorgio Simonelli, docente di “Storia della radio e della televisione” e “Giornalismo radiofonico e televisivo” all’Università Cattolica di Milano e da Riccardo Poli, assistente programmi presso Radio24 e docente al “Laboratorio di linguaggi radiofonici” dell’Università di Verona. In lizza per l’ambito titolo nazionale di categoria c’erano altri 14 format prodotti dalle radio universitarie di Verona, Cesena, Perugia, Pisa, Prato, Milano, Catanzaro, Viterbo, Pavia, Trento, Parma, Roma Tre, Savona e Cosenza.
Il format vincitore è frutto di un progetto culturale che nasce dalla volontà di sperimentare, insieme con gli studenti che partecipano alle attività di Radio Zammù, il prototipo di un programma radiofonico di sensibilizzazione civica su un tema così importante per la nostra terra e la nostra società come la prevenzione sismica.
Grande soddisfazione per il team etneo anche per l'ottimo risultato delle due giovani speaker candidate al premio per la 'miglior voce' del 2016, entrambe arrivate in finale nel Fru Talent, un'agguerrita competizione live, condotta brillantemente anche dalla rappresentante catanese Benedetta Intelisano: Laura Rondinella (terzo posto assoluto) e Vittoria Marletta.
Di seguito una scheda sul programma che ha vinto:
Radio universitaria proponente: Radio Zammù (Università di Catania)
Nome programma: "Terremoto. Il giorno prima"
Descrizione del format: “pillole” di informazione sulla prevenzione sismica
Durata: 15-20 min a puntata
Genere: Informazione
Conduttore/i: Interviste Mariano Campo; audioschede Debora Borgese, Leonardo Distefano, Benedetta Intelisano, Vittoria Marletta, Barbara Oliveri; voce: Laura Rondinella
Autore/i: Mariano Campo
Regista/i: Roberto Sammito, Emilia Greco
Periodo di messa in onda: dal 26 gennaio al 6 febbraio 2015 (repliche periodiche fino a maggio 2015)
Numero di puntate andate in onda: 6
Perché è nato questo format:
Perché in Italia, tutti parlano dei terremoti dopo che questi avvengono, occupandosi solamente del loro triste bilancio di lutti, distruzioni e recriminazioni.
Radio Zammù invece ha deciso di ‘farlo prima’ – con “Terremoto. Il giorno prima” (http://www.radiozammu.it/programmi/terremoto-il-giorno-prima.htm), un programma unico nel suo genere –, che aspira a diffondere la cultura della mitigazione dei rischi dimostrando ai propri ascoltatori che è molto più lungimirante e conveniente occuparsi concretamente di questi argomenti prima che avvengano le catastrofi.
Perché Catania – la città di Radio Zammù – è una delle città a più alto rischio sismico in Italia.
Ma la città etnea è anche la più studiata in assoluto sotto il profilo della pericolosità. Da decenni – sia nell’Università che nella società civile – è presente e attivo un pool di tecnici e “pensatori” che si battono per affermare la necessità della prevenzione. Da qui la scelta – altrettanto coerente – di parlare di questi argomenti, partendo proprio da Catania.
Perché il programma – nel quale è stato impegnato l’intero staff di Radio Zammù – aspira a parlare anche agli studenti di altre parti d’Italia.
Nessuno, infatti, nel nostro Paese, può sentirsi realmente estraneo a tale argomento: per questo, ogni puntata è introdotta da una audio-scheda che ripercorre la storia di alcuni dei terremoti più cruenti che hanno colpito il nostro Paese: dal Belìce all'Irpinia, dal Friuli all'Aquila, fino all'Emilia, richiamati – attraverso le voci di protagonisti – anche nella sigla iniziale.
Perché a mettere in guardia i cittadini e la classe politica sui rischi a cui sono soggetti le popolazioni, gli edifici o l’enorme patrimonio storico e architettonico italiano, se soltanto si verificasse un evento sismico come quelli avvenuti soltanto nell’ultimo mezzo secolo, si viene spesso accusati di ‘portare sfiga’.
Ma niente può giustificare la distrazione o il disinteresse, se si punta a fare informazione universitaria di qualità. Nel corso di ciascuna delle “Pillole di prevenzione civile”, gli studiosi intervistati dal programma (tra cui il presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Stefano Gresta, protagonista della prima puntata del ciclo) hanno infatti affrontato i vari aspetti del problema: dalla genesi dei terremoti alle tecnologie impiegate per rendere più sicuri gli edifici, dalla nuova frontiera dell’urbanistica antisismica al ruolo della protezione civile, fino ai consigli per mettere in sicurezza l’interno della propria abitazione. E’ stata inoltre realizzata una puntata speciale dedicata al ricordo degli studenti universitari morti sotto le macerie dell'Aquila il 6 aprile 2009.
Perché la radio dell’Università di Catania ha voluto intestarsi una coraggiosa operazione culturale, non guardando ai facili ascolti ma agli obiettivi sociali dell’iniziativa.
Per questa ragione, crediamo, “Terremoto. Il giorno prima” ha riscosso grande interesse negli organi di informazione locali, ma anche fuori dalla Sicilia, tanto da venire ripreso sul sito internet dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia e segnalato da Radio3 Scienza, il quotidiano scientifico della terza rete Rai.