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Il sito del nuovo organo ufficiale d'informazione d'ateneo è accessibile all'indirizzo www.unictmagazine.unict.it
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Intervento del prof. Massimo Libra del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche (Biometc)
Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro promossa dall’Union for International Cancer Control (UICC). Si tratta di una campagna pluriennale nata per ispirare il cambiamento e mobilitare l’azione. Lo slogan di questa giornata, che ci accompagna per il triennio 2019-2021, è “I am and I will”, un invito all’azione e all’impegno personale nella lotta contro i tumori che coinvolge non solo gli esperti del settore, ma anche la popolazione partendo dai più giovani.
Il cancro è oggi la seconda causa di morte in tutto il mondo. I dati riportati dall’Agenzia Internazionale del Cancro (IARC) di Lione dimostrano che nel 2020 nel mondo sono stati diagnosticati oltre 19 milioni di nuovi casi di tumore e sono stati registrati circa 10 milioni di morti.
Questi dati indicano come, nonostante il progresso scientifico e tecnologico in campo oncologico, i tumori rappresentino una delle maggiori sfide sanitarie a livello mondiale. Lo scopo della giornata mondiale contro il cancro è proprio quella di creare un momento di riflessione su quanto ciascuno di noi possa fare concretamente per combattere il cancro, ridurre l’incidenza e la mortalità, aumentare le conoscenze sulla malattia per riconoscere precocemente i sintomi, favorire l’adesione allo screening, adottare corretti stili di vita e sane abitudini alimentari. Quest’ultimo aspetto è di fondamentale importanza in quanto, come ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica, è possibile prevenire circa il 40% di tutti i casi di tumore associati a fattori di rischio modificabili, tra i quali i principali sono da considerare nell’ordine: l’abitudine al fumo di tabacco, il consumo di alcool e il sovrappeso, spesso legato ad abitudini alimentari povere di frutta e di verdura e a stili di vita errati.
Il potenziamento delle strategie di prevenzione primaria e secondaria in oncologia è tutt’ora di fondamentale importanza nella lotta contro i tumori. Infatti, analizzando i dati di sorveglianza epidemiologica raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) attraverso lo studio PASSI, e riportati nel portale EpiCentro, è possibile osservare come in Italia vi siano ancora dei trend in aumento per quanto riguarda scorrette abitudini alimentari ed errati stili di vita predisponenti lo sviluppo tumorale.
Nello specifico, la sedentarietà e l’obesità risultano essere aumentate nell’ultimo decennio, soprattutto nel Sud Italia dove questi fattori di rischio rappresentano la principale causa per lo sviluppo di patologie cronico-degenerative, inclusi i tumori (Figura 1A e 1B). Viceversa, il consumo di bevande alcoliche registra al SUD un trend di diminuzione (Figura 1C).
Figura 1 A, Figura 1 B e Figura 1 C
Le campagne di prevenzione oncologica contro il fumo di sigaretta e le campagne informative per il potenziamento dello screening oncologico hanno fatto registrare una positiva diminuzione del numero di fumatori (Figura 2) e una maggiore adesione alle campagne di screening oncologico organizzate per contrastare tre dei tumori più frequentemente diagnosticati, ovvero il carcinoma mammario (Figura 3A), il carcinoma colorettale (Figura 3B) e il carcinoma della cervice uterina (Figura 3C).
Figura 3 A, Figura 3 B e Figura 3 C
Nonostante questi primi dati incoraggianti, è di fondamentale importanza intraprendere nuove iniziative a sostegno della prevenzione oncologica e sviluppare nuove strategie diagnostiche e terapeutiche per identificare precocemente i tumori e migliorare l’efficacia delle terapie.
In linea con questi obiettivi fondamentali per la lotta contro i tumori, l’Ateneo di Catania ha avviato diverse iniziative volte al miglioramento delle abitudini di vita e della salute della popolazione. In questi contesti operano alcuni centri di ricerca, quali il CoEHAR e il CRAM che hanno tra le loro finalità quelle di promuovere rispettivamente la riduzione del fumo, al fine di limitare i danni del tabagismo sulla salute dell’uomo, e l’educazione motoria, utile a prevenire l’insorgenza di diverse patologie cronico-degenerative. Direttamente coinvolti nella ricerca sul cancro sono la maggior parte dei docenti che afferiscono al centro di ricerca PreDiCT (prevenzione, diagnosi e cura dei tumori). In particolare studiano gli aspetti connessi all’eziologia dei tumori e al ruolo dell’ambiente nello sviluppo e progressione neoplastica, alla relazione esistente tra microbiota e tumori e all’identificazione di nuovi biomarcatori tumorali mediante approcci in silico e sperimentali.
In tali ambiti di ricerca si inserisce anche il laboratorio di oncologia traslazionale del dipartimento Biometec che si occupa dello studio dei principali fattori di rischio associati allo sviluppo dei tumori, dell’identificazione di nuovi biomarcatori mediante approcci genomici ed epigenomici e dello sviluppo di organoidi tumorali 3D in vitro utilizzati per testare nuove strategie di cura personalizzate. Inoltre, grazie alle numerose collaborazioni istaurate dai docenti del PreDiCT e del laboratorio di oncologia traslazionale con alcuni IRCSS ad indirizzo oncologico e con diverse associazioni provinciali della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), sono stati raggiunti importanti risultati scientifici in campo oncologico e si stanno attualmente portando avanti numerosi progetti di ricerca.
Tra questi si citano i due più significativi volti al miglioramento dei percorsi diagnostici e prognostici dei pazienti affetti da melanoma cutaneo e al potenziamento delle strategie di screening dei tumori eredo-familiari della mammella. Risultati innovativi sono stati, inoltre, ottenuti anche nel campo della diagnosi precoce dei tumori del cavo orale mediante l’analisi di alcuni marcatori epigenetici in campioni di biopsia liquida.
Infine, meritano menzione due studi clinici multicentrici i cui risultati saranno resi noti entro la fine dell’anno, uno volto a valutare il ruolo della dieta mediterranea, dell’esercizio fisico e della vitamina D (DEDiCa) sul miglioramento della prognosi del tumore alla mammella e l’altro volto a valutare se la modulazione del microbiota intestinale, indotta da trattamento integrato con probiotici, possa ridurre gli effetti collaterali causati dalla terapia oncologica e, allo stesso tempo, migliorare la prognosi dei pazienti.
Tutte queste importanti iniziative scientifiche testimoniano il vivo interesse dei ricercatori dell’Università di Catania per “il problema cancro” che nella giornata del 4 febbraio si intende approfondire ulteriormente. Pertanto, anche quest’anno, tutti siamo chiamati a impegnarci nella lotta al cancro, accettando la sfida dei 21 giorni proposta dall’UICC ovvero il tempo necessario per creare un’abitudine positiva. La sfida dei 21 giorni mira proprio a stimolare la collettività a impegnarsi personalmente alla promozione e diffusione di azioni positive volte al miglioramento della propria salute, al sostegno dei pazienti con diagnosi di cancro, a informarsi di più sul problema cancro o a parlare di queste importanti tematiche per informare gli altri circa gli atteggiamenti positivi da assumere al fine di ridurre il rischio di insorgenza di patologie neoplastiche.
Come ribadito dal presidente dell’UICC, prof. Anil D’Cruz, la diffusione di queste importanti informazioni in un periodo emergenziale come quello affrontato nell’ultimo anno, che ha determinato l’interruzione o il rallentamento dei servizi oncologici, è di fondamentale importanza per limitare l’aumento del numero di nuove diagnosi di tumore e in conseguenza ridurre la mortalità correlata al cancro. In quest’ottica, numerose organizzazioni si stanno mobilitando in tutto il mondo per supportare i pazienti oncologici mediante telemedicina, riprendere gli screening e la diagnostica e mantenere alta la consapevolezza sulla necessità della prevenzione oncologica.
La celebrazione della giornata mondiale contro il cancro 2021 deve essere quindi dedicata ai pazienti e a tutti gli operatori sanitari e ricercatori che sono i principali protagonisti della continua lotta che non può arrestarsi nemmeno durante l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
Vai, passa all’azione anche tu, scegli la tua sfida e impegnati per 21 giorni!
I numeri del cancro in Italia
Nel 2020 in Italia, secondo l’ultimo rapporto Aiom ed Airtum, sono state effettuate circa 377.000 nuove diagnosi di tumore (195.000 uomini e 182.000 donne). Complessivamente in Italia ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno. Le 5 neoplasie più frequenti nella popolazione sono quelle della mammella (55.000 nuovi casi), del colon-retto (44.000), del polmone (41.000), della prostata (36.000) e della vescica (25.000). Un altro dato incoraggiante è quello riguardante la riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati nel 2020 rispetto al 2015, grazie ai progressi scientifici.
Massimo Libra, docente di Patologia generale, responsabile del Laboratorio di Oncologia traslazionale, Dipartimento Biometec e Direttore del Centro di ricerca PreDiCT