Giornata Mondiale dell’Ingegneria per lo Sviluppo Sostenibile

Dal 2020 la giornata del 4 marzo è stata dichiarata dall’Unesco “Giornata Mondiale dell’Ingegneria per lo Sviluppo Sostenibile” proprio per evidenziare il ruolo dell’ingegneria e, soprattutto, degli ingegneri, a favore del benessere comune e dello sviluppo della società.

La giornata offre anzitutto l'opportunità di ricordare come l'ingegneria cerchi sempre di tradurre le nuove conoscenze scientifiche in applicazioni innovative tecnologicamente avanzate fondamentali per la vita moderna.

La celebrazione della Giornata mondiale è anche l’occasione per promuovere la figura dell’ingegnere e, in particolare, quella dell’ingegnere civile e ambientale, intesa non solo come mestiere nei diversi settori tecnici, ma proprio come vocazione per lo sviluppo sostenibile del territorio e la salvaguardia dell’ambiente. Una significativa parte delle attività ingegneristiche, infatti, è oggi volta a contribuire concretamente al raggiungimento entro il 2030 dei 17 obiettivi individuati dalle Nazioni Unite per sconfiggere la povertà e per migliorare il nostro modo di abitare il pianeta Terra.

Solo esemplificativamente, basti pensare all’enorme impronta ecologica delle infrastrutture e delle città, che occupano globalmente solo qualche per cento della superficie terrestre, ma consumano tre quarti delle risorse globali e sono responsabili di circa l’80% delle emissioni di gas. Lo sviluppo urbano, pertanto, dovrà essere sempre più inclusivo e sostenibile, tra l’altro grazie a una pianificazione degli insediamenti partecipativa, integrata e sostenibile. Dovranno altresì essere garantite le necessarie condizioni di sicurezza dai rischi naturali, amplificati anche dai cambiamenti climatici in atto, favorendo al contempo la fruizione a tutti di aree a verde e di spazi pubblici inclusivi, soprattutto per donne e bambini, anziani e persone con disabilità. Dovrà, infine, essere assicurato l’accesso a spazi abitativi e a sistemi di trasporti efficienti, sicuri ed economici.

Per il raggiungimento di questi obiettivi, declinati anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono certamente necessari tantissimi ingegneri, attualmente non disponibili sul mercato del lavoro. Pertanto, la Giornata può anche essere l’occasione per rivolgersi ai giovani per dire loro: "se vuoi migliorare il mondo, diventa un ingegnere".

Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAr) dell’Università di Catania, con i suoi molteplici corsi di studio, ha già raccolto le grandi sfide sui temi chiave del clima, della mobilità, della salute, dell’energia, della sostenibilità, della tecnologia e dell’inclusione. Il DICAr offre, infatti, diversi percorsi di studio di primo (lauree triennali) e di secondo livello (lauree magistrali), tutti connotati da una fortissima spinta internazionale.

Alcuni corsi sono, infatti, totalmente erogati in lingua inglese e altri rilasciano il doppio titolo di laurea grazie alla partnership proficuamente avviata con prestigiose università europee, come, per esempio, con l’Università Politecnica di Madrid. Sono, inoltre, attivi 50 accordi con oltre 20 paesi Europei ed extra-Europei nell’ambito della mobilità internazionale (prevalentemente Erasmus+) per studenti e docenti.

Tuttavia il cambio di paradigma è stato realizzato con l’istituzione, oramai consolidata, della formazione di terzo livello, attraverso la quale è possibile, diversamente che in passato, accompagnare i nostri studenti per tutta la loro vita professionale e lavorativa, e dunque non solo nella fase post liceale, mediante percorsi di formazione continua declinati attraverso master e dottorati, che risultano sempre molto apprezzati e frequentati.

Studenti del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura in visita tecnica

Tutto ciò è, ovviamente, possibile grazie a una attività di ricerca di grande qualità condotta nei propri laboratori, che, non solo punta sulle sinergie dell’interdisciplinarietà, ma si confronta, altresì, con la comunità scientifica internazionale, traendo sempre ispirazione dalle sollecitazioni provenienti dal territorio, nella consapevolezza che l’Università di Catania e il suo territorio di riferimento, rappresentino un binomio inscindibile.

Orgogliosamente oggi il DICAr può certamente affermare che i propri studenti sono ricercati dalle grandi aziende nazionali e internazionali, essendo già molti di loro arrivati a ricoprire prestigiose cariche apicali di primissimo piano (per esempio, in WeBuild S.p.A., Solvay, Ferrovie dello Stato, Anas), che li vedono al centro di attività produttive di interesse globale.

Il prof. Enrico Foti,

direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura