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Giuseppe Vecchio nuovo Garante siciliano per l’infanzia e l’adolescenza

Il direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali nominato dalla Giunta della Regione Siciliana su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone

30 Novembre 2020
Giuseppe Melchiorri

Giuseppe Vecchio, direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania e ordinario di Diritto privato, è il nuovo Garante siciliano per l’infanzia e l’adolescenza, nominato dalla Giunta della Regione Siciliana su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone.

Sessantotto anni, già docente del master sulla difesa dei consumatori e consigliere nazionale della Croce Rossa Italiana, il prof. Vecchio è stato scelto fra una rosa di 13 candidati. Avrà il compito della vigilanza in Sicilia sulla Convenzione dei diritti del fanciullo del 20 novembre 1989 e delle successive convenzioni internazionali che tutelano i soggetti in età evolutiva; sui fenomeni di esclusione sociale e di discriminazione dei bambini e degli adolescenti; sulla comunicazione a mezzo stampa e audiovisiva sotto i profili della percezione e della rappresentazione infantile; sui fenomeni dell’evasione e dell’elusione dell‘obbligo scolastico e sul fenomeno dei minori scomparsi. Dovrà inoltre garantire la promozione delle forme di partecipazione degli adolescenti alla vita delle comunità e collaborare con l’Osservatorio permanente sulla famiglia contro la pedofilia e la pedopornografia infantile.

“La scelta del Governo Musumeci, effettuata su proposta dell'assessore Scavone, per la quale manifesto, innanzitutto, riconoscenza e disponibilità, mi chiama ad un impegno per il quale non esito a dire che potrebbero tremare le vene e i polsi – ha commentato il prof. Vecchio -. Doversi confrontare con (ancor prima di garantire) le azioni istituzionali nei confronti dei più giovani (e, fra di essi, dei più fragili) è una scommessa che può essere vinta solo se ci si pone in posizione di prudente ascolto di quanto possono dire le istituzioni direttamente responsabili delle singole azioni: la Magistratura (in tutte le sue articolazioni e in quelle specializzate, soprattutto), il sistema scolastico regionale, le istituzioni regionali (a cominciare dall'assessorato alla Famiglia e dalle prefetture), le istituzioni della società (religiose, di terzo settore, di assistenza), il sistema delle istituzioni di garanzia (Pari Opportunità, Comunicazione), gli enti locali con le loro organizzazioni”.

“La prima iniziativa da assumere sarà, ovviamente, - ha continuato il nuovo Garante - quella di studiare con la Presidenza della Regione e con l'assessorato alla Famiglia i problemi più immediati, incontrare i presidenti dei Tribunali dei Minori, il dirigente dell'USR e tutti i responsabili delle politiche giovanili. Un compito di particolare rilievo sarà quello di concordare con i dipartimenti competenti delle Università, con la Magistratura e gli Ordini professionali di riferimento (avvocati, psicologi, assistenti sociali, medici) percorsi formativi utili per lo svolgimento dei compiti di Tutore. I compiti sono tanti e difficili. Sarà necessario essere prudenti e attenti”.