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Il progetto Migrantes del Tribunale di Catania finalista al premio Bilancia di Cristallo 2017

All’iniziativa partecipano, come tirocinanti, alcuni studenti del dipartimento di Scienze politiche e sociali

3 Ottobre 2017

Il prossimo 27 ottobre a Edimburgo, il Tribunale di Catania (sezione Civile) - del quale il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania è partner mediante un accordo di tirocinio – concorrerà per l’assegnazione del premio internazionale CEPEJ “Bilancia di Cristallo 2017”.

Il riconoscimento internazionale del Consiglio d’Europa segnala ogni anno le migliori pratiche innovative ed efficienti in materia di organizzazione giudiziaria.  Tra le quattro ‘finaliste’ – selezionate tra le proposte di 37 Uffici giudiziari europei - rientra proprio il progetto Migrantes, il cui obiettivo è il miglioramento della gestione e la riduzione i tempi di trattazione delle procedure relative al riesame di richieste di protezione internazionale che, negli ultimi anni, con l’esplosione del fenomeno migratorio, hanno avuto effetti destabilizzanti anche all’interno dei tribunali.

Alcuni dati del 2016 del fenomeno migratorio in Sicilia fotografano la gravità della situazione: in Sicilia sono sbarcati più di 106.000 migranti provenienti da almeno 15 stati diversi; sono state valutate dalle Commissioni Territoriali di Catania e Siracusa 6400 richieste amministrative di riconoscimento delle varie tutele previste dal diritto internazionale, eurounitario e nazionale. La procedura di ammissione alla tutela internazionale prevede una fase amministrativa in capo alle Commissioni Territoriali del Ministero degli Interni e una eventuale successiva fase di impugnazione davanti al Tribunale ordinario. Secondo i dati forniti dall’UNHCR per l’anno 2016, inoltre, le Commissioni territoriali italiane hanno risposto con il diniego della protezione internazionale al 62% dei richiedenti, il totale accoglimento è riconosciuto al 5% delle richieste, mentre al restante 33% viene assegnato una forma di protezione inferiore a quella richiesta.
I volumi di ricorso al Tribunale Ordinario di Catania per l’eventuale riforma della decisione delle Commissione Territoriale hanno ormai assunto proporzioni significative e con un trend pericolosamente in salita, a partire dal 2014. I dati del 2016 possono fornire alcuni significativi parametri: se ad inizio anno si contavano 3.172 procedure, il numero delle pendenze raggiungeva quota 6.568 a fine 2016, con una media mensile di nuovi fascicoli iscritti 250 unità assegnati alla prima sezione del Tribunale di Catania che si occupa, tra gli altri, anche di tutti i procedimenti di famiglia.

Il progetto Migrantes ha preso il via nel 2015 nell’ambito del “Programma Operativo FSE 2007-2013 della Regione Siciliana”, partendo dall’individuazione delle criticità organizzative, informatiche, statistiche e interistituzionali nella gestione dei procedimenti civili di immigrazione.E’ stato quindi costituito  un gruppo di lavoro misto tra Tribunale, Ordine degli Avvocati di Catania e commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale di Siracusa, Ragusa e Catania.

Il gruppo di lavoro ha elaborato soluzioni organizzative e tecnologiche che sono state trasposte nel 2015 all’interno del primo “Protocollo per il miglioramento dell’efficacia del processo e per l’innovazione della gestione degli scambi documentali delle procedure di protezione internazionale”, con l’adesione del Gabinetto del Ministro di Giustizia Andrea Orlando, e quest’anno hanno avuto un riconoscimento e una diffusione nazionale, anche a livello normativo.

Dopo due anni di lavoro diversi sono i risultati ottenuti che sono valsi la nomination al Premio Bilancia di Cristallo, uno su tutti, il dimezzamento della durata dei procedimenti, da una durata prevista di 1.220 giorni a inizio progetto (2015) ad una media effettiva calcolata di 650 giorni a fine 2016.

Un risultato notevole, ottenuto grazie alle linee progettuali sviluppate dal gruppo di lavoro:

  • l’implementazione massima del processo civile telematico per tutti gli attori coinvolti dal processo (commissioni, got, giudici, difensori) con  azzeramento dei rinvii di udienza a causa di  mancata notificazione  alle  Commissioni Territoriali conseguente riduzione  dei tempi del procedimento (azzeramento rinvii per mancata notificazione)
  • l’azzeramento dei costi di notifica del decreto di  fissazione prima udienza (anche organizzativi)
  • l’aumento  del  numero  delle  costituzioni  da   parte delle Commissioni TerritorialiSperimentazione del  deposito telematico
  • l’azzeramento    dei   tempi di latenza dovuti  al  passaggio cartaceo di fascicoli con gli Uffici della Procura che  ora sono trasmessi telematicamente
  • l’attivazione di due corsi sul tema da parte della  Scuola Superiore della Magistratura – Formazione  decentrata di Catania e di un corso di formazione dei tirocinanti con funzionari del’UNHCR
  • la modellizzazione di atti e provvedimenti (con l’attivazione di un gruppo di studio ad hoc con l’avvocatura) e la definizione di modelli di costituzione per le Commissioni Territoriali
  • monitoraggio mensile dei flussi giudiziari e amministrativi (numero di dinieghi) specifici per poter rispondere tempestivamente ad eventuali potenziali ulteriori picchi di iscrizioni
  • monitoraggio delle spese sul gratuito patrocinio;
  • la strutturazione a fine 2016 di uno staff specializzato a supporto del lavoro dei giudici, con la firma di un protocollo per tirocini di laureati o laureandi con il dipartimento di Scienze politiche-relazioni internazionali dell’Università di Catania, coordinato dalle professoresse Stefania Panebianco e  Francesca Longo.

Alla cerimonia di premiazione interverranno il Presidente del Tribunale di Catania, dott. Francesco Mannino e il coordinatore del progetto Migrantes, dott. Mariano Sciacca, presidente di sezione del Tribunale di Catania.