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La formazione dell’insegnante di sostegno

Concluso il Corso di specializzazione dell’Ateneo di Catania. Ben 336 studenti hanno conseguito il diploma

2 Giugno 2020
Alfio Russo

Ben 336 studenti hanno conseguito nei giorni scorsi il diploma di specializzazione per il sostegno. Il 6 maggio scorso, infatti, si sono conclusi gli esami finali dei quattro gradi e ordini di scuola - Infanzia, Primaria, Secondaria di I e II grado - del “Corso di specializzazione per il sostegno” per l’anno accademico 2018-2019 organizzato dall’Università di Catania e diretto dalla prof.ssa Paolina Mulè, ordinario di Didattica e Pedagogia speciale al Dipartimento di Scienze politiche e sociali.

Il corso – avviato il 28 agosto 2019 – ha consentito agli specializzati di assumere competenze specialistiche in attività educativo-didattiche per la promozione del processo di integrazione degli alunni con disabilità, dei diversi ordini scolastici, tramite lezioni, laboratori diversificati per gradi scolastici, tirocini e, infine, la prova finale.

«La Commissione specifica dei diversi ordini e gradi di scuola, infatti, ha valutato i colloqui dei corsisti riguardanti i contenuti dell’elaborato di approfondimento teorico a scelta del candidato finalizzato a dimostrare la completa padronanza dell’argomento scelto e gli aspetti applicativi in ambito scolastico, la relazione sull’esperienza professionale di tirocinio consistente in una raccolta di elaborazioni, riflessioni e documentazioni e il prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione - ha spiegato la prof.ssa Paolina Mulè -. I corsisti, grazie al corso, hanno acquisito competenze di progettazione didattica inclusiva, attraverso l’inquadramento generale e specifico dell’Unità di Apprendimento (UdA) realizzata nel corso del tirocinio diretto nella scuola, con un’attenzione alle scelte metodologiche in relazione alla tipologia di disabilità, individuandone linguaggi, metodologie e risorse strumentali, azioni di verifica e valutazione coerentemente con il Piano Educativo Individualizzato (PEI)».

«Hanno acquisito, inoltre, competenze specifiche nell’utilizzo delle Assistive technology e delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) applicate alla didattica inclusiva attraverso alcuni applicativi specifici come software e nuove tecnologie nella didattica speciale, strumenti compensativi digitali, software per la sintesi vocale e il riconoscimento vocale, software per la creazione di mappe concettuali online - ha aggiunto la docente -. Ma anche numerosi strumenti web per le mappe come social network per la didattica, software per la creazione di e-book multimediali e interattivi, Comunicazione aumentativa e alternativa in ambiente digitale, applicazioni per la fruizione, la modifica e la creazione di moduli didattici interattivi. E ancora la strategia didattica del video-modeling nei casi di autismo, inclusione scolastica e didattica a distanza, l’archiviazione e condivisione di documenti in ambiente cloud e strumenti di scrittura creativa e le bacheche virtuali».