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La settimana dell’accreditamento, dal 10 al 14 maggio Unict sotto la lente dell’Anvur

Governance, dipartimenti e corsi di studio dell’Ateneo saranno sottoposti a un severo ‘esame’ a distanza finalizzato a testare la qualità dell’offerta formativa, dei servizi e delle procedure

7 Maggio 2021
Mariano Campo

Conto alla rovescia per la visita di accreditamento dell’Università di Catania da parte delle commissioni di esperti di valutazione dell’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazione delle università e della ricerca. Dal 10 al 14 maggio prossimi governance, dipartimenti e corsi di studio dell’Ateneo saranno sottoposti a un severo ‘esame’ a distanza, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza epidemiologica, ma non per questo meno accurato, finalizzato a testare la qualità dell’offerta formativa, dei servizi e delle procedure.

L’Anvur ha infatti il compito di sovraintendere al sistema pubblico nazionale di valutazione della qualità delle Università e degli Enti di ricerca, curando la valutazione esterna delle loro attività, oltre che l’efficacia e l’efficienza dei programmi pubblici di finanziamento e di incentivazione alle attività di ricerca e innovazione.

In particolare, l’attività di accreditamento periodico consiste nell’accertamento, tramite esame documentale a distanza e visite in loco, della persistenza dei requisiti che hanno condotto all’Accreditamento iniziale dell’Ateneo e del possesso di ulteriori requisiti di qualità, efficienza ed efficacia delle attività svolte, in relazione agli indicatori di Assicurazione della qualità. Le sedi universitarie e i corsi di studio vengono ‘sezionate’ e vengono analizzati tutta una serie di criteri, partendo dall’analisi dei dati della relazione annuale dei Nuclei di valutazione di ciascun ateneo e delle risultanze dell’attività di monitoraggio e di controllo della qualità dell’attività didattica e di ricerca svolta da tutti i soggetti coinvolti nel sistema di qualità di ateneo.

Colloqui con i vertici accademici e con i delegati, incontri tematici con i responsabili dei corsi di studio, ‘faccia a faccia’ con dirigenti e responsabili di settore, focus su didattica, ricerca e terza missione, colloqui con gli studenti e il personale tecnico-amministrativo e, non essendoci la possibilità quest’anno di visite in loco, presentazioni di sedi e servizi tramite appositi video realizzati dall’Area della comunicazione d’Ateneo, integreranno l’analisi della cospicua documentazione, già caricata su un’apposita piattaforma.

“Gli esami non finiscono mai – osserva il rettore Francesco Priolo -. Ci siamo preparati a lungo per questo importante appuntamento e tutte le componenti del nostro Ateneo stanno lavorando insieme in vista di questo obiettivo, migliorando le performance e i processi relativi a tutte le missioni e le attività universitarie. E’ stato fatto un grande lavoro, che ha coinvolto tutti in maniera entusiasta e responsabile. Un impegno che sono certo proseguirà anche nei prossimi anni e che potrà consentire al nostro Ateneo un costante miglioramento”.

In particolare, saranno oggetto di valutazione i dipartimenti di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Giurisprudenza e Scienze umanistiche, i corsi di laurea triennali in Ingegneria elettronica, Lingue e Culture europee euroamericane ed orientali, Scienze e Tecniche psicologiche e Chimica; i corsi di laurea magistrali  in Biotecnologie agrarie, Physics, Economia e Management del Territorio e del Turismo, Scienze geofisiche,  Sociologia delle Reti, dell'Informazione e dell'Innovazione e i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura (sede di Siracusa), Medicina e Chirurgia e Giurisprudenza.

Tutto è pronto quindi per questo appuntamento programmato e atteso da tempo, dal quale scaturirà non solo un giudizio di ranking ma anche suggerimenti per una ulteriore crescita del più antico ateneo siciliano.