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L'Università ricorda il genio di Ettore Majorana

A Palazzo centrale una conferenza del prof. Francesco Iachello, più volte candidato al premio Nobel per la fisica

19 Ottobre 2017
Alfio Russo

“A distanza di 80 anni le ricerche di Ettore Majorana sono ancora oggetto di esperimenti in diversi laboratori sparsi in tutto il mondo come quelli del Gran Sasso in Italia, negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada testimoniando così l’importanza degli studi del fisico catanese”. Con queste parole il prof. Francesco Iachello, fisico e ingegnere teorico originario di Francofonte, ma dal 1978 docente di Fisica e Chimica alla Yale University negli Stati Uniti, ha aperto la propria relazione nel corso del convegno dal titolo “Majorana e la ricerca di ordine in natura” nell’ambito della conferenza internazionale “Neutrino and Nuclear Physics” organizzata dall’Infn-Lns e dall’Università di Catania e in programma fino a sabato al Monastero dei Benedettini.

“Majorana ha scritto tre articoli importantissimi per tutta la fisica, prima non riconosciuti, poi divenuti molto fondamentali e che riguardano le ricerche sulle forze nucleari, sulle particelle di momento intrinseco arbitrario e sulla teoria simmetrica dell’elettrone e del positrone – ha aggiunto il prof. Iachello, più volte nominato per il Premio Nobel per la fisica – in particolar modo le ricerche sulla teoria simmetrica che risalgono al 1932-33 sono oggetto di studi nel mondo. Nel corso del congresso organizzato a Catania stiamo approfondendo la scoperta dei neutrini di Majorana che potrebbero dare risposte importanti per la definizione della natura dell’Universo e per le sue componenti”.

“Un congresso che ha richiamato ben 200 fisici nucleari da numerosi Paesi sul fisico catanese, un nostro conterraneo che si è contraddistinto in tutto il mondo per i suoi studi oggetto di ricerche a quasi 100 anni di distanza”- hanno aggiunto la dott.ssa Clementina Agodi dell’Infn e il prof. Francesco Cappuzzello dell’Università di Catania. “Un fisico, un genio all’altezza di Newton e Einstein a cui la città di Catania oggi ha dedicato l’ex piazza Vittorio Emanuele III” - ha spiegato il prof, Valerio Pirronello, direttore del dipartimento di Fisica e Astronomia - che “proporrà all’Ateneo di Catania il conferimento della laurea honoris causa per il docente di Francofonte, ma trapiantato ormai negli Stati Uniti da decenni, altro studioso di fama mondiale e motivo d’orgoglio per la Sicilia”.

Sulla stessa linea anche il rettore Francesco Basile che - alla presenza vicepresidente dell'Infn Antonio Masiero, del direttore dei Laboratori Nazionali del Sud dell’Infn Giacomo Cuttone, del direttore della sezione etnea dell’Infn Antonio Insolia e del prorettore Giancarlo Magnano San Lio – ha evidenziato “l’importanza delle collaborazioni tra l’Università di Catania con i suoi dipartimenti e l’Infn nel portare avanti ricerche e studi sulla fisica”. E sul prof. Iachello il rettore ha aggiunto che “si tratta di un esempio positivo per la Sicilia per le sue ricerche e produzioni scientifiche e negativo per il nostro ateneo che non è riuscito a trattenerlo a Catania”.

“Il prof. Iachello, ma non solo, è la testimonianza che l’Italia può contare su grandi talenti grazie a ricercatori e studiosi sparsi in tutto il mondo e al tempo stesso che anche nel nostro Paese riusciamo comunque a svolgere ricerche di particolare rilevanza mondiale” ha concluso il vicepresidente dell'Infn Antonio Masiero.