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Medicina, ricordato il prof. Francesco Saverio Latteri

Il rettore Francesco Basile: «Maestro di vita e della chirurgia per tante generazioni»

18 Aprile 2019
Alfio Russo

«I valori più grandi che ci ha trasmesso sono stati la famiglia, l’onestà, la correttezza, andare sempre avanti e cercare di non avere limiti. Ci manca e ci mancherà sempre, non solo a noi, perché era una persona trasparente, una figura unica che purtroppo ci ha lasciati». Con gli occhi carichi di emozione Elvira Latteri ha ricordato così il padre Francesco Saverio, ieri pomeriggio, nell’aula magna della Scuola “Facoltà di Medicina” gremita di ex allievi, docenti e tanti amici, nel corso dell’iniziativa in ricordo del docente scomparso il 5 aprile scorso a 89 anni.

«Papà per noi è stato prima padre e poi chirurgo, non riusciva a separare le due cose perché portava un po’ di chirurgia a casa e un po’ di famiglia in ospedale – ha aggiunto la figlia Elvira alla presenza dei familiari presenti in aula: la moglie del chirurgo, Isabella, le altre due figlie Alessandra e Fiorenza e i nipoti Giulia, Aydèe e Alessandro -. Come padre per noi è stato il migliore del mondo, un perfezionista, tutto ciò che faceva amava condividerlo con la famiglia». Poi alcuni aneddoti e storie di vita sul padre. «Ritornava stanco a casa la sera, ci svegliava e giocava con noi – ha aggiunto la figlia Elvira, mentre sullo schermo dell’aula magna scorrevano immagini della vita del prof. Latteri -. Ogni momento libero lo trascorreva con noi, ci ha insegnato tutto, anche i giochi maschili come la lotta o il calcio perché desiderava un figlio maschio che non è mai arrivato. E ha sempre voluto che fossimo forti, sia fisicamente che caratterialmente».

In precedenza, a ricordarlo, anche il rettore dell’Università di Catania, prof. Francesco Basile, e il presidente dell’Ordine dei Medici di Catania, prof. Diego Piazza, alla presenza del presidente della Scuola “Facoltà di Medicina”, prof. Giuseppe Sessa. «Oggi è un’occasione per certi versi triste, ma emozionante per altri, perché ricordiamo la figura di un maestro della nostra università e della chirurgia siciliana che amava tanto la sua professione e anche un maestro di vita – ha spiegato il prof. Basile -. E’ stato uno dei primi allievi di mio padre Attilio negli anni ’50 quando da Palermo si è trasferito a Catania. Hanno lavorato tanti anni insieme e ha portato a termine la carriera in maniera impeccabile dando la guarigione dalle sofferenze a tanti pazienti, esercitando in particolare nel campo della chirurgia del torace, con specifica competenza negli interventi relativi alla patologia esofagea e nella terapia chirurgica dei tumori polmonari. Tutti gli siamo profondamente grati».

Per il prof. Diego Piazza, promotore dell’iniziativa, «la giornata di oggi rappresenta un momento per ricordare un grande chirurgo e un grande uomo che ha costituito con noi non una scuola, ma una vera famiglia». «Aveva un senso altissimo delle istituzioni e dell’università – ha aggiunto il prof. Piazza -. È riuscito a inculcarci gli insegnamenti chirurgici e soprattutto a saper vivere in una comunità importante come l’Ateneo di Catania».

A seguire sono intervenuti tanti docenti e ex allievi che hanno ricordato e raccontato aneddoti della vita del prof. Latteri che a Catania è stato prima professore straordinario di Chirurgia toracica nella Facoltà di Medicina e Chirurgia e successivamente ordinario di Patologia speciale chirurgica e Propedeutica clinica e ordinario di Clinica chirurgica generale e di Chirurgia generale. Ha ricoperto, inoltre, le cariche di direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica dal 1980, della sezione di Chirurgia generale e toracica del Dipartimento di Chirurgia dal 1990 e del dipartimento di Chirurgia dal 1996. Dal 1997 anche di direttore del Dipartimento di Chirurgia generale ed oncologia della Azienda ospedali “Vittorio Emanuele-Ferrarotto-Santo Bambino” di Catania