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Presentato in Municipio il convegno che si svolgerà nel capoluogo etneo dal 16 al 18 ottobre, nell'ambito del quale sarà inaugurato il Museo di Archeologia dell'Università di Catania, allestito a Palazzo Ingrassia
"Le istituzioni del territorio insieme, compatte e unite, per valorizzare il patrimonio culturale e ascoltare le riflessioni e le esperienze di enti internazionali di grande prestigio". Così il sindaco Enzo Bianco ha aperto la conferenza stampa di presentazione della Conferenza internazionale promossa dall'International Council of Museums (Icom) dal titolo "Musei e Patrimonio dell'Umanità", che si terrà a Catania dal 16 al 18 ottobre, nelle sedi di Palazzo degli Elefanti, Monastero dei Benedettini e Nicolosi-Parco dell'Etna.
All'incontro con i giornalisti erano presenti l'assessore alla Cultura e al Turismo Orazio Licandro e i rappresentanti delle istituzioni del territorio che, con il Comune di Catania, sono coinvolte nell'apos;organizzazione dell'evento: Giacomo Pignataro, rettore dell'Università di Catania, Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell'Etna, Paolo Patanè, segretario del Coordinamento Città Unesco Sicilia (Cunes), Antonio Marcellino, direttore artistico del Festival del Val di Noto "Magie barocche".
L'incontro di Catania, che è anche la prima conferenza internazionale di Icom in Sicilia, è dedicato al ruolo dei musei nella gestione dei siti Unesco, nell'ambito del programma di preparazione della 24a Conferenza generale di Icom Milano 2016 "Musei e paesaggi culturali". L'evento è realizzato anche in collaborazione con la Regione Sicilia, la Commissione nazionale dell'Unesco, l'Associazione Geografi Italiani (Agel), la fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, e con il patrocinio dell'international Council of Museums e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
"Una tre giorni - ha sottolineato Bianco - fortemente voluta a Catania dal segretario del Cunes Paolo Patanè, che si aprirà nel salone Bellini del Municipio con diversi momenti di confronto ma che offrirà anche l'occasione per far conoscere i prestigiosi monumenti della nostra città, dalla chiesa di San Giuliano, con un importante concerto, al Castello Ursino, con l'anticipazione della mostra di Chagall, e la bellezza di altri siti, non solo Unesco, rispetto ai quali Catania si trova in una posizione geografica baricentrica molto apprezzata dai turisti che sempre più numerosi scelgono la nostra città".
"La conferenza Icom - ha detto il rettore Pignataro - assicurerà alla città tutta una fortissima proiezione internazionale incentrata sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale e sulle leve di attrazione del turismo. Nel nostro ateneo numerosi dipartimenti si occupano infatti dei vari aspetti legati ai beni culturali: Scienze umanistiche, Economia, dove sono presenti linee di ricerca incentrate sugli aspetti gestionali; Fisica Chimica e Ingegneria, per ciò che concerne le tecnologie di conservazione e recupero; Informatica, per lo sviluppo di nuovi sistemi di fruizione multimediale. Oltre a fornire, pertanto, con i propri studiosi, un contributo autorevole ai lavori della Conferenza, l'Università di Catania inaugurerà, nel pomeriggio di sabato 17 ottobre, il proprio museo di Archeologia, l'unico della città, che finalmente potrà aprire i battenti dopo anni di lavori e ricerche. L'auspicio è quello di realizzare una integrazione sempre più completa e virtuosa tra la rete museale dell'Ateneo e la rete cittadina di monumenti e beni culturali, nell'ottica delle "smart-cities", che offrono ai cittadini e ai visitatori servizi, qualità della vita e cultura.
La presidente del Parco dell'Etna Mazzaglia ha sottolineato, con il sindaco e il rettore, la fruttuosa sinergia creatasi tra i vari enti, e ha inoltre descritto il Parco, che accoglierà fra l'altro gli ospiti del convegno per una speciale visita, come "un grande museo geologico all'aria aperta, patrimonio dell'Umanità che offre un modo diverso di interpretare il sito naturalistico e la realtà museale".
L'assessore Licandro ha evidenziato come il convegno punti "al superamento della logica conservativa dei musei, in una prospettiva di centri di formazione e ricerca scientifica in grado di guardare anche al turismo".
E' stato il segretario del Cunes Patanè a soffermarsi sul programma della conferenza "che - ha precisato - esplorerà la rivoluzione del concetto di museo su una dimensione planetaria" e si articolerà su tre livelli e relative sessioni: regionale, nazionale ed euromediterranea. L'incontro si chiuderà con la stesura di un documento, la Carta internazionale di Catania che, insieme alla Carta di Siena su "Musei e paesaggi culturali", si proporrà come contributo della museologia italiana al dibattito della 24a conferenza generale di Icom di Milano 2016.
"L'Ente Parco dell'Etna - ha precisato Marisa Mazzaglia - ha fortemente voluto che questo straordinario sito ambientale fosse inserito tra i beni dell'Unesco. Lo ha fatto prendendosi carico direttamente, grazie alle professionalità che ha al suo interno, delle incombenze necessarie. L'occasione offerta da Icom sarà certamente utile al fine della creazione delle sinergie necessarie al raggiungimento dell'obiettivo prefisso: cioé fare rete in un contesto storico, archeologico, architettonico, museale, culturale e ambientale. L'Etna, inteso come grande museo geo-vulcanogico a cielo aperto, saprà essere funzionale all'obiettivo così come lo sarà l'ente che lo amministra".
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