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L’articolo fa eco a recentissime pubblicazioni scientifiche del gruppo paleontologico del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali riguardanti la scoperta dei primi serpulidi paleozoici e la presenza di biostalattiti in grotte marine sommerse
National Geographic Italia ha pubblicato sul suo sito un articolo, dal titolo "Dal Permiano a oggi, l’importanza dei vermi col ciuffo", relativo alle recentissime pubblicazioni scientifiche del gruppo paleontologico del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali (Dipbiogeo) dell'Università di Catania, coordinato dalle docenti Rossana Sanfilippo e Antonietta Rosso, riguardanti la scoperta dei primi serpulidi paleozoici e la presenza di biostalattiti in grotte marine sommerse.
Secondo lo studio condotto dal gruppo, di cui fanno parte anche Agatino Reitano e Gianni Insacco del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso e pubblicato sulla rivista scientifica "Acta Palaeontologica Polonica", i serpulidi, animali marini vermiformi, sono esseri primitivi comparsi nel Permiano superiore, fra 265 e 268 milioni di anni fa, 30 milioni di anni prima di quanto si pensasse (Triassico medio). L’ipotesi degli studiosi trae origine dal recente ritrovamento, nella Valle del Sosio (Palazzo Adriano, Palermo) dei più antichi fossili di anellidi serpulidi finora scoperti, appartenenti a sei specie finora sconosciute. Nelle grotte questi vermi marini incrostano volta e pareti e possono dare origine a delle biocostruzioni, le biostalattiti.