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Ottavo posto per il team dell'Università di Catania alla gara internazionale di Abu Dhabi

Ottimo risultato per il team etneo, selezionato tra le migliori università a partecipare alla gara che assegnava un montepremi di 5 milioni di dollari

4 Marzo 2020
Mariano Campo

Risultati lusinghieri per la rappresentativa dell’Università di Catania che nei giorni scorsi ha partecipato alla edizione 2020 della Competizione internazionale di Robotica “Mohamed Bin Zayed International Robotics Challenge” (Mbzirc 2020), organizzata dalla Khalifa University di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti). Mbzirc è una delle più prestigiose competizioni internazionali di robotica e droni destinata al mondo della ricerca universitaria, con un montepremi di 5 milioni di dollari messi a disposizione dalla Khalifa University, al fine di contribuire al finanziamento di alcuni tra i migliori progetti.

L’Ateneo catanese, che ha già partecipato nell’edizione 2017 raggiungendo un brillantissimo quarto posto, è stato anche quest’anno selezionato, sulla base della qualità del progetto e dell'esperienza mostrata dal gruppo di ricerca proponente, tra le 31 migliori Università del mondo che si sono sfidate nella competizione che si è svolta a fine febbraio.

Nella Challenge 1, che consisteva nel far esplodere con dei droni dei palloncini posti in posizioni non note e prendere al volo con un drone un pallone trainato da un altro drone su una traiettoria non definita, la squadra catanese si è classificata al nono posto su 22 partecipanti. Nella Challenge 2, il cui obiettivo era costruire un muro di mattoni, utilizzando un drone e un robot, il team etneo si è piazzato al 12 posto su 19 concorrenti. Unendo poi le forze con la University of New South Wales (Sidney) che partecipava alla Challenge 2 e 3 (spegnere un incendio simulato all’interno di una casa, utilizzando droni e robot), la squadra catanese ha poi partecipato alla Grand Challenge, ossia le tre prove svolte contemporaneamente. Il risultato finale è stato un ottavo posto su sedici concorrenti.

“Poteva andare anche meglio ma viste le premesse e le non poche difficoltà incontrate siamo tutti ben soddisfatti dei risultati – riconosce il prof. Giovanni Muscato, del gruppo di robotica del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica, tra i coordinatori della squadra insieme con i prof. Corrado Santoro (gruppo di Sistemi autonomi del dipartimento di Matematica e Informatica), Sebastiano Battiato e Giovanni Maria Farinella (gruppo di Computer Vision Iplab-Dmi) -. Purtroppo, ma capita spesso in queste occasioni, abbiamo avuto diversi guasti improvvisi e anche qualche malfunzionamento dovuto alla rete wireless non perfettamente funzionante con i dispositivi europei. Non appena la situazione lo consentirà, promuoveremo comunque una giornata in dipartimento per presentare i risultati ottenuti e raccontare a tutti questa bella esperienza”.

Il team, che ha ricevuto anche il supporto tecnico e logistico del System Lab di StMicroelectronics, era composto da studenti del corso di laurea in Automation engineering and Control of complex systems (Salvo Caserta, Alessia Li Noce, Pietro Caruana, Gaetano Ferrigno, Gabriele Arena, Antonio Zappalà, Lily Cutaia, Maria Francesca Cusimano, Claudio Curto) e del corso di laurea in Informatica (Alessio Piazza, Rosario Leonardi), da 4 dottorandi (Fabio D'Urso, Giuseppe Sutera, Francesco Ragusa, Luca Guarnera) e 3 assegnisti di ricerca (Luciano Cantelli – coordinatore tecnico -, Dario Guastella, Antonino Furnari).