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Il giornalista e presentatore di "SuperQuark" ha affascinato la platea con una lectio spaziando tra i diversi campi della scienza e tecnologia, innovazione e divulgazione, con la semplicità e l’eleganza di sempre. E a sorpresa un emozionante duetto musicale con il sassofonista Francesco Cafiso
Per intere generazioni, è l’Uomo che ha portato con semplicità la Scienza nelle case degli italiani, ma non solo. E nella serata di venerdì 16 settembre, non a caso, nessuno è voluto mancare all’appuntamento con Piero Angela nel cortile della Scuola Superiore di Catania, trasformato per l’occasione in un salotto da talk show con tanto di poltrone rosse, piante ed un pianoforte a coda che, nel corso della stessa serata, ha regalato sorprese ed emozioni.
Una Lectio fortemente voluta dal presidente della Scuola Superiore di Catania Francesco Priolo che ha sottolineato “l’importanza degli appuntamenti con personaggi di spicco della scienza e della cultura promossi negli ultimi anni dalla scuola d’eccellenza” e aperta dalle celeberrime note dell’Aria sulla quarta corda di Bach (per molti, più semplicemente, la sigla di SuperQuark) suonate al pianoforte dal giovane Luca Monachino, e che ha visto poi il noto giornalista, scrittore e divulgatore scientifico incantare per oltre un’ora e mezza il folto pubblico accorso, ripercorrendo decenni di ricerche, scoperte e anche bufale scientifiche.
Una serata illuminata anche dalla luna piena ed intervallata spesso da lunghi applausi del pubblico per il “Maestro” che, nel corso dell’intervista col presidente della Scuola superiore di Catania Francesco Priolo e col regista e sceneggiatore Italo Moscati, ha spaziato tra i diversi campi della scienza e tecnologia, innovazione e divulgazione, con la semplicità e l’eleganza di sempre.
“Certamente SuperQuark rappresenta un lungo lavoro, se considerate che da 64 anni sono in Rai e da quasi 50 mi occupo di divulgazione – ha esordito -. Credo che questo programma sia servito a molti giovani per scoprire la scienza, ma non solo. La scienza scopre le cose, mentre la tecnologia ci aiuta a vivere meglio. Certo, dobbiamo usare bene entrambe le cose e purtroppo non sempre è stato così. Penso che SuperQuark sia stato un lavoro importante perché viviamo una società dominata da progetti scientifici e tecnologici che regolano anche l’economia e la competitività”.
Punti cardine ormai della nostra società che andrebbero maggiormente alimentati economicamente dal Governo. Su questo tema, nel corso dei saluti introduttivi, è intervenuto il rettore Giacomo Pignataro, il quale ha sottolineato “come in Italia si investa poco nella ricerca scientifica, appena 100 euro per abitante contro i 300 euro per giochi e scommesse, in Germania, invece, avviene tutto il contrario. Non si tratta solo di un problema di soldi – ha aggiunto il rettore -, ma di come un Paese guarda al futuro delle giovani generazioni. La Germania scommette sul capitale umano, l’Italia scommette e basta. Questo riflette un sentimento più ampio nei confronti del sapere della scienza e del sapere scientifico”.
Poi l’appello del rettore agli accademici, agli uomini di scienza: “Dobbiamo maggiormente educare le giovani generazioni alla scienza partendo anche dall’egregio lavoro di Piero Angela, un modello di come si possa fare divulgazione scientifica aperta a tutti. Sono cose che dobbiamo imparare anche noi: il nostro Ateneo, grazie anche alla Città della Scienza, è impegnato in questa sfida perché educare alla scienza significa creare cultura, significa porre le basi per un investimento e un’attenzione importante per il futuro dei nostri figli, un passo che la nostra società deve compiere” ha concluso il rettore prima di passare la parola al presidente dell’Accademia Gioenia Angelo Messina.
E su Catania si è soffermato anche Piero Angela, evidenziando “la bellezza e la tradizione di una città” che vorrebbe visitare maggiormente anche per scoprire “questa struttura interessante che è la Scuola superiore che raccoglie coloro che saranno gli scienziati di domani e che, molto probabilmente, rappresenteranno la futura classe dirigente. Dunque un punto di formazione e di intelligenze, ma anche di comportamenti perché qui si cerca l’eccellenza, quella del domani. Per questo mi piace essere qui, incontrare questi giovani: abbiamo un grande bisogno di ragazzi intelligenti che studiano e che si applicano, anche e soprattutto nel settore della scienza e per una cultura diversa. Al passato dobbiamo certamente guardare con grande fierezza, ma il domani è quello che questi ragazzi vivranno e che questi giovani vivranno fino al 2080, forse anche fino al 2090. Avranno un mondo straordinario davanti a loro, ma anche pieno di cose pericolose, dovranno essere manager di se stessi. I giovani – ha aggiunto il divulgatore scientifico - devono avere la capacità di adattarsi ai cambiamenti e sono sicuro che, grazie alla preparazione fornita da scuole di eccellenza come quella di Catania, potranno guardare al futuro con fiducia. Catania, ma credo tutta la Sicilia, per lo straordinario patrimonio culturale e naturale che possiede, può rappresentare un motore importante per questa sfida”. Argomenti che Piero Angela aveva trattato, poco prima, nel corso di una rapida visita ai nuovi studi di Radio Zammù, intrattenendosi con gli studenti che frequentano il laboratorio radiofonico e registrando un'intervista esclusiva. Al centro dell’intervista - anche qui - i temi dell'istruzione, della cultura e della scienza, e numerose esortazioni a "ricercare l'eccellenza".
Poi, quando i riflettori stavano per spegnersi del tutto sulla conversazione…ecco la grande sorpresa della serata! “Il mio amore segreto è la musica”, ha ricordato con un po’ di emozione, annunciando che “SuperQuark continuerà anche il prossimo anno e probabilmente si arricchirà di una nuova sezione, musica classica e jazz, due generi che si sentono poco in televisione”, prima di sedersi al pianoforte ed esibirsi a fianco di una delle sue tante scoperte: il giovane jazzista siciliano Francesco Cafiso. Col sassofonista, Piero Angela ha suonato alcuni brani del nuovo album “La banda” del musicista originario di Vittoria ormai star di livello internazionale, guadagnandosi una strameritata ed emozionante standing ovation.
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