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Porte aperte all'Università di Catania. Musica, teatro e cinema per un mese nei luoghi dell'Ateneo

Il rettore Pignataro: "A fianco di chi produce cultura per offrire opportunità a giovani non solo 'consumatori' ma protagonisti"

28 Maggio 2015
Mariano Campo

Musica, teatro, cinema. Per un mese, dal 12 giugno al 12 luglio prossimi, gli edifici storici dell'Università di Catania ospiteranno una nutritissima serie di eventi rivolte agli studenti, ai futuri studenti e alle famiglie, sotto l'egida della rassegna "Porte aperte", promossa in occasione della campagna di promozione delle immatricolazioni ai corsi di studio del nuovo anno accademico, "Studia con noi".
Grazie alla partnership con alcune delle maggiori istituzioni e associazioni culturali e artistiche cittadine, l'Ateneo metterà infatti a disposizione le sue sedi storiche per lo svolgimento di concerti e spettacoli, mostre ed incontri il cui obiettivo primario è trasmettere ai giovani il messaggio che studiare all'Università di Catania è utile e anche 'bello'.

"Nonostante la crisi economica ed occupazionale - ha spiegato il rettore Giacomo Pignataro, presentando la manifestazione -, la sfiducia e la rassegnazione di molti dei nostri ragazzi che rinunciano a formarsi dopo il diploma, ci teniamo innanzitutto a ribadire che è importante continuare a studiare, perché la laurea è ancora preziosa per la propria crescita professionale ma soprattutto umana".
E poi, ha aggiunto il rettore, "vogliamo mostrare che è bello studiare in un grande ateneo come quello di Catania, che è sempre attento alle arti e intende divenire un punto di riferimento per chi produce cultura nel nostro territorio. Studio e arte non sono fattori né in contrapposizione, né semplicemente paralleli: secondo noi si integrano perfettamente, e vogliamo che le esperienze artistiche accompagnano il percorso di crescita degli studenti, non soltanto per fini ricreativi". "Porte aperte" si annuncia, dunque, come una componente importante dell'estate cittadina, volendo riaffermare il ruolo di Catania come grande città universitaria.

 

Un ruolo fondamentale in questa iniziativa avranno infatti tutti i soggetti coinvolti, ha spiegato il delegato alla Comunicazione Luciano Granozzi, attraverso gli eventi da loro promossi: Teatro Massimo Bellini, Zanne Festival, AME (Associazione Musicale Etnea), Associazione Catania Jazz, Associazione Ingresso Libero, Catania Lab, CineStudio srl, Marionettistica Fratelli Napoli, Festival del Cinema di Frontiera, IPLab Catania, Marranzano World Festival, Teatri Riflessi e Officine Culturali. "Con alcuni di questi soggetti - ha aggiunto Granozzi  - l'Università collabora già da tempo; con altri, ad esempio il festival Zanne, tra le rassegne rock più apprezzate in Italia, avvia oggi una sinergia che ci consentirà di raggiungere molti giovani". "Il nostro è un modello di collaborazione realizzato con un investimento molto contenuto - ha precisato il rettore Pignataro, sottolineando anche il ruolo della Scuola Superiore di Catania -, mediante il quale i nostri partner, ai quali si deve la straordinaria vivacità del nostro territorio, diventano sponsor dell'Università di Catania, e noi, offrendo i nostri spazi e alcune strumentazioni, diventiamo sponsor e sostenitori di chi in Sicilia si impegna sul fronte delle produzioni culturali di qualità". Una scommessa che potrà dirsi vinta se vi sarà un'adesione attiva degli studenti, nei quali "l'Ateneo non vede soltanto 'consumatori' di arte e di cultura, ma potenziali protagonisti".

 

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