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Il sito del nuovo organo ufficiale d'informazione d'ateneo è accessibile all'indirizzo www.unictmagazine.unict.it
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La squadra guidata del prof. Corrado Santoro arriva fino ai quarti di finale nell'edizione 2018 della competizione internazionale che si è svolta in Francia
Un onorevole quinto posto per “Unict-team”, la squadra di robotica dell’Università di Catania, ad “Eurobot 2018”, la competizione internazionale di robotica studentesca che si è svolta in Francia, a La-Roche-sur-Yon, dal 9 al 12 maggio.
Il tema di quest’anno prevedeva la realizzazione di tre robot (di cui uno solamente meccanico) con il compito di catturare cubi di legno di colore differente e usarli per costruire “torri” che rispettassero una sequenza di colore specifica da individuare autonomamente durante le gare; in aggiunta, occorreva raccogliere alcune palline, poste in appositi dispenser, e lanciarle dentro un contenitore. Allo scopo di rendere più interessante il gioco, i robot dovevano anche essere in grado di fare una previsione sul proprio punteggio finale, il quale era basato sul numero e sull’altezza delle torri costruite, sulla correttezza delle sequenze di colore, e sul numero di palline andate a segno.
La squadra dell’Ateneo catanese, che ha una pluriennale esperienza in fatto di partecipazione a competizioni di robotica, ha affrontato le delegazioni provenienti principalmente dall’area europea (ma anche Algeria, Tunisia, Taiwan e Canada) ottenendo il quinto posto su un totale di 32 partecipanti; purtroppo, l’accidentale caduta di una torre appena costruita ha causato l’eliminazione del team alla gara dei quarti di finale. Questo brillante risultato è stato accompagnato ad un altro importante riconoscimento: la delegazione ha ottenuto il premio speciale “Miglior video” di presentazione del team, la cui regia e montaggio sono stati opera dello studente Marco Pometti.
Gli studenti universitari, provenienti dai corsi di laurea in Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Industriale e Ingegneria Meccanica, hanno lavorato duramente a partire da settembre dello scorso anno per progettare e realizzare la meccanica, l’elettronica ed il software dei tre robot che avrebbero partecipato alla competizione, studiando, elaborando e perfezionando soluzioni innovative che fossero efficienti, precise e veloci. Dal punto di vista meccanico, gli studenti hanno realizzato le parti integrando processi di taglio ed incisione con la nuova tecnologia della stampa in 3D. L’elettronica è stata invece affidata a soluzioni basate su hardware STMicroelectronics, mentre il software è stato realizzato utilizzando interamente strumenti “open-source” con l’obiettivo della più ampia condivisione scientifica possibile delle soluzioni sviluppate.
I tre robot realizzati sono stati battezzati con dei nomi provenienti dalla tradizione siciliana: Colapesce, il più grande, così chiamato perché in grado di costruire tre torri; Giufà, un po’ più piccolo e anche un po’ goffo; e Elio, da Eliodoro ossia “Liotru”, come giusto tributo alla città e anche perché il robot stesso è stato realizzato a forma di elefante.
Tutti i lavori di progettazione, realizzazione e test sono stati svolti nell Laboratorio di Sistemi Autonomi del dipartimento di Matematica e Informatica, sotto la guida del prof. Corrado Santoro, che dirige il laboratorio stesso, e del dott. Fabio D’Urso, quest’ultimo studente del dottorato di ricerca in Informatica. La supervisione meccanica del progetto è stata invece affidata a Santi Passarello, progettista meccanico nei Laboratori del Sud dell’Infn, che da anni collabora con il Laboratorio di Sistemi Autonomi.
“Partecipare ad un progetto del genere è stata per noi un'esperienza sicuramente molto formativa per la commistione di studenti afferenti da diversi ambiti tecnico-scientifici portati a risolvere problemi interdisciplinari, riuscendo ad applicare concetti dei propri corsi di studi altrimenti rimasti teorici, per le tecnologie utilizzate nello sviluppo dei robot e per il confronto con le diverse realtà robotiche europee e non, che ci consente di avere una visione più chiara su quello che è il mondo della robotica a livello accademico oggi in ambito internazionale” hanno dichiarato gli studenti del team Lorenzo Abbate, Alberto Contaldo, Stefano Maugeri, Edoardo Nicoletti, Davide Nicolosi, Fabio Polisano, Giorgio Pometti, Marco Pometti, Matteo Schembri, Fabrizio Tata e Bruno Ursino.