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Il rettore Francesco Basile: “Un segnale importante per il territorio e per i nostri giovani laureati”
L’Ance di Catania - Associazione Nazionale Costruttori Edili - finanzierà una borsa triennale per il corso di dottorato di ricerca in “Valutazione e Mitigazione dei Rischi Urbani e Territoriali" (XXXV ciclo) del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura dell’Università di Catania. Il Dicar, infatti, sta conducendo da diversi anni un’intensa attività di ricerca mirata alla riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio edilizio esistente, un ambito ad oggi cruciale per raggiungere gli obiettivi di riduzione del rischio sismico e di emissioni di gas climalteranti.
Motivi, questi, che hanno convinto l’Ance – su proposta del prof. Giuseppe Margani, in qualità di responsabile dell’attività di ricerca – a finanziare la borsa di studio con 56 mila euro per sostenere il Dicar nello sviluppo di un innovativo software decisionale (Decision Support System – DSS), in grado di selezionare, tra gli interventi di riqualificazione o di demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti, la soluzione ottimale in termini di sicurezza antisismica, efficienza energetica, comfort, disturbo agli occupanti, tempi e costi di esecuzione, incentivi fiscali e finanziari disponibili.
Il software opererà in ambiente BIM (Building Information Modeling ovvero la rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di una struttura) su piattaforma cloud e includerà algoritmi di apprendimento automatico (machine learning), per migliorare progressivamente la performance del software e affinarne i risultati.
Alla presentazione sono intervenuti il rettore Francesco Basile, il prof. Enrico Foti, direttore del Dicar, il presidente Ance Catania, ing. Giuseppe Piana, con il direttore Ines Petrilla, il coordinatore del dottorato in “Valutazione e Mitigazione dei Rischi Urbani e Territoriali”, prof. Massimo Cuomo, e il docente Giuseppe Margani, promotore della borsa e responsabile dell’attività di ricerca.
Per il rettore Francesco Basile «la collaborazione con l’Ance, ormai consolidata nel tempo, rientra tra quelle azioni che l’Ateneo di Catania sta portando avanti nell’ambito della Terza missione ovvero il rapporto con le aziende e imprese che operano sul territorio al fine di realizzare progetti innovativi e al tempo stesso consentire opportunità lavorative ai nostri laureati». «Siamo grati all’Ance Catania per il sostegno, un segnale importante per il territorio e per i nostri giovani laureati» ha aggiunto il rettore.
«Considerando che non è possibile eliminare il rischio sismico, ma soltanto mitigarlo, l’obiettivo prioritario è la prevenzione», ha dichiarato il presidente dell’Ance Catania Giuseppe Piana, riportando i dati Istat del censimento 2011 secondo cui l’86% degli alloggi a Catania risale a costruzioni precedenti al 1981, anno in cui la città etnea è stata classificata sismica. «In questa direzione – ha aggiunto – occorre operare con interventi di riqualificazione o demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti. Si tratta di un processo decisionale assai complesso, pieno di difficoltà e fatto di scelte tra le possibili soluzioni tecniche, anche in relazione ai temi che riguardano gli occupanti e i tempi. Programmare correttamente gli interventi, in questo senso, diventa la chiave per il successo. Per questo è fondamentale la collaborazione tra Ance Catania e Dicar, già avviata e oggi riconfermata con il finanziamento di una piattaforma decisionale che, grazie un innovativo software, consentirà la corretta valutazione degli interventi tra l’adeguamento strutturale o la demolizione e ricostruzione del fabbricato».