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Studenti di Giurisprudenza finalisti al Premio Sperduti 2016

Dopo la vittoria nel 2015, un nuovo team di studenti catanesi in finale del premio per la migliore memoria di difesa del Governo italiano in un procedimento simulato davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo. La squadra catanese (parte resistente) affronterà ora una rappresentativa dell'Ateneo di Torino (parte ricorrente) nella discussione orale del caso simulato

 

28 Ottobre 2016
G.M.

L'Università di Catania è ancora protagonista al Premio della Società italiana per l’Organizzazione internazionale (Sioi) intitolato a “Giuseppe Sperduti”, per la migliore memoria di difesa del Governo italiano in un procedimento simulato davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo su un caso pratico relativo all’applicazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali e relativi Protocolli.
Dopo la vittoria nell'edizione 2015, anche quest'anno tre studenti di Giurisprudenza dell’Ateneo catanese hanno raggiunto la finale nazionale del premio. Il caso pratico dell’edizione 2016 riguarda questioni in materia di diritto ambientale e diritto alla salute.

La squadra catanese, composta da Emiliano Bellia, Giuseppe Corsaro e Giulia Cristiano, è stata guidata per la trattazione del caso dalla dott.ssa Maria Pappalardo sotto il coordinamento del prof. Rosario Sapienza, delegato per le attività di Mooting internazionale nel dipartimento di Giurisprudenza etneo.
 
Il team dell'Università di Catania (parte resistente) sfiderà quello dell’Università di Torino (parte ricorrente), il 6 dicembre prossimo nella discussione orale del caso simulato, in esito alla quale saranno assegnati il primo e il secondo premio dell’edizione 2016.