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Convegno organizzato da Dn Logistica, Grimaldi Group e Università di Catania
«La piattaforma logistica del Mediterraneo deve strategicamente prevedere la creazione di un asse Catania-Augusta, grazie a una governance integrata che possa coordinare il complesso settore dei trasporti, oggi in forte crescita soprattutto in Sicilia». Questa la sfida lanciata da Luigi, Lorena e Sonia Nicosia di Dn Logistica, società etnea che si occupa di intermodalità su tutto il territorio nazionale, durante il convegno che si è svolto venerdì pomeriggio - 13 maggio - nella sede del Rettorato. L'evento, che ha visto la presenza dei maggiori interlocutori istituzionali e dei player del mercato, è stato co-organizzato dall'Università di Catania e da Grimaldi Group, che da diversi anni continua a investire sul porto di Catania, creando nuove linee di collegamento «grazie anche alla nuova darsena traghetti - ha sottolineato Eugenio Grimaldi - un'infrastruttura che ha dato nuovo impulso allo scalo etneo».
«Un momento fortemente voluto per analizzare lo stato attuale del sistema - come sottolineato dal rettore Giacomo Pignataro, durante l'indirizzo di saluto - e per cercare di fornire risposte concrete alle criticità e alle opportunità legate al territorio, delineando il ruolo dei principali attori economici dei trasporti via mare». L'Università di Catania era inoltre presente anche con il prof. Enrico Foti, direttore del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura che, all'interno della propria offerta, ha un corso di studi con un focus specifico su Acque e Trasporti, che mira a formare professionisti del settore per spingere ricerca e innovazione.
«Le strategie di investimento spesso devono fare i conti con la mancanza di infrastrutture - hanno sottolineato i manager di Dn Logistica - i nostri porti di riferimento, per esempio, non sono collegati alla rete ferroviaria e tutto ciò frena l'implementazione dell'intermodalità. Da parte nostra abbiamo messo in campo scelte alternative, come la partnership con la Grimaldi Group che già da dieci anni è presente a Catania con le rotte delle “autostrade del mare”. I porti di Catania e Augusta dovrebbero costituire un unico hub capace di intercettare i flussi di traffico provenienti da Suez e che passano per Gibilterra con destinazione Rotterdam. Se consideriamo che da un estremo all'altro il porto olandese copre una distanza di 5 km si potrebbe applicare la stessa logica da noi, prevedendo la creazione di un unico grande bacino della Sicilia Orientale».
«La crisi economica ha penalizzato quasi tutti i settori dell'economia – ha affermato l'economista Antonio Pogliese, anima del convegno che ha visto anche la presenza dei rappresentanti del mondo delle banche e delle maggiori aziende coinvolte nella filiera – ma il comparto della logistica e dei trasporti è in controtendenza: da un lato, il crollo della produzione di beni in Sicilia ha trasformato il nostro territorio in uno dei più grandi mercati di consumo dell’Italia e dei Paesi industriali europei più vicini; dall’altro, il mutamento degli assetti organizzativi dei grandi gruppi industriali ha determinato il superamento del sistema delle filiali e dei depositi in Sicilia, in favore dell’utilizzo dei servizi di logistica del territorio. Oggi più che mai serve spingere sull'acceleratore per consentire alle aziende di potenziare il loro ruolo di traino dell'economia».
Il Procuratore di Catania Michelangelo Patanè, con la sua presenza ha testimoniato l'impegno della magistratura nel contrasto a tutte le forme di illegalità che impediscono il corretto svolgersi delle dinamiche di mercato. I saluti istituzionali sono arrivati anche dall'assessore all'Urbanistica del Comune di Catania Salvo Di Salvo e da Antonello Biriaco di Confindustria Catania, che hanno ribadito il peso strategico di un settore che deve essere supportato per alimentare processi di sviluppo e crescita sostenibile.
Durante gli interventi programmati - moderati dal giornalista Salvo Fallica – è emerso inoltre il notevole impatto che l'evoluzione tecnologica dei mezzi di trasporto e l'utilizzo delle vie marittime hanno sull'abbattimento dell'emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, con i contributi di Eugenio Grimaldi (Grimaldi Group) e di Franco Fenoglio (Scania). La green logistic rappresenta una sfida anche per le aziende che hanno fatto della sostenibilità ambientale un punto di forza, come la Sibeg guidata da Luca Busi: “Grazie al nostro Green Mobility project abbiamo dotato il parco macchine della rete commerciale di 110 auto elettriche, tutto ciò significa – ha sottolineato - 336 tonnellate di CO2 in meno immesse nell’atmosfera in un anno”. In conclusione le relazioni tecniche dei professori dell'Ateneo catanese, Matteo Ignaccolo e Giuseppe Inturri hanno approfondito gli aspetti relativi all'andamento globale del flusso dei trasporti evidenziando come sia fondamentale mettere a punto una politica infrastrutturale che sia in linea con la vocazione territoriale dei sistemi portuali di riferimento. Presente al convegno anche l'eurodeputato Salvo Pogliese, i deputati regionali Nicola D'Agostino e Alfio Papale, il presidente dell'Ordine degli Architetti Giuseppe Scannella e Roberto Nanfitò, in rappresentanza dell'Autorità Portuale.