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Unict, la visita di accreditamento Anvur rinviata al mese di maggio 2021

A causa dell’emergenza epidemiologica. Reso noto anche l’elenco dei corsi di studio e dei dipartimenti che saranno valutati

30 Marzo 2020
Mariano Campo

Il consiglio direttivo dell’Anvur, l’agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca, ha rinviato al mese di maggio del prossimo anno la visita di accreditamento dell’Università di Catania, inizialmente prevista a novembre. La decisione di fissare una nuova data per questo importante appuntamento è stata assunta in considerazione dello stato di emergenza epidemiologica in atto e comunicata all’ateneo catanese, insieme all’elenco dei corsi di studio e dei dipartimenti che saranno oggetto di valutazione, nell’ambito della procedura di accreditamento periodico.

Si tratta dei corsi di laurea in Ingegneria elettronica, Lingue e Culture europee euroamericane ed orientali, Scienze e Tecniche psicologiche e Chimica, dei corsi di laurea magistrale in Biotecnologie agrarie, Physics, Economia e Management del Territorio e del Turismo, Scienze geofisiche, Sociologia delle Reti, dell’Informazione e dell’Innovazione, e dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura, Medicina e Chirurgia e Giurisprudenza. I dipartimenti presi in considerazione sono Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Giurisprudenza e Scienze umanistiche.

“Conoscere con tanto anticipo quali siano i corsi e i dipartimenti oggetto di valutazione – commenta il rettore Francesco Priolo – ci permette sicuramente di programmare azioni mirate per prepararci al meglio alla prossima visita. L’accreditamento è un processo che però riguarda tutto l’ateneo, per cui nessuna azione potrà mai essere efficace se non è inscritta in un processo virtuoso che deve riguardare tutte le strutture, e non soltanto i corsi e i dipartimenti selezionati per la visita, al fine di potenziare i nostri punti di forza e ripensare criticamente i nostri punti di debolezza.  Per questo, sono certo che potremo contare sulla collaborazione e sull’iniziativa di tutti per raggiungere il miglior risultato possibile”.

L’Anvur ha inoltre prorogato dal 31 marzo al 30 aprile il termine previsto per l’invio da parte degli atenei della documentazione relativa ai nuovi corsi di studio di Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria e Protesi dentaria per l’a.a. 2020/21; dal 30 aprile al 30 giugno il termine per la trasmissione della relazione dei Nuclei di valutazione relativamente alle opinioni degli studenti; è stato infine rivisto il cronoprogramma della Vqr (Valutazione della qualità della ricerca universitaria) 2015-2019.

“Tutti noi ci auguriamo che l’emergenza sanitaria possa al più presto cessare con il ritorno a una situazione di normalità – osserva il presidente del Nucleo di Valutazione, Salvatore Barbagallo -. In questo caso le valutazioni Anvur prenderanno certamente in considerazione i provvedimenti e le misure adottate in questa situazione di emergenza del tutto imprevedibile. Inoltre, poiché il processo di adeguamento al sistema AVA (Autovalutazione – Valutazione periodica – Accreditamento) è già stato avviato dagli atenei da parecchi anni, l’Anvur avrà tutti gli elementi per poter valutare il processo e gli interventi migliorativi avviati negli ultimi anni, in un regime ordinario, secondo i criteri e gli strumenti che sono stati precedentemente individuati”.

“A mio avviso – aggiunge il presidente del Presidio della Qualità dell’Ateneo, Salvatore Ingrassia - il problema non è cosa cambierà nel processo di valutazione a seguito delle condizioni emergenziali, ma come l’Ateneo avrà affrontato e declinato le proprie missioni istituzionali anche in questa situazione straordinaria e drammatica. Da questo punto di vista, la governance dell’Ateneo ha reagito prontamente e la riorganizzazione in breve tempo delle attività didattiche in modalità telematica ne è una prova tangibile. Insieme ai colleghi del Presidio, reputiamo importante poter disporre di una valutazione delle opinioni degli studenti anche in merito a questa nuova modalità e ci stiamo adoperando in tale direzione, così da provare a comprendere l’impatto che la forzata introduzione della didattica a distanza abbia prodotto nella vita accademica degli studenti. Al termine di questo periodo sarà infatti utile riscontrare il livello di gradimento e di efficacia percepita dagli studenti relativamente all’attività didattica e ai servizi resi dai docenti e dal personale tecnico amministrativo in modalità telematica”.