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L’intervento del rettore Francesco Priolo nel corso dell’appuntamento “L’Economia d’Italia” del Corriere della Sera
Un confronto con le eccellenze imprenditoriali e con le istituzioni della regione Sicilia. Su questo tema si è tenuto l’incontro, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, del ciclo di appuntamenti itineranti de “L’Economia d’Italia”: un viaggio nei territori da Nord a Sud dell’Italia che mira a dare voce ai tessuti imprenditoriali, alle filiere e ai distretti produttivi che si stanno dimostrando pronti per le sfide della trasformazione digitale ed energetica.
Tra gli interventi - moderati dai giornalisti Isidoro Trovato e Massimo Fracaro, responsabile editoriale de L’Economia di Corriere della Sera - anche quello del rettore Francesco Priolo, il quale ha evidenziato la «stretta collaborazione tra l’Università di Catania e le industrie del territorio che, grazie al Pnrr, verrà ulteriormente rafforzata, basti pensare ai risultati del progetto Samothrace su micro e nano sistemi».
«L’altra grande sfida è rappresentata dai giovani ai quali dobbiamo garantire formazione di qualità e consentire opportunità di inserimento nelle imprese dove poter crescere ulteriormente – ha aggiunto il rettore -. La Sicilia, purtroppo, presenta problematiche strutturali come la disponibilità degli alloggi per i nostri studenti, appena 600 posti a fronte di 3mila richieste, ma grazie al Pnrr stiamo ampliando la disponibilità con altri 700 posti grazie ad un progetto di edilizia-universitaria triennale».
Il rettore, inoltre, si è soffermato sui temi dell’Innovazione, della Formazione e della Digitalizzazione.
«Abbiamo delle eccellenze a Catania, basti pensare alle ricerche sul carburo di silicio che ha permesso a STMicroelectronics di sviluppare prodotti» ha spiegato il rettore su tema dell’Innovazione, mentre sulla Formazione ha ribadito «la necessità di un adeguamento del nostro sistema formativo alle esigenze delle aziende per abbattere il fenomeno della “valle della morte”, ovvero il mancato trasferimento delle conoscenze alle industrie. In Europa abbiamo grandi conoscenze nel campo della ricerca, ma un trasferimento limitato alle industrie, mentre in Cina avviene il contrario e negli Stati Uniti si è raggiunto un giusto equilibrio».
In chiusura, sul tema della Digitalizzazione, il rettore Francesco Priolo ha sottolineato «l’importanza del digitale per equilibrare tutti i territori, un’opportunità per i nostri cervelli che possono lavorare con una sede a Londra, ma vivendo tranquillamente in Sicilia. È ovvio che occorre investire maggiormente in infrastrutture».
Rivedi l'incontro al seguente link