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Il sito del nuovo organo ufficiale d'informazione d'ateneo è accessibile all'indirizzo www.unictmagazine.unict.it
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L’istituto di ricerca catanese si è distinto per il progetto Life+ “NoWaste” sulla realizzazione del robot mangia-rifiuti. Alla valutazione della Commissione Europea, nell’ambito della misura Life 2014-2020, il progetto per la task-force sulla desertificazione
“La ricerca deve essere sempre più orientata alla sua applicazione nelle attività produttive favorendo l’incremento della ricchezza del territorio, ma per raggiungere questi obiettivi occorre uno sforzo dei ricercatori di base. In questo contesto l’Istituto di Ricerca, Sviluppo e Sperimentazione sull’Ambiente ed il Territorio (Irssat), che oggi rinnova il proprio comitato scientifico, deve svolgere quella funzione di passaggio dalla ricerca multidisciplinare a trans-disciplinare con conoscenze sempre più integrate e confronto costante verso nuove competenze”. Con queste parole l’assessore regionale all'Istruzione e alla formazione professionale Roberto Lagalla è intervenuto alla presentazione del rinnovato Comitato scientifico dell’Irssat nato nel 2001 con la finalità di “ristrutturare” il territorio mediante l’uso di energie assolutamente rinnovabili, nel pieno rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente.
E ha anche aggiunto che “le azioni dell’assessorato regionale all'Istruzione e alla formazione professionale sono finalizzate al coordinamento delle azioni di ricerca su base regionale e al sostegno della formazione e della ricerca di tutte le aree anche di quelle meno conosciute sfruttando appieno i fondi europei”.
Azioni sposate in pieno dal rettore Francesco Basile che ha sottolineato come “gli Atenei e l’assessorato all’Istruzione e formazione abbiano già individuato, grazie anche al nuovo assessore che conosce molto bene le esigenze universitarie, le linee da seguire per far crescere le Università siciliane e la ricerca e in questo contesto l’Irssat rappresenta un ente in cui le eccellenze siciliane possono esprimersi al meglio”. Il rettore ha anche evidenziato come “l’Irssat, oltre ai temi della desertificazione e dei rifiuti, debba puntare allo sviluppo di ricerche sul turismo eco-compatibile, una linea già nota fuori dall’Italia”.
Il rinnovato Comitato scientifico – organo tecnico-consultivo per la selezione e valutazione delle iniziative da assumere, dei progetti proporre e per la programmazione annuale delle iniziative da svolgere - sarà presieduto dalla prof.ssa Maria Alessandra Ragusa dell’Università di Catania. A farne parte i docenti Mario Cacciato, Nunzio Famoso, Giuseppe Musumeci, Riccardo Maggiore, Vincenzo Piccione e Placido Rapisarda dell’Università di Catania, Fabio D’Anna dell’Università di Palermo e Filippo Grasso dell’Università di Messina.
Ad illustrare il Comitato scientifico il presidente dell’Irssat Pippo Lo Bianco che ha sottolineato come la “costruzione di una linea di sviluppo basata sui principi di sostenibilità non è cosa di poco conto”. “Sono molti i pregiudizi da rimuovere rispetto all'applicazione e all'utilità di una economia veramente circolare – ha aggiunto alla presenza di Manuela Cannistraci, componente del consiglio direttivo -. Per raggiungere tale obiettivo abbiamo coinvolto i migliori esperti affinché nell’azione multidisciplinare che l’Irssat mette in campo ognuno possa contribuire con suggerimenti e correttivi che aiutino a tenere ferma e dritta la barra”.
Sulla stessa linea la prof.ssa Ragusa che ha evidenziato come la “partecipazione con tanti esperti provenienti da svariati settori alla mission di un istituto che, seppur al di fuori del mondo accademico, presenta tanta esperienza alle spalle, costituisce per tutti noi uno stimolo a proporre e concretizzare sempre più progetti innovativi e porta una forte speranza di rinascita per il nostro territorio siciliano.”
Nel corso degli anni l’Irssat si è occupata attivamente di varie tematiche, avviando alcuni importanti progetti. Nel 2009 ha partecipato al bando Life+ con il progetto "New Organic Waste Sustainable Treatment Engine" – un elettrodomestico “robot-mangia rifiuti” per il trattamento ed il pre-compostaggio della frazione organica dei rifiuti direttamente nelle abitazioni dei cittadini evitando così la necessità di conferirla in discarica – ottenendo il cofinanziamento da parte della Commissione Europa. L’elettrodomestico è stato già realizzato e brevettato ed ha già incassato l’adesione di 20 comuni siciliani.
Recentemente l’Irssat – con il Cnr-Itae di Messina (capofila) e con gli atenei di Catania e Palermo - ha promosso la costituzione di una task force interdisciplinare contro la desertificazione che ha consentito di presentare il progetto “Smart Land Italian Management” che integra soluzioni innovative per il contrasto ai cambiamenti climatici e l’agricoltura sostenibile tramite una fattoria energeticamente autosufficiente e la promozione di tecniche agricole biologiche e ad emissioni zero. Il progetto è al vaglio della Commissione Europea nell’ambito della misura Life 2014-2020.
Particolare interesse, inoltre, ha suscitato la pubblicazione dal titolo “Turismo sostenibile in Sicilia, le 7 proposte dell’Irssat” che ha ottenuto l’apprezzamento dell’assessorato regionale al Turismo per il contributo dato alla consultazione pubblica per le costituenti Destination managment organization.