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Al Palazzo centrale esposto lo striscione di Amnesty International
Anche l’Università di Catania aderisce alla campagna “Verità per Giulio Regeni”, lanciata nei mesi scorsi da Amnesty International “per non permettere che l'omicidio del giovane ricercatore italiano in Egitto finisca per essere dimenticato”. In occasione della IV Conferenza dell’Associazione per gli Studi africani in Italia (Asai), nei locali del Polo didattico di via Gravina del dipartimento di Scienze politiche e sociali, l’Ateneo ha deciso di esporre per una settimana sulla facciata del suo Palazzo centrale lo striscione di Amnesty “Verità per Giulio Regeni”.
Nell’ambito della conferenza Asai si è tenuta la tavola rotonda “Libertà di ricerca a rischio: riflessioni a seguito dell’omicidio di Giulio Regeni”, presieduta dal prof. Federico Cresti (presidente di Asai, ordinario di Storia dell’Africa nell’Università di Catania e direttore di Cosmica, il Centro d’Ateneo per gli studi sul mondo islamico contemporaneo e l’Africa) e alla quale hanno partecipato gli studiosi e africanisti Maria Cristina Ercolessi e Daniela Pioppi (Università di Napoli “L’Orientale”); Cristiana Fiamingo (Università di Milano), Luca Jourdan (Università di Bologna), Francesco Correale (French National Centre for Scientific Research) e Nicola Melis (Università di Cagliari), ciascuno raccontando la propria esperienza di studio e ricerca in Paesi del Nord Africa.