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«Garantire equità tra le generazioni per assicurare un futuro ai giovani»

Il messaggio del giudice della Corte Costituzionale Angelo Buscema in occasione della cerimonia conclusiva del master di secondo livello in "Contabilità e controllo negli enti locali" diretto dalla prof.ssa Eleonora Cardillo

6 Dicembre 2021
Alfio Russo

«Lo Stato deve garantire l’equità tra le generazioni perché è nostro compito e dovere assicurare un futuro ai giovani di oggi. Dobbiamo quindi contemperare le esigenze e le responsabilità di ognuno di noi guardando al futuro dei nostri figli e per questo è indispensabile programmare e gestire le risorse economiche sulla base dei principi della sana gestione e del buon andamento. Principi evidenziati in più occasione dalla Corte Costituzionale in merito allo sviluppo equilibrato e sostenibile della comunità». Con queste parole il giudice della Corte Costituzionale Angelo Buscema è intervenuto stamattina, nell'aula magna del Palazzo delle Scienze, in occasione della cerimonia conclusiva del Master di secondo livello in “Contabilità e controllo negli enti locali” del Dipartimento di Economia e Impresa con una lectio magistrale dal titolo “Il bilancio, un bene pubblico da tutelare”.

A conseguire il master ben 30 allievi: Samantha Agosta, Francesco Alessi, Livio Anania, Giuseppe Bartolomeo, Giuseppe Bartorilla, Gabriele Agatino Belfiore, Giovanni Bella, Giuseppe Calì, Carmelo Antonio Caruso, Salvatore Cucinella, Maria Filippa Delda Moravia, Dario Ferlito, Anna Rita Gagliano, Martina Vincenza Garozzo, Fabrizio Immormino, Rosario Lasagna Liuzzo, Francesco Lumiera, Nunzio Antonino Lupo, Laura Maccarrone, Ilenia Mazzeo, Giuseppa Meli, Nicola Mira, Giulia Monastero, Rosaria Murabito, Rosario Sapuppo, Sara Scala, Loredana Scrivano, Patrizia Carmela Triscari e Valeria Zappalà.

i corsisti del master insieme con il giudice della Corte Costituzionale Angelo Buscema e i docenti dell’Università di Catania

I corsiti che hanno conseguito il master insieme con il giudice della Corte Costituzionale Angelo Buscema e i docenti dell’Università di Catania 

Sul tema, di assoluto interesse nell’ottica della valorizzazione della funzione informativa e comunicativa del bilancio delle pubbliche amministrazioni, il giudice della Corte costituzionale Angelo Buscema ha spiegato che «il sistema di oggi presenta purtroppo delle criticità, in particolar modo gli enti locali che ricevono sempre meno risorse statali provocando un divario sempre più netto tra i residenti del Meridione e quelli del Settentrione in termini di servizi essenziali da garantire ai cittadini».

«Oggi questo aspetto è di fondamentale importanza soprattutto alla luce delle risorse del Pnrr che dovrebbero aiutare il Sud» ha aggiunto il giudice della Corte costituzionale alla presenza del prefetto Maria Carmela Librizzi e del comandante dei Carabinieri di Catania Rino Coppola.

Un momento della lectio magistralis del giudice della Corte costituzionale Angelo Buscema

Un momento della lectio magistralis del giudice della Corte costituzionale Angelo Buscema

«In questo contesto appare chiaro che chi amministra un bene pubblico deve dare certezze ai cittadini, illustrare adeguatamente il programma da svolgere, il bilancio, che deve essere trasparente, e le regole – ha ribadito il dott. Angelo Buscema nel corso della lectio magistralis -. Il bilancio è un bene pubblico, una conquista della libertà e alla base della democrazia partecipativa. Le università, quindi, svolgono un ruolo di fondamentale importanza in quest’ambito in particolar modo sulla diffusione della conoscenza degli insegnamenti sulla contabilità e sulla formazione dei futuri amministratori e professionisti del settore».

«Proprio l’Università di Catania, tramite il master di secondo livello diretto dalla prof.ssa Eleonora Cardillo, ha permesso agli allievi di acquisire quelle conoscenze necessarie per poter occupare posizioni lavorative nell’ambito della pubblica amministrazione» ha detto il rettore Francesco Priolo.

«Il bilancio sta alla base della gestione di un’istituzione pubblica e di conseguenza di tutti i diritti delle persone, di quei principi di libertà e di uguaglianza che sono diritti fondamentali della nostra Costituzione. Senza un bilancio solido e stabile è impossibile garantire servizi essenziali fondamentali e in uno Stato democratico è impossibile non tutelare i diritti sociali in modo efficace e nel tempo» ha aggiunto il rettore alla presenza del direttore del Dipartimento di Economia e Impresa Roberto Cellini.

Nel corso della cerimonia – organizzata dal Dipartimento di Economia e Impresa con il contributo dell’Ancrel Catania e della Fondazione “Atene e Roma” - sono intervenuti anche la direttrice del master Eleonora Cardillo, il componente del comitato scientifico del master Francesco Bruno e il docente di Diritto amministrativo dell’ateneo catanese Antonio Barone.

In foto il rettore Francesco Priolo mentre consegna la prima pergamena all'allieva Loredana Scrivano

In foto il rettore Francesco Priolo mentre consegna la prima pergamena all'allieva Loredana Scrivano