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Dal 3 al 7 ottobre in Friuli la summer school residenziale organizzata dai dottorati di Scienze agrarie, alimentari e ambientali delle Università di Udine, Foggia e Catania
Dal 3 al 7 ottobre scorsi, si è svolta tra Udine e Paluzza (Ud) la 4° edizione del Joint Meeting of Agriculture-oriented PhD Programs, una summer school residenziale a cadenza annuale organizzata dagli studenti di scuole di dottorato di Scienze agrarie, alimentari e ambientali delle Università di Udine, Foggia e Catania. In particolare, l’Università di Catania partecipa attivamente sin dalla prima edizione con il programma di dottorato in Agricultural, Food and Environmental Sciences del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente
L’evento si fonda sull’alternanza di una serie di keynote speeches tenuti da accademici esperti di diverse discipline e diverse sessioni interamente coordinate e condotte dagli studenti di dottorato, durante le quali hanno la possibilità di confrontarsi sulle ricerche in corso e presentare i risultati preliminari ai colleghi. L’articolazione su base residenziale permette inoltre di condividere anche escursioni sul terreno, momenti di svago e socializzazione per rinsaldare i legami tra le scuole di dottorato e avviare o consolidare percorsi di collaborazione tra studenti.
Gli studenti del dottorato in Agricultural, Food and Environmental Sciences del Di3A che hanno partecipato sono: Alessio Scandurra, Federico Basile, Elena Crapio, Claudio Cannata, Ferdinando Fragalà, Paolo La Spada, Roberto Catania, Salvatore Privitera, Martino Musati, Antonio Gugliuzzo, Barbara Ciaramella, Lara Poles, Monia Lombardo, Shaukat Nouman, Valeria Cafaro.
Il Joint seminar, coordinato dal Comitato scientifico composto dagli studenti Claudio Cannata ed Elena Crapio (UniCT) Fernando Cantão e Silvia Parenzan (UniUD), Maria Ester La Torre e Marco Tappi (UniFG), ha preso avvio a Palazzo Toppo Wassermann dell’Università di Udine con i saluti introduttivi dei coordinatori delle scuole di dottorato, i docenti Francesco Nazzi (UniUD), Antonio Biondi (UniCT), Giancarlo Colelli (UniFG).
Le main lectures della prima giornata sono state tenute dai docenti Giuseppe Fusco del dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, che ha inaugurato i lavori con la relazione dal titolo Being an individual: a biologist’s view; Teresa Graziano, geografa del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, con la relazione Did you say Anthropocene? A geographical perspective on sustainable development; Antonio Stasi, proveniente dal dipartimento di Agricoltura, Alimentazione, Risorse naturali e Ingegneria dell’Università di Foggia, che ha introdotto gli studenti ai temi della Rural regeneration through social innovation.
Dopo il trasferimento a Paluzza, sulle Alpi Carniche, i lavori sono proseguiti basandosi sull’alternanza tra keynote speeches e le presentazioni degli studenti. Tra i contributi dei keynote, George Heimpel, docente di Entomologia dell’Università del Minnesota, ha approfondito il ruolo del Biological control as a conservation science; Marianna Marangi, dell’Università di Foggia, ha presentato un contributo dal titolo Cetaceans: sentinel species of the impact of human activities on the marine and terrestrial ecosystems; Mario Di Guardo, del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, ha presentato la relazione From whole-genome sequencing to the identification of genes involved in tolerance to biotic stress: the study-case of lemon; e Mirco Corazzin e Stefano Bovolenta, dell’Università di Udine, che hanno tenuto la loro main lecture “itinerante” direttamente sul campo, dal titolo Research and experimental projects concerning the alpine dairy farming sector.