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Ad organizzare le due giornate i docenti Guido Basile e Alessandro Cappellani
La chirurgia oncologica epato-biliare e d’urgenza sono state al centro delle due giornate del convegno “Aggiornamenti in Chirurgia 2018” organizzato dai docenti Guido Basile e Alessandro Cappellani nella sala conferenze del padiglione 8 del Policlinico di Catania.
Ad aprire il convegno il rettore Francesco Basile che ha evidenziato “la necessità degli aggiornamenti in chirurgia visti i continui cambiamenti in questi ultimi anni dalle tecniche chirurgiche open a laparoscopiche che rappresentano un cambiamento di mentalità per i chirurghi senior, ma non per i più giovani, fermo restando che i chirurghi di oggi devono conoscere e saper applicare sia le tecniche open, sia quelle laparascopiche”.
Il prof. Francesco Basile, ordinario di Chirurgia generale, ha anche sottolineato che “il futuro della chirurgia guarda sempre più alla Robotica e l’Università di Catania, proprio per potenziare la formazione dei nostri specializzandi e medici, ha di recente acquistato il robot chirurgico “da Vinci” Xi HD (IS4000), già utilizzato nelle nuove sale operatorie dell’Edificio 8 del Policlinico, dove ha sede il “Centro Alte Specialità e Trapianti” dell’azienda ospedaliero-universitaria, per le attività di chirurgia robotica dei reparti, programmate settimanalmente”.
“L’Università di Catania – ha aggiunto il rettore alla presenza del direttore sanitario del “Policlinico”, dott. Antonio Lazzara -, è già impegnata, e continuerà a farlo, nel potenziare e migliorare sempre più la formazione degli specializzandi in chirurgia generale e nei settori della chirurgia d’urgenza, epato-biliare, colon-rettale, endocrina e altre”.
Nel corso della prima giornata sono stati trattati gli argomenti di chirurgia oncologica epato-biliare con tre interessanti relazioni svolte dai docenti Guido Torsilli dell’Humanitas di Milano, Salvatore Gruttadauria dell’Ismett di Palermo e Alessandro Cappellani, docente dell’Università di Catania. I relatori hanno evidenziato i progressi in questo campo della chirurgia, sottolineando l’allargamento delle indicazioni al trattamento chirurgico dei carcinomi del fegato e della colecisti grazie a tecniche innovative e alla stretta collaborazione con altri specialisti (anestesisti, oncologi, radiologi, gastroenterologi).
Nella seconda giornata, invece, sono state affrontate le tematiche di chirurgia d’urgenza. Dopo una breve introduzione del prof. Guido Basile, è intervenuto il docente Franco Stagnitti dell’Università di Roma La Sapienza che ha presentato una survey sull’attività di chirurgia d’urgenza svolta in 130 ospedali italiani. Il prof. Stagnitti ha evidenziato “come negli ospedali maggiori, di secondo livello, debbano esistere delle unità operative dedicate di chirurgia d’urgenza per consentire migliori risultati, ovvero diminuire l’incidenza di morbilità e mortalità”.
Il prof. Stefano Miniello, attuale presidente della Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma (SICUT) che ha presentato “il Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti” che “ogni ospedale deve possedere per legge al fine di fronteggiare eventuali disastri o calamità come terremoti, atti terroristici, incidenti stradali o ferroviari con coinvolgimento di un numero elevato di feriti”. “Speciali unità di crisi devono essere presenti per consentire un efficace collegamento tra soccorso extra ed intra-ospedaliero, tenendo conto delle capacità ricettive di ogni ospedale” ha aggiunto il prof. Miniello.
Il prof. Massimo Chiarugi, docente dell’Università di Pisa, infine, ha esposto l’attuale trattamento chirurgico della malattia diverticolare complicata del colon, che rappresenta oggi una delle cause più frequenti di ricovero nelle unità operative di chirurgia generale.