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Lo studio del docente Carmelo Rapisarda dell’Università di Catania in collaborazione con il Luxembourg Institute of Science and Technology
Sviluppare nuovi modelli scientifici di previsione del potenziale rischio di diffusione di insetti nocivi in tutta Europa. A metterli a punto, grazie a mirati studi bioclimatici, un team di cui fa parte il prof. Carmelo Rapisarda, ordinario di Entomologia generale e applicata del Dipartimento di Agricoltura Alimentazionee Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania, in collaborazione con l’Environmental Research and Innovation Department (ERIN) del Luxembourg Institute of Science and Technology (LIST).
Una collaborazione nata nel 2017 nell’ambito dell’attività di visiting scientist del docente etneo nel Granducato di Lussemburgo finalizzata allo studio della progressiva diffusione nelle aree del Sud e del Centro-Nord Europa di specie invasive di insetti nocivi, che riescono a insediarsi negli ambienti del nostro continente grazie alle modificazioni climatiche in corso.
«Di fronte a questo emergente problema, mirati studi bioclimatici possono essere di grande utilità per lo sviluppo di modelli predittivi sul potenziale rischio di diffusione di insetti nocivi in tutta l’Europa – spiega il prof. Rapisarda -. I modelli oggetto di studio, basati su dati biologici che possono essere raccolti in vari ambienti europei e posti in relazione con già esistenti proiezioni dei cambiamenti climatici regionali come ad esempio UE-Cordex, possono in ultima analisi consentire la produzione di utili mappe di rischio per questi parassiti in Europa. Nonostante le sue piccole dimensioni e la conseguente sua limitata biodiversità, il Lussemburgo, per la sua posizione centrale nel continente europeo e il suo ruolo di "crocevia" nelle vie di diffusione sud-nord e ovest-est degli organismi, consente interessanti studi sul movimento degli insetti in tutta Europa».
«Al Dipartimento ERIN del LIST esistono laboratori modernamente attrezzati che consentono una ricerca biologica innovativa e competitiva» ha aggiunto il docente etneo che ha evidenziato l’importanza della collaborazione con colleghi con una lunga esperienza in bioclimatologia e in impatto dei cambiamenti climatici sugli organismi viventi.
Dall’attività di ricerca avviata in collaborazione, nel giugno del 2018, l’ERIN del LIST ha presentato il progetto “Risk assessment for psyllids and whiteflies under current and future climate conditions in Luxembourg (RAPID-IN)”, nell’ambito del programma Inter Mobility finanziato dal Fonds National de la Recherche de Luxembourg (FNR). Il progetto, approvato e finanziato nell’ottobre 2018, ha consentito al prof. Rapisarda un ulteriore periodo di mobilità di 12 mesi nel triennio 2019-2022.
Nel marzo 2019, inoltre, è stato presentato il progetto “Effect of Climate Change on the interaction between whiteflies, parasitoids, endosymbionts, and the host plant in European and Mediterranean regions (TWICE)”, nell’ambito del programma Aides à la Formation-Recherche (AFR), finanziato dal Fonds National de la Recherche de Luxembourg (FNR). Grazie a questo progetto, approvato e finanziato nel giugno 2019, oltre ai costi per la realizzazione della ricerca programmata, è stata prevista una borsa di dottorato in co-tutela tra il LIST e l’Università di Catania.
La borsa di dottorato è stata assegnata a Milan Milenovic, proponente il progetto dottorale selezionato attraverso un bando competitivo. Il ricercatore, usufruendo della borsa finanziata dallo FNR di Lussemburgo attraverso il LIST, è stato ammesso nel 2019 al corso di Dottorato di Ricerca in Agricultural, Food and Environmental Science, ciclo XXXV, attivo al Di3A, sotto la supervisione di Carmelo Rapisarda e la co-tutela di Lucien Hoffmann (Direttore dell’ERIN-LIST).
«Le attività di ricerca del dottorando Milan Milenovic, in programma all’Università di Catania e al Luxembourg Institute of Science and Technology, sono state avviate nell’ottobre 2019 - ha spiegato il prof. Rapisarda -. Per la loro attinenza a una tematica di grande attualità e interesse socio-economico, sono seguite con particolare attenzione dalle Autorità locali lussemburghesi che di fatto hanno finanziato il progetto dottorale».