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Alle battute conclusive il progetto di action-research del Team Pesca del Di3A che coinvolge pescatori e consumatori
Un modello di action-research che risponde a pieno alla terza missione dell’Università, operando a favore dell'applicazione diretta, della valorizzazione e dell'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.
È “Fresh Fish Alert”, il progetto ideato e realizzato dal Team Pesca del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, finanziato dalla Regione Siciliana attraverso la misura 1.26 “Innovazione nel settore della pesca” del FEAMP 2014-2020, il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca. Si è trattato di costruire un’integrazione innovativa, tra Università e piccole imprese di pesca (i pescatori e le loro cooperative), mirante non solo a trasferire l’innovazione, ma anche a creare uno spazio partecipativo (di confronto) volto a identificare il percorso per l’adozione dell’innovazione.
Il progetto, sviluppato dal gruppo di lavoro coordinato dalla prof.ssa Giuseppina Carrà, docente di Politiche europee dell’agricoltura e della pesca, mette in campo un modello organizzativo e logistico moderno per la commercializzazione dei prodotti della pesca costiera artigianale. Esso mira a generare un circolo virtuoso tra comportamento dei consumatori, competitività delle imprese e sostenibilità, attraverso due azioni principali: a) migliorare la capacità delle imprese della pesca costiera artigianale a trattenere una quota più elevata del valore delle catture effettuate; b) favorire la trasparenza del mercato e la tracciabilità del prodotto.
Un modello organizzativo delle vendite che si inserisce nell’ambito della cosiddetta filiera corta, basato sulle relazioni di prossimità e in cui soggetti radicati a livello locale, quali sono i pescatori artigianali, possono commercializzare i propri prodotti secondo modalità efficienti sotto il profilo economico e tecnologicamente avanzate in rapporto alle esigenze del consumatore e all’evoluzione dei mercati.
È stata realizzata una piattaforma web, dedicata alla catalogazione delle specie ittiche e alla realizzazione di una sezione interattiva “Fresh Fish Alert”, dove l’utente troverà le informazioni in tempo reale sul pescato del giorno, inviate dai pescatori direttamente dai pescherecci, e prenotare il preferito, scegliendo dove ritirarlo. Il sistema di Fresh Fish Alert sarà fruibile sia dagli utenti sia dal personale di servizio sui pescherecci tramite un’applicazione per smartphone Android e/o IOS Apple.
Il funzionamento dell’app Fresh Fish Alert è stato oggetto di dimostrazione nel corso del workshop che si è tenuto lunedì 16 dicembre nella parrocchia Santa Maria di Ognina di Catania, importante punto di riferimento dello storico borgo marinaro. È intervenuto al workshop il dott. Alfonso Milano, dirigente servizio 2 del Dipartimento della Pesca mediterranea della Regione Siciliana, confermando l’impegno del Dipartimento a sostenere ulteriormente l’iniziativa.
La parte pratica del workshop ha visto tutti i partecipanti col telefonino in mano per simulare in sala la compravendita del pescato, con i pescatori ad inserire nell’app le loro quantità e i clienti pronti a prenotare. I pescatori autorizzati ad utilizzare l’app, tutti pescatori artigianali operativi nel Golfo di Catania, hanno avuto anche l’occasione di potersi presentare in pubblico, dando informazioni sulle peculiarità di ciascun sistema di pesca utilizzato.
«Le specifiche di ogni pescatore col suo peschereccio e relative licenze sono mostrate anche nell’app Fresh Fish Alert, così come le schede descrittive delle specie commercializzate che recano indicazioni utili sulle caratteristiche morfologiche e nutrizionali, nonché suggerimenti culinari», ha ricordato la dott.ssa Clara Monaco, componente del gruppo di lavoro, biologa marina e dottore di ricerca in economia agroalimentare, che ha collaborato al progetto da assegnista di ricerca su innovazione di filiera.
L’App include oltre venti pescatori provenienti dalle marinerie di Riposto, Stazzo, Aci Trezza, Ognina di Catania, Catania e Brucoli, ed è ancora aperta all’inserimento di altri pescatori artigianali professionisti che pescano nel Golfo di Catania. Fondamentale è stata la cooperazione con le associazioni locali nella divulgazione dell’iniziativa a livello territoriale, così come l’ampliamento della rete di collaborazioni internazionali del Di3A con LIFE, piattaforma che sostiene e promuove la pesca sostenibile in ambito europeo», rappresentata dal prof. Iuri Peri.
L’App è adesso in fase beta, funzionante sui dispositivi di una cerchia ristretta di utenti tester, e che presto sarà disponibile gratuitamente negli App store per tutta la comunità. Chiunque voglia partecipare all’attuale sperimentazione potrà chiedere di essere abilitato all’utilizzo dell’applicazione scrivendo ad info@freshfishalert.it e scaricandola dal sito www.freshfishalert.it.