Seguici su
Cerca

Sito non più aggiornato

Il sito del nuovo organo ufficiale d'informazione d'ateneo è accessibile all'indirizzo www.unictmagazine.unict.it

L’Università di Catania laurea “honoris causa” il fisico Francesco Iachello

Lo scienziato di origini siciliane è stato candidato numerose volte al Premio Nobel per i suoi contributi nella fisica dei sistemi microscopici

14 Settembre 2018
Giuseppe Melchiorri (foto di Alfio Russo)

“Il contributo del prof. Iachello è stato fondamentale alla ancestrale ricerca di ordine in Natura attraverso l'introduzione di modelli innovativi, basati sulle simmetrie dinamiche, e per le loro applicazioni a sistemi fisici nucleari, atomici e molecolari, che tracciano un eccezionale percorso di scoperta e di guida per le nuove generazioni di scienziati”. Questa la motivazione espressa dal direttore del dipartimento di Fisica e Astronomia Valerio Pirronello per la quale l’Università di Catania ha assegnato a Francesco Iachello, professore emerito all'Università di Yale, la laurea honoris causa in “Fisica”. La cerimonia di consegna si è tenuta oggi pomeriggio nell’aula magna del Palazzo centrale alla presenza delle maggiori autorità accademiche.

“Per me è un onore e un privilegio essere qui per una delle cerimonie più solenni della nostra vita accademica, il conferimento di una laurea honoris causa, un alto riconoscimento che nella tradizione del nostro Ateneo è concesso con molta parsimonia e attenzione – ha affermato il rettore Francesco Basile prima della consegna della pergamena -. Il prof. Iachello è uno scienziato di straordinaria levatura e il suo contributo originale è stato determinante per la comprensione del mondo microscopico. Nell’apparente inestricabile complessità, egli ha contribuito a scoprire le tracce di un ordine naturale che permea il mondo in cui viviamo. È motivo di particolare soddisfazione per noi che il prof. Iachello sia un nostro conterraneo, essendo egli nato nel vicino comune di Francofonte. Sebbene la sua carriera lo ha presto condotto verso altre prestigiose istituzioni accademiche e di ricerca internazionali, egli non ha mai fatto mistero del suo profondo legame con la nostra terra, cui ha anche dato un importante contributo scientifico”.

Nato a Francofonte, Iachello si è laureato a Torino in Ingegneria nucleare e nel capoluogo piemontese ha iniziato la sua carriera accademica, prima di trasferirsi negli Usa a metà degli anni ’60. Dal 1978 insegna a Yale, dove, nel 1990 ottiene la prestigiosa cattedra Josiah Willard Gibbs Professor in Physics. Per i suoi contributi di importanza fondamentale nella fisica dei sistemi microscopici è stato candidato numerose volte al Premio Nobel.

“Nel suo lavoro – ha spiegato il prof. Pirronello - ha focalizzato l’attenzione sulla ricerca di importantissime simmetrie nei sistemi microscopici nucleari, atomici e molecolari. L’individuazione delle simmetrie in Fisica, mettendo ordine nella interpretazione della enorme varietà dei fenomeni che si presentano in Natura, consente una comprensione del mondo in cui viviamo e Francesco Iachello ha proprio individuato delle ulteriori importantissime simmetrie, non ancora note, in sistemi microscopici”.

“Ancora molto giovane ha proposto, insieme al collega giapponese Akito Arima, un modello dei nuclei atomici pesanti, detto a “Bosoni Interagenti”, nel quale protoni e neutroni si accoppiano comportandosi come bosoni, particelle caratterizzate da spin intero che mostrano un comportamento descritto dalla statistica quantistica di Bose-Einstein. In seguito, ha ulteriormente affinato il modello ricercando le proprietà di simmetria prodotte dallo scambio di singoli nucleoni con coppie della medesima specie nella cosiddetta “Supersimmetria dinamica”.

“La reale esistenza delle simmetrie, intuite da Francesco Iachello, - ha concluso il direttore del Dfa  - è stata puntualmente confermata dagli esperimenti e la capacità predittiva dei modelli da lui introdotti ha consentito una comprensione enormemente più approfondita di tali sistemi microscopici”.

Nella sua laudatio, il prof. Francesco Cappuzzello, docente di Fisica nucleare e subnucleare nel Dfa, ha tracciato un breve profilo di Iachello, concentrandosi sulla sua attività scientifica e di ricerca. Cappuzzello ha ricordato come Galilei ha scritto che la missione della scienza è quella di intender lingua e conoscere i caratteri nei quali è scritto l’universo. “In tale contesto il lavoro di Francesco Iachello ha permesso di svelare aspetti rilevanti di tale linguaggio naturale, attraverso l'introduzione di modelli basati sulla simmetria e la loro applicazione ai sistemi fisici microscopici”.

“Quello di Iachello – ha continuato Cappuzzello - è stato un lavoro profondamente innovativo, rigoroso e multidisciplinare ed ha avuto, sin dall’inizio, un impatto decisivo per il successivo sviluppo della Fisica Nucleare e più in generale della Fisica dei sistemi microscopici. Tale attività si è riverberata con una incredibile costanza e capacità innovativa per circa mezzo secolo, e mi sento di dire che è tuttora in pieno sviluppo. Il prof. Iachello ha formato una scuola di brillanti scienziati che oggi occupano posizioni importanti nei maggiori centri di ricerca e università in tutto il mondo. È sovente chiamato come consulente per molte prestigiose istituzioni di ricerca, senza mai abdicare ad un paziente lavoro formativo nei confronti di tanti giovani studenti e ricercatori che ha sempre affascinato ed affascina tuttora”.

Fisico teorico, ma anche appassionato di arte, musica, specialmente la musica del Rinascimento e del Barocco, e letteratura, in particolare la poesia italiana, spagnola e russa del 20° secolo. Un intellettuale poliedrico il prof. Iachello che, non a caso, ha tenuto la sua lectio doctoralis – dal titolo “Simmetria: la ricerca di ordine in natura” – soffermandosi sulla simmetria dinamica e sul rapporto tra la simmetria e l’arte, la natura e la fisica.