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Mare Liberum, i giovani protagonisti del Festival di geopolitica

«Fondamentale la presenza dei giovani a incontri sulla geopolitica internazionale» ha detto il prof. Francesco Basile

28 Maggio 2018
Alfio Russo

Il Mediterraneo e i fenomeni internazionali di oggi “letti” con un linguaggio semplice, immediato, quasi diretto, per far comprendere ai giovani, protagonisti indiscussi della tre giorni di incontri e eventi, la centralità dell’Europa e del Mare Nostrum nel mondo di oggi.

Un tema che è stato al centro, sviscerato dai diversi “attori” attraverso più forme d’espressione (giornalismo, politica, economia, letteratura, religione, fotografia, arte, teatro, gastronomia, sport), della seconda edizione del Festival di geopolitica “Mare Liberum”, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Diplomatici e EastWest.

Nelle aule dell’Università di Catania e del Palazzo comunale, migliaia di giovani studenti degli istituti superiori etnei hanno partecipato ai diversi momenti di riflessione sui principali avvenimenti geopolitici internazionali, con esperti e protagonisti come Sylvie Goulard (già Ministro della Difesa Francese), Riccardo Magi (Segretario Nazionale dei Radicali Italiani), Salvatore Carrubba (giornalista, scrittore e accademico italiano), Enrico Giovannini (già Ministro del lavoro e delle politiche sociali), Enrico Letta (già Presidente del Consiglio Italiano) e Christian Dargnat (CEO di BNP Paribas), Domenico Ciancio Sanfilippo (condirettore del quotidiano “La Sicilia”), alcuni intervenuti in videoconferenza. A guidarli nel “viaggio” il presidente dell’associazione Diplomatici Claudio Corbino e il direttore di Eastwest Giuseppe Scognamiglio.

«La geopolitica internazionale rappresenta oggi una tematica di fondamentale importanza nella società di oggi e in particolar modo per le popolazioni dell’area del Mediterraneo e incontri come il festival “Mare Liberum”, con una larga partecipazione di giovani studenti delle scuole superiori, rappresentano un’occasione importante di crescita formativa visto che questi temi sono affrontati con un linguaggio semplice e immediato e soprattutto analizzati con diverse forme d’espressione come il giornalismo, la politica, l’economia, la fotografia, l’arte, la gastronomia e anche lo sport» ha detto il rettore dell’ateneo catanese Francesco Basile in apertura del Festival di Geopolitica di Eastwest “Mare Liberum” nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania.

«Un festival che ha consentito ai giovani di analizzare anche temi d’attualità come la corruzione, la cooperazione internazionale e il buon governo – ha aggiunto il rettore -, temi che anche l’Università di Catania sta trattando insieme con altri enti istituzionali come l’Anac per la corruzione e con altri atenei con i diversi progetti di ricerca per la cooperazione internazionale».

Nel corso dei lavori è stato anche proiettato il film prodotto da Sky «Follow the money – Giuseppe Ayala racconta il Metodo Falcone», sul metodo d'indagine che ha rivoluzionato la lotta alla mafia. Proprio il magistrato palermitano, voce narrante del documentario, ha incontrato gli studenti nell’aula magna del Palazzo centrale spiegando il metodo d'indagine ideato da Falcone, che ha considerato Cosa nostra come un fenomeno globale, da indagare in modo organizzato seguendo i flussi finanziari. A seguire sono intervenuti anche il procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, il giornalista Andrea Lodato e lo scrittore Stefano Pistolini.