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Artisti e studiosi hanno raccontato al pubblico di Villa San Saverio le loro “idee da condividere”
«Con il TEDx la Scuola Superiore di Catania ha aperto le sue porte alla città, grazie all’impulso di allievi ed ex allievi della struttura di eccellenza dell’Ateneo, che hanno creato un network a livello internazionale di cui Catania rappresenta il centro, e non certo la periferia». Francesco Priolo, presidente della Ssc, ha voluto evidenziare il segreto di questa nuova edizione della manifestazione che da quattro anni dedica una particolare attenzione “alle idee che meritano di essere diffuse”.
Impegno, talento ed entusiasmo – quelli che caratterizzano tutti gli studenti della Scuola che si appresta a tagliare il traguardo dei vent’anni dalla sua fondazione – spesi nell’organizzazione di un evento indipendente che si richiama alle regole di TED, un ‘format’ californiano di conferenze no profit di grande successo, volto a presentare, in ambito locale, le idee e le esperienze di alcuni testimonial di rilievo: in questo caso, otto speaker e otto idee distinte di ‘armonia’.
A fare gli onori di casa, Marco Fisicaro e Silvia Majorana, che questa mattina hanno presentato gli ospiti nell’aula magna di Villa San Saverio, e Martina Sapone, che li ha intervistati. Sul palco, anche Danilo Jaccarino , chief organizer dell’edizione di quest’anno, che ha coordinato uno staff di trenta persone da Aachen, la città tedesca in cui lavora per conto di un’importante azienda farmaceutica.
Ha inaugurato la giornata la performance degli “Urban Fabula”, trio jazz siciliano (Peppe Tringali alla batteria, Seby Burgio al piano e Alberto Fidone al contrabbasso) che vanta già numerose e importanti collaborazioni artistiche, fautori di un’armonia che è fatta «dall’equilibrio tra gli strumenti e dall’affiatamento fra tre amici, prima ancora che colleghi». Flavio Daniele, maestro di taiji quan ha portato alla ribalta del TEDx le arti marziali e le filosofie orientali che vi stanno dietro: tra le «mani che si muovono come nuvole» e «l’accarezzare il dorso del cavallo», prima di coinvolgere tutta la platea in una lezione all’aperto, Daniele ha spiegato come ricongiungere azione e pensiero nell’individuo.
A Manuela Cavallaro, ricercatrice di fisica nucleare nei Laboratori nazionali del Sud, è toccato il compito di far capire «come la scienza sia, in realtà, arte: nella natura si coglie, infatti, la simmetria perfetta dell’arte che realizza la bellezza». Andrea Orlando, poi, ha condotto il pubblico in un viaggio appassionante attraverso i siti dell’archeoastronomia siciliana, «da Bronte all’Argimusco, luoghi straordinari che purtroppo non sono sempre valorizzati a dovere, ma che presentano un’infinita bellezza». La seconda sessione della giornata ha ospitato i ‘talk’ di Davide Tonioli, esperto di didattica digitale, che ha raccontato come poter insegnare ai docenti a educare i propri studenti al web attraverso le nuove tecnologie, Anna Mignosa, economista della cultura, che ha invece messo a confronto l’ingegnosità italiana con l’imprenditorialità olandese nel settore dei beni culturali, di Massimiliano Salfi, fondatore del progetto Veyes e dell’Associazione culturale Neon, con una performance straordinaria che ha regalato agli spettatori l’armonia dei corpi degli attori con disabilità che ne fanno parte.