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People in Mind, a Palazzo Sangiuliano la mostra itinerante

L’Università di Catania ospita per il secondo anno l’esposizione delle opere realizzate nella terza edizione del concorso promosso da Lundbeck Italia

23 Settembre 2022
M.C.

«Sono opere che trasmettono vita e profonde emozioni, una ‘galleria’ che siamo davvero lieti di ospitare nello spazio espositivo di Palazzo Sangiuliano, perché il nostro Ateneo desidera essere sempre più aperto e vicino alla società». Il rettore Francesco Priolo ha introdotto così, mercoledì 21 settembre, l’incontro di presentazione della mostra itinerante delle 24 opere finaliste della terza edizione del concorso di arti visive “People in Mind”, promosso da Lundbeck Italia, per finanziare le associazioni che con un progetto di terzo settore metteranno al centro le persone con disturbi mentali e i loro familiari.

L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è stata organizzata in sede locale con il contributo di AiSDeT (Associazione italiana di Sanità Digitale e Telemedicina), e resterà visitabile nei locali dell’Ateneo catanese, che l’anno scorso aveva ospitato la stessa esposizione nelle Cucine dei Benedettini, fino a sabato 24 settembre.

«Accogliamo nuovamente queste opere – ha proseguito il rettore, citando la recente attivazione del Polo universitario penitenziario, i risultati dell’attività del Cinap e alcune iniziative di solidarietà promosse insieme con la Comunità di Sant’Egidio – perché l’Università di Catania ha tra i suoi obiettivi strategici quello di essere un’istituzione solidale e inclusiva, attraverso un’azione quotidiana mirata che si affianca alle missioni istituzionali della didattica e della ricerca».

Il progetto People In Mind nasce infatti dalla volontà di sensibilizzare sul tema della lotta contro lo stigma nei confronti delle persone che soffrono di disturbi mentali per ridare centralità a loro e ai loro cari attraverso un’iniziativa che possa renderli protagonisti in maniera diretta e indiretta. Attraverso l’arte, l’iniziativa vuole dare luce e colore a queste persone, abbattendo i muri psico-sociali e relazionali ancora esistenti e valorizzando contestualmente anche l’impegno di chi opera quotidianamente sul territorio, in particolare le associazioni del terzo settore.

«Fra i nostri compiti – ha aggiunto la delegata alla Terza missione dell’Ateneo Alessia Tricomi – c’è quello di assicurare sostegno alle attività culturali a beneficio del territorio, promuovendo in particolare diffusione della cultura umanistica e scientifica. In questo caso, agli aspetti puramente artistici l’iniziativa di People in Mind affianca delle importanti valenze di socialità e integrazione».  

La direttrice del Biometec, Mariangela Sortino, ha poi ricordato le attività di ricerca e formativa condotta nelle varie sezioni del dipartimento, «alcune delle quali proprio dedicate proprio alle Neuroscienze», mentre il prof. Renato Bernardini, farmacologo, che da alcuni anni costituisce il punto di riferimento catanese della mostra People in Mind ha citato Seneca, rilevando che «non può esistere genio artistico senza un pizzico di follia» e spiegando che «la creatività può anche essere interpretata come incapacità di contenere certi impulsi e stimoli»: «Ma l’opera d’arte – ha concluso Bernardini, prima di lasciare la parola al direttore della Biblioteca degli Uffizi di Firenze, Claudio Di Benedetto, che ha illustrato il contenuto  e il valore della mostra – è anche un potente mezzo di comunicazione con il mondo esterno, che consente a ciascuno di noi di superare le proprie solitudini».