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Il rettore Francesco Basile: “Un’opera molto importante per tutta la città di Catania che da tempo volevamo aprire”
Il nuovo Pronto soccorso del “Policlinico” di Catania apre i battenti. Dalle 8 di domenica mattina, infatti, entrerà in funzione sostituendo così, dopo oltre 100 anni, lo storico Pronto soccorso del “Vittorio Emanuele” di via Plebiscito. E stamattina, al taglio del nastro del reparto all’avanguardia, dotato di moderne apparecchiature, tra cui due tac e un angiografo per assistere i pazienti con gravi emorragie, nessuno è voluto mancare. Dal presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, dal rettore, Francesco Basile al direttore generale del “Policlinico”, Giampiero Bonaccorsi, dal direttore sanitario Antonio Lazzara al direttore del pronto soccorso, Giuseppe Carpinteri, dal sindaco di Catania, Salvo Pogliese, al vicequestore Salvatore Fazzino. E, soprattutto, i medici e i volontari del nuovo reparto oltre a numerosissimi cittadini che hanno “scoperto” così il nuovo reparto che, proprio domenica scorsa, è stato sottoposto, con successo, allo stress test, una simulazione di due eventi calamitosi.
La cerimonia è stata presenziata anche dal vicario monsignor Salvatore Genchi che ha benedetto i locali del nuovo presidio di emergenza-urgenza dopo il taglio del nastro “a due mani” del governatore Musumeci e del rettore Basile.
«Godiamoci questa giornata di soddisfazione e di acquisita consapevolezza di un’accresciuta responsabilità perché il pronto soccorso del Policlinico è una struttura all’avanguardia – ha spiegato il presidente della Regione Nello Musumeci -. Devo dire grazie al rettore, al nostro assessore alla Salute, Razza, e a tutto il personale dirigenziale che ha contribuito a realizzare un sogno. Adesso bisogna realizzare l’altro sogno che è l’inaugurazione del nuovo San Marco. Pensiamo di poterlo aprire già nella prossima primavera. Bisogna continuare a lavorare affinché la sanità siciliana presto non abbia nulla da inviare alle altre Regioni d’Italia».
Dal canto suo il rettore Francesco Basile ha sottolineato che si tratta «di un’opera molto importante per tutta la città di Catania che da tempo volevamo aprire». «Finalmente abbiamo raggiunto questo traguardo con la collaborazione dell’assessorato regionale della Salute e dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele” – ha aggiunto il prof. Basile -. Un ringraziamento particolare va ai direttori generali del “Policlinico”, dott. Paolo Cantaro e Giampiero Bonaccorsi, che hanno accelerato tutto l’iter e accorciato i tempi. Siamo pronti e offriremo un servizio di notevole livello qualitativo al cittadino catanese e speriamo anche di allentare la tensione sui pronto soccorso del centro di Catania perché il maggior numero di accessi è previsto in questa struttura con relativa diminuzione al centro. Con l’apertura dell’ospedale San Marco, entro i primi sei mesi del prossimo anno, potremo garantire un servizio qualitativo importante a tutte le aree della città di Catania che, a questo punto, in ambito sanitario, con la collaborazione dell’Università di Catania, della Regione Siciliana e del Sistema sanitario, rappresenta sempre più un’eccellenza».
Una giornata, come definisce l’assessore regionale Razza, molto significativa per l’intera Sicilia. “In pochi, alcuni mesi fa avrebbero voluto scommettere in questa apertura – ha spiegato Razza -. L’auspicio del governo è che l’intera Regione possa godere di presidi come quello apertasi oggi, per permettere al personale medico di avere strutture adeguate e all’avanguardia capaci di dare assistenza nell’immediato al paziente».
«Il personale ha lavorato molto e a lungo sui percorsi interni al pronto soccorso – ha detto Giampiero Bonaccorsi -, così come abbiamo lavorato per cercare di sgravare il più possibile il Garibaldi. Adesso siamo solo tesi, come lo si è prima di un esame, ma fiduciosi che tutto andrà bene».
Presenti anche numerosi dirigenti medici e tra i manager il responsabile dell’Asp, Giuseppe Giammanco, e il manager della "Morgagni", Paolo Cantaro, ex direttore genetrale del Policlinico-Ove.