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Progetto Tresor, i risultati del meeting

Gli esperti dei diversi enti di ricerca hanno visitato alcuni impianti sperimentali

2 Agosto 2022
Alfio Russo

Lo stato di avanzamento del progetto “Tresor”, il programma europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020, è stato al centro della riunione di coordinamento tra i partner nei locali del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania.

La partnership del progetto Tresor - Traitement des eaux usées et des boues résiduaires par filtres plantés et usage agricole durable - finanziato nell'ambito del Programma europeo ENI di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020 - coinvolge partner istituzionali e scientifici. In particolar modo i rappresentanti di enti di ricerca tunisini (Institut National de Recherche en Génie Rural, Eaux et Forêts, Groupement de Développement Agricole Sidi Amor, National Institute of Agricultural Research of Tunisia), hanno incontrato i ricercatori del Di3A, coordinati dal prof. Giuseppe Cirelli, e i rappresentanti dell’assessorato regionale dell'Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea e del Comune di Scicli.

L’evento è proseguito con la visita dei siti sperimentali gestiti dai ricercatori e i docenti del Di3A: il sistema di fitodepurazione dell’Ikea store di Catania e quello dell’Azienda Agricola di Valle dei Margi (Grammichele), unitamente all’ impianto irriguo per il riuso delle acque depurate in agricoltura, realizzato in seno al progetto Water4agrifood - Pon R&I 2014-2020 e FSC.

I lavori si sono con la visita istituzionale della delegazione tunisina e dei partner siciliani a Scicli per incontrare il sindaco Mario Marino e la sua amministrazione, anche in presenza dell’Istituto Tecnico Agrario di Scicli, e visitare l’impianto di depurazione di contrada Piano Conte, tra Donnalucata e Cava d’Aliga. Nel sito sarà realizzato un impianto naturale per il trattamento terziario delle acque reflue che permetterà il loro utilizzo per l'irrigazione dei campi e l’uso dei fanghi residui come fertilizzante, nell’ambito delle azioni per un’agricoltura sostenibile e il risparmio delle risorse idriche.