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Il rettore Basile: «L’Università è impegnata nel favorire l'inserimento dei nostri studenti nel mondo del lavoro e l’avvio di start-up». Premiate 11 aziende siciliane “eccellenti”
«Il rapporto con le imprese presenti sul territorio rappresenta un tassello fondamentale per il futuro occupazionale dei nostri giovani laureati e in questo contesto, in particolar modo per le start-up, si inserisce la collaborazione con Intesa Sanpaolo e con tutte quelle realtà imprenditoriali e associative che possano avvicinare i nostri studenti al mondo del lavoro». Con queste parole il rettore dell’Università di Catania Francesco Basile ha aperto il convegno “Promuovere l’eccellenza per sostenere la crescita” organizzato da Intesa Sanpaolo ieri pomeriggio nella Cappella Bonajuto di Catania.
«L’Università di Catania si sta spendendo molto nel rafforzare i rapporti con le imprese presenti sul territorio e nel favorire stage e tirocini utili per gli studenti per conoscere il mondo del lavoro e farsi conoscere dalle aziende – ha aggiunto il rettore -. Al tempo stesso stiamo favorendo l’avvio di start-up per i nostri giovani laureati e ringrazio per questo i docenti che si stanno spendendo per stimolare il tessuto sociale».
Il rettore, inoltre, ha sottolineato che «l’evoluzione del mercato, sempre più internazionale, impone una formazione adeguata e un confronto continuo con la nuova realtà anche se sono sicuro che il “made in Sicilia”, sia come capitale umano, sia come impresa, rappresenta un valore aggiunto».
L’evento rappresentava l’atto conclusivo del premio “Promuovere l’eccellenza per sostenere la crescita” promosso da Intesa Sanpaolo in diverse Regioni italiane (per la seconda volta in Sicilia) e dedicato alle imprese che, nonostante la difficile congiuntura economica, hanno avuto la capacità di crescere, di creare valore e di attuare strategie competitive attraverso innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità, valorizzazione del “made in Italy”.
In tutto sono state 11 le aziende siciliane premiate dalla commissione composta dai docenti Girolamo Cirrincione dell’Università di Palermo, Rosario Faraci dell’Università di Catania, Daniela Baglieri dell’Università di Messina e dai giornalisti Nino Amadore del “IlSole24ore” e Andrea Lodato de “La Sicilia”.
Il premio è andato alle imprese Antichi Sapori dell’Etna srl di Bronte, Cantine Settesoli di Menfi, C.E.P. srl (produzione cabine elettriche) di Calatafimi-Segesta, Diesse srl (produzione e commercio stoviglie monouso) di Cinisi, Giglio srl (abbigliamento) di Palermo, Dolfin (alimentare) di Riposto, Farmitalia srl di Catania, LGB Sicilia srl (produzione di ingredienti) di Ragusa, PFE spa (servizi di pulizia) di Caltanissetta, Ristorante Il Duomo di Ragusa Ibla, San Lorenzo group srl (abbigliamento) di San Marco D’Alunzio. Quest’anno sono state premiate, inoltre, anche tre start-up innovative: Biosurvey srl (tecnologie avanzate applicate agli ecosistemi acquatici) di Palermo, Isnow srl (sviluppo di software) di Melilli e Red Radion srl (produzione di software) di San Giovanni La Punta.
Per Intesa Sanpaolo sono intervenuti Stefano Barrese (responsabile della Divisione Banca dei Territori), Pierluigi Monceri (direttore regionale Lazio, Sardegna e Sicilia), Gregorio De Felice (Chief economist e responsabile della Direzione Studi e Ricerche) e Massimo Pesce (responsabile Relazioni territoriali in Sicilia).
Per Stefano Barresi «l’attenzione di Intesa Sanpaolo alla Sicilia e alle sue eccellenze produttive nasce dalla consapevolezza che questo territorio ha carte importanti da poter giocare come ad esempio l’agroindustria che ha un peso rilevante a livello nazionale e un’evoluzione molto interessante sui mercati esteri facendo leva su un alto numero di certificazioni».
Pierluigi Monceri, invece, ha sottolineato l’impegno di Intesa Sanpaolo nel «promuovere questo premio per le eccellenze in coerenza con il nostro obiettivo di essere vicini alle imprese del territorio, di coglierne le diverse eccellenze e di sostenerle in tutte le forme possibili». In chiusura Gregorio De Felice ha aggiunto che «accanto agli investimenti, favoriti dagli incentivi legati a Industria 4.0, è necessario dedicare risorse per rafforzare le competenze digitali con mirati percorsi di formazione» e che «i dati dimostrano che le aziende che hanno investito in formazione hanno migliori risultati in termini di produttività e sviluppo così come il campione di aziende premiate oggi».