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Torre Biologica, giornata internazionale di confronto sulla chirurgia maggiore addominale

I più qualificati esperti a confronto sulla redazione di linee guida razionali alla luce della legge Gelli-Bianco

17 Novembre 2017
Alfio Russo

“Le linee guida in ambito chirurgico addominale, alla luce della legge Gelli-Bianco che disegna un quadro di sintesi della riforma della responsabilità medica, sono fondamentali per stabilire la responsabilità del chirurgo. Dobbiamo prestare anche molta attenzione nel tenere le linee guida nei canoni di ciò che è attuabile, senza mai andare oltre”. Con questo invito il rettore Francesco Basile ha aperto i lavori del convegno "Guidelines for Major Abdominal Surgery", la prima giornata internazionale di confronto sulla chirurgia maggiore addominale, organizzata oggi nell’aula magna della Torre Biologica dall’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania, dall’Università di Catania e dalla Thomas Jefferson University di Philadelphia, promosso dal prof. Alessandro Cappellani.

“Incontri come questi sono fondamentali per rivedere e aggiornare i protocolli medici più comuni in Italia, ma rappresentano anche un’occasione per i nostri studenti e giovani medici di confrontarsi con maestri della chirurgia nazionale e mondiale” ha aggiunto il rettore nel presentare il direttore della “Jefferson University” Charles Yeo, uno dei più illustri esperti del pancreas negli Stati Uniti, e i chirurghi veronesi Claudio Bassi e Alfredo Guglielmi.

Proprio il prof. Yeo, nella sua relazione, ha evidenziato come “il cancro del pancreas attualmente rappresenti oggi la quarta causa principale di morte per cancro in America e che negli States, proprio per l’elevata incidenza, i finanziamenti per la ricerca sul cancro del pancreas oggi superano quelli investiti per l'Hiv”. “Grazie a una recente scoperta – ha aggiunto il docente americano – adesso disponiamo di un accurato siero per il cancro del pancreas e, inoltre, l’utilizzo della gemcitabina, un farmaco chemioterapico antineoplastico, si sta rivelando un potente chemioterapico efficace per il trattamento del cancro del pancreas”.

Su questo tema si è soffermato anche il prof. Marco Montorsi, rettore di Humanitas University e presidente della Società Italiana di Chirurgia, che ha sottolineato “l’incremento del tumore al pancreas in Italia e l’elevata mortalità anche se, in riferimento alle cure, il nostro Paese si colloca tra i medio-alti in Europa”. “Attualmente ci stiamo concentrando su alcune ricerche traslazionali per cercare di capire la struttura di questa neoplasia puntando molto anche sui programmi di prevenzione nei casi di familiarità e non a caso, grazie anche alla Giornata mondiale contro il tumore al pancreas che si è svolta ieri, abbiamo avuto riscontri positivi da parte della popolazione”. E sulle linee guida il prof. Montorsi si è concentrato sui comportamenti da seguire nella diagnostica e nella terapia evidenziando “la possibilità di concentrare la cura di questo tumore in alcuni centri specializzati già presenti in Italia i cui risultati per cure e efficacia degli interventi sono tra i migliori in Europa”. Sulla stessa linea il prof. Francesco Palazzo, ex studente dell’Università di Catania, oggi docente in Chirurgia alla “Jefferson University”, che ha prospettato “grazie ad una efficace terapia pre-post operatoria, sempre più mirata, l’enorme avanzamento scientifico nella lotta a questo tumore con risultati importanti e quasi inattesi rispetto ai numeri del biennio 2001-2002”.

Nel corso dei lavori, il prof. Alessandro Cappellani, ordinario di Chirurgia generale dell’Ateneo catanese, ha auspicato “la ripresa della partnership stipulata 30 anni fa proprio con la Jefferson University insieme con il prof. Alfredo Bianchi che ha permesso un continuo scambio di docenti e studenti da e per gli Stati Uniti per approfondire l’attività clinico-scientifica e la ricerca”. “Molti allievi sono rimasti negli Stati Uniti come Francesco Palazzo alla Jefferson University e Emanuele Lo Menzo alla Cleveland Clinic Florida di Miami, oggi nostri ospiti – ha aggiunto il prof. Cappellani -. Mi auguro che, con la collaborazione del rettore, questa partnership e il processo di internazionalizzazione possano essere ripresi dando possibilità importanti ai nostri studenti”.