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Il rettore eletto Francesco Priolo: «L’Università sarà sempre vicina alle iniziative degli studenti, i principali attori del nostro ateneo»
Realizzare un videogioco sul tema della “Natura”. È la sfida che stamattina, nell’edificio della Didattica di Ingegneria, hanno accolto cinque team, per un totale di 37 partecipanti, nell’ambito della "University Game Jam", prima edizione della competizione rivolta a tutti gli appassionati di sviluppo di videogiochi. Ideata e organizzata da "Citing", gruppo studentesco fondato nel 2016 da allievi di Ingegneria informatica ed elettronica del dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica (Dieei), la manifestazione è supportata dall’Ateneo di Catania che, come ha spiegato il rettore eletto, prof. Francesco Priolo, «sosterrà le iniziative degli studenti, i veri e principali attori, e non più semplici fruitori, dell’Università di Catania perché questa è l’università che vogliamo e che dobbiamo costruire proprio insieme con gli studenti».
I partecipanti avranno 48 ore no-stop (fino a venerdì 13 settembre) per sviluppare il videogioco grazie all’apertura continuata dei locali universitari dando la possibilità alle squadre di potersi confrontare e fare team-working. «L’Università deve essere questa - ha aggiunto il prof. Priolo - : aperta agli studenti. E questa iniziativa, che parte proprio da loro, dovrà essere replicata più volte nel tempo. Ringrazio tutti i partecipanti e che vinca il migliore!».
Sulla stessa linea il prof. Giacomo Morabito, referente dell’Ateneo per l’iniziativa, «aperta a tutti perché l’università è inclusiva, un patrimonio di tutti con i ragazzi protagonisti e che, grazie al videogioco, dovranno fare squadra e mettere insieme competenze, creatività, programmazione e trovare anche gli approcci al gioco per creare qualcosa divertente». Soddisfatto anche Cristian Barbera di “Citing” che ha evidenziato «l’importanza del supporto dell’Ateneo che, grazie a queste iniziative, dimostra di essere al passo e vicino agli studenti».
«Il tema su cui si sfideranno i partecipanti è molto attuale e consente numerose possibilità interpretative nello sviluppo del videogioco – ha aggiunto Barbera -. L’obiettivo dell’iniziativa è creare una collaborazione all’interno del team e tra i vari team, ma anche nuovi legami all’interno dell’università, magari volti a futuri fini professionali e lavorativi, smentendo il concetto di università come sterile luogo di solo studio. Abbiamo registrato la partecipazione di studenti dei dipartimenti di Matematica e Informatica, di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica e dell’Accademia delle Belle Arti, ma anche dottorandi di ricerca».
Tra i partecipanti anche Maria Grazia Borzì, studentessa di Ingegneria informatica, unica “voce” femminile del gruppo di programmatori che si cimentano «in questa iniziativa, un’esperienza che sarà molto utile in campo lavorativo» ha aggiunto il prof. Giovanni Muscato, direttore del Dieei.
«L’Ateneo già da diversi anni è impegnato nella promozione di iniziative in questo campo che hanno visto i nostri studenti protagonisti in campo internazionale» ha aggiunto il prof. Muscato.
La manifestazione, che prevede alcuni interventi di figure di rilievo del settore videoludico etneo e siciliano, si concluderà venerdì 13, alle 17, con la cerimonia di presentazione dei team in gara e dei loro progetti e la premiazione.