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Il 28 settembre si terrà un incontro per festeggiare i 160 anni dalla fondazione
Promuovere la flora siciliana tra i giovani. È l’obiettivo del concorso fotografico a tema botanico “Hortus Siculus” promosso dall'Orto Botanico di Catania e rivolto ai cittadini maggiori di 16 anni. Per partecipare basta inviare una foto di una pianta spontanea nativa della flora siciliana o di un ambiente naturale o semi-naturale dove sia comunque ben riconoscibile una specie vegetale nativa della flora siciliana.
Al primo classificato sarà assegnato un premio consistente nei volumi dell’opera “Flora d’Italia” di Sandro Pignatti; le opere dei concorrenti classificati ai primi 12 posti in graduatoria saranno utilizzate per il calendario 2019 del giardino botanico catanese. Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 30 ottobre 2018 al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania (via Antonino Longo 19, Catania).
Proprio quest’anno ricorre il 160° anniversario della fondazione dell’Orto Botanico che sarà celebrato il prossimo 28 settembre con un incontro (a partire dalle 10) tra le istituzioni cittadine e quelle accademiche per rinnovare e rilanciare il valore culturale e sociale di un museo vivente che, da lungo tempo, si propone come sede di ricerca e di diffusione delle conoscenze naturalistiche.
Interverranno il rettore Francesco Basile, il sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’arcivescovo di Catania mons. Salvatore Gristina, il direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali Carmelo Monaco, il responsabile scientifico dell’Orto Botanico di Catania Gian Pietro Giusso Del Galdo, la delegata al Sistema Museale d’Ateneo Germana Barone, il presidente dell’Accademia Gioenia Mario Alberghina, il responsabile del Gruppo Orti Botanici della Società Botanica Italiana Francesco M. Raimondo. A seguire le relazioni dei docenti Francesco Furnari sul tema “160 anni di vita scientifica dell’Orto Botanico di Catania” e Pietro Pavone “Collezioni antiche e recenti acquisizioni dell’Orto Botanico di Catania”. Alle 12 la cerimonia di intitolazione dell’aula emiciclo al prof. Valerio Giacomini, una delle massime personalità scientifiche italiane ed europee nel campo della botanica e della ecologia. Il docente, originario di Fagagna (Udine), ha ricoperto il ruolo anche di direttore dell’Orto botanico di Catania dal 1956 al 1959 ed è stato il principale riferimento nel campo della biologia e della conservazione della natura (Parchi e Riserve) e per le sue concezioni filosofiche e scientifico-umanistiche.
L'Orto Botanico di Catania, fondato il 31 luglio del 1858 grazie all’opera del monaco cassinese Francesco Tornabene Roccaforte, si estende su una superficie di 16mila metri quadrati nel “salotto” della città dell’Elefante tra via Etnea e via Antonino Longo. Le prime piante, provenienti da altri orti botanici in particolare di Svezia, Francia e Italia (Napoli e Palermo) furono collocate nel 1862. Nello stesso anno e nel 1864 l'Orto fu visitato dal Principe Umberto di Savoia che, tra l'altro, apprezzò le collezioni di cotoni e tabacchi.
Nel 1865, grazie ad un lascito del catanese Mario Coltraro all'Università, l'Orto fu ampliato e la nuova area venne destinata, come espressamente voluto dal donatore, alla coltivazione di specie della flora spontanea siciliana.
Oggi l’Orto Botanico catanese riveste una particolare importanza come sede di alcune peculiari collezioni, quali le 'succulente' (migliaia di esemplari per la maggior parte coltivati all'aperto), le 'palme' (40 specie diverse) e le 'piante spontanee siciliane' (numerose piante spontanee della flora sicula). Un sito che ogni anno è visitato da migliaia di studenti e visitatori per la funzione educativa, con particolare riguardo alle problematiche di carattere ambientale, e di salvaguardia ex situ delle specie in via di scomparsa.