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Il progetto “Ager” promuove e sostiene la ricerca scientifica nell’agroalimentare italiano

15 eccellenze, di cui 7 siciliane, insieme in una " rete " di valorizzazione delle caratteristiche qualitative e anche tramite l'attivazione di azioni di marketing rivolte ai consumatori

18 Gennaio 2019
Alfio Russo

Promuovere e sostenere la ricerca scientifica e l’innovazione nell’agroalimentare italiano per sviluppare un modello di sinergie finalizzato a qualificare e valorizzare i formaggi storico-naturali del Meridione di Italia e in particolare in Sicilia, Sardegna, Basilicata, Calabria e Campania.

Sono gli obiettivi del progetto denominato Ager (Agroalimentare e Ricerca) “Canestrum Casei”, nato grazie alla collaborazione tra Fondazioni di origine bancaria unite, che mette al centro della ricerca le produzioni italiane d’eccellenza puntando al miglioramento dei processi e allo sviluppo di tecnologie d’avanguardia e che, al tempo stesso, rafforza la leadership dell’agroalimentare italiano preservando il delicato equilibrio tra rese produttive e sostenibilità ambientale delle filiere agricole.

Il progetto è stato presentato stamattina nell’aula magna del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente nel corso della giornata di lavori intitolata "Canestrum Casei del Meridione d'Italia - Attualità e modelli di valorizzazione". Ad aprire i lavori il direttore del Di3A Agatino Russo. il prof. Massimo Todaro, docente all'Università di Palermo (partner capofila del progetto).

A seguire i docenti Giuseppe Licitra del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, in qualità di responsabile scientifico, e Massimo Todaro dell’Università di Palermo, coordinatore del progetto, hanno presentato attività e ricerche che saranno sviluppate in un triennio per promuovere e sostenere i 15 formaggi della “Selezione Ager”. Tra questi il Fiore sardo, Pecorino Siciliano, Vastedda della valle del Belice, Ragusano, Provola dei Nebrodi, Piacentinu Ennese, Pecorino di Filiano, Canestrato di Moliterno e Maiorchino.

«Si tratta di formaggi Dop, Igp e Pat a rischio di estinzione, prodotti in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, e che la ricerca valorizzerà studiandone le caratteristiche qualitative e attivando azioni di marketing rivolte ai consumatori» hanno spiegato alla presenza di docenti di diversi atenei (anche sardi, campani e lucani) oltre che di alcuni produttori dei formaggi.

A conclusione del convegno, sono stati premiati gli allevatori e i produttori di formaggi, e sempre in tema di valorizzazione, è stata proposta una gradita degustazione di formaggi scelti dalla “Selezione Ager”:

Ben dieci le Fondazioni – Fondazione Cariplo (capofila e con poteri di rappresentanza), Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo,  Fondazione Cariparma, Fondazione di Sardegna, Fondazione CON IL SUD, Fondazione Tercas, Fondazione Friuli - che sostengono i nuovi progetti di ricerca nei settori Acquacoltura, Olivo e olio, Agricoltura di montagna e Prodotti lattiero-caseari.