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La plastica nelle miscele di calcestruzzo

"NC Ingegneria" vince "Start Cup Catania 2015", la Business Plan Competition dell'Università di Catania

5 Ottobre 2015
G.M.

La plastica nelle miscele di calcestruzzo: "NC Ingegneria" vince "Start Cup Catania 2015", la Business Plan Competition dell'Università di Catania

Anche la plastica può essere utilizzata nelle costruzioni civili. E' il progetto "NC Ingegneria", proposto da Venero Giovannino Nicolosi, Salvatore Faraci, Rosa Maria Nicolosi, Anna Nicolosi e Carmelo Prezzavento, il vincitore di "Start Cup Catania 2015", la Business Plan Competition per studenti e attori del territorio promossa dal Centro per l'Innovazione e il Trasferimento tecnologico (Capitt) dell'Università di Catania, in collaborazione con il Credito Siciliano e l'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania (Odcec).

"NC Ingegneria" - già vincitore di Start Up Academy 2015, svoltasi nei mesi scorsi alla Scuola Superiore di Catania -  si propone quindi come nuova impresa in grado di produrre polvere di Pet, da usare insieme al calcestruzzo per creare nuove e innovative miscele, e Pet in scaglie da immettere nel mercato tradizionale della plastica, risolvendo così il problema dell'inquinamento ambientale attraverso procedimenti di riciclo altamente tecnologici.

Al secondo posto del contest si è classificato il progetto "Bycarelab" (dispositivo per bici composto da allarme Gps, caricabatterie smartphone e rilevatore collisione), promosso da Marco Pappalardo, Graziano D'Agata, Paolo Barbagallo e Manuela Mastrolembo Barnà; il podio è completato da "Agrobiotech" (che offre assistenza tecnica e specialistica per la selezione fitosanitaria di piante madri di agrumi e olivo che presentano caratteri agronomici di pregio e la produzione di materiale di moltiplicazione per l'approvvigionamento dei vivaisti e dei produttori che presenterà caratteristiche uniche di sanità e rispondenza parietale), promosso Cristina Spampinato, Grazia Licciardello, Marcella Concetta Russo, Maria Giovanna Manaò, Giuseppe Scuderi, Maria Claudia Bazzano e Giovanni Fava, tutti ricercatori del Parco scientifico e tecnologico di Sicilia.  

Ai primi due classificati sarà consegnato un premio in denaro, del valore rispettivamente di quattro mila e tre mila euro (quest'ultimo interamente finanziato dal Credito Siciliano). Inoltre, i primi tre classificati saranno ammessi di diritto alla finale regionale di Start Cup che si terrà a Palermo il prossimo 15 ottobre, alla quale parteciperanno anche le migliori idee imprenditoriali premiate nei contest promossi dalle Università di Messina, Kore Enna e Palermo. Durante la giornata del 15, i migliori sei progetti saranno a loro volta ammessi alla finale nazionale di Cosenza del PNI-Cube (3-4 dicembre).

La giornata conclusiva del concorso, dal titolo "Start Up Morning" - che si è svolta questa mattina nell'aula magna del Palazzo centrale dell'Università di Catania - ha visto la presentazione degli 11 progetti finalisti, valutati dalla Commissione tecnico scientifica del concorso.
Nel corso della giornata - alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Credito Siciliano e dell'Odcec Santo Sciuto e Sebastiano Truglio - si è inoltre tenuta una tavola rotonda su "Start Up e Innovazione" con gli interventi del presidente del Capitt Rosario Faraci, del docente del dipartimento di Matematica e Informatica Alessandro Basile e del dott. Pierluigi Buttiglieri, rappresentante di "ParkSmart", idea imprenditoriale che ha partecipato alla scorsa edizione di Start Cup.

 

La graduatoria finale è stata stilata in base ai giudizi della commissione tecnica. Il pubblico ha avuto la possibilità di votare attraverso il sistema di televoto Freello, la migliore presentazione della mattina: la start up "EyeCad VR". "Ad essere premiati - ha spiegato il prof. Faraci - sono stati i team che 'hanno fatto meglio i compiti a casa', ovvero le idee con un adeguato e credibile Business Plan, compatibile con le indicazioni del bando".

"Negli ultimi 18 mesi - ha poi affermato il presidente Faraci - il Capitt ha promosso almeno sei contest per studenti e attori del territorio, rispondendo in pieno al ruolo di scouting - di idee e di talenti - che gli stessi attori hanno assegnato all'Ateneo. "Start Up - ha concluso Faraci - è quel termine anglosassone con il quale prende via il sogno di tanti giovani di creare la propria impresa. E noi come Ateneo abbiamo l'obbligo di stare vicini ai talenti che intendono cimentarsi in questa avventura".

Queste le altre idee finaliste della Start Cup Catania 2015: "Akeni" (software di supporto per gli esperti di compagnie assicurative); "Buukit" (network nazionale di pubblicità outdoor e transit); "Citieszen" (applicazione web e mobile per la raccolta, la geolocalizzazione e la replica di buone pratiche di app che utilizzano open data); "Comein!" (sistema citofonico wireless).
E ancora: "Etna Nanotech" (sistema per l'applicazione di biossido di titanio su pietra lavica per migliorarne le caratteristiche in termini di resa); "EyeCad VR" (visore dedicato a professionisti del settore edile per favorire l'accesso virtuale agli spazi da loro pensati); "Meishi" (app per lo scambio di biglietti da visita) e "#SmartCommemoration" (servizio per facilitare la commemorazione del proprio caro anche a distanza, colmando l'eventuale mancanza di informazioni in merito al defunto e facilitando la localizzazione della tomba all'interno del cimitero).