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3 dicembre Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

Intervento del prof. Massimo Oliveri, presidente del Cinap - Centro per l'integrazione attiva e partecipata dell’Università di Catania

3 Dicembre 2021
Massimo Oliveri

Il 3 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata dedicata alle persone con disabilità, per promuoverne i diritti, il benessere e la piena dignità. Nel 1976, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 1981 Anno internazionale delle persone disabili, invitando i Paesi membri a definire un piano d'azione focalizzato sulla parità di opportunità, la riabilitazione e la prevenzione delle disabilità. Il tema dell'Anno Internazionale del 1981 era Piena partecipazione ed uguaglianza, inteso come il diritto delle persone con disabilità a partecipare pienamente alla vita e allo sviluppo della loro società, a godere di condizioni di vita uguali a quelle degli altri cittadini e avere la stessa quota di miglioramento delle proprie condizioni derivanti dallo sviluppo socio-economico. Per dare ai governi ed alle organizzazioni il tempo adeguato ad attuare le attività raccomandate nel Programma d'azione mondiale, l'Assemblea generale ha proclamato dal 1983 il Decennio delle persone disabili delle Nazioni Unite, a conclusione del quale, appunto nel 1992, con la risoluzione 47/3 adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stata indetta la Giornata Internazionale delle persone con disabilità, recepita nell’anno successivo anche dall’Unione Europea.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) adottata nel 2006, ha ulteriormente migliorato i diritti e il benessere delle persone con disabilità nell'attuazione dell'Agenda per lo sviluppo sostenibile del 2030. I diritti delle persone con disabilità e il dovere di non lasciare nessuno indietro sono evidenziati in essa con l’obiettivo di rafforzare i servizi sanitari nazionali e migliorare quelle strutture che possano garantire l’accessibilità per tutte le persone. "L’inclusione sociale delle persone con disabilità – si legge sul portale delle Nazioni Unite – è una condizione essenziale per sostenere i diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la pace e la sicurezza. L’impegno a garantire i diritti delle persone disabili non è solo una questione di giustizia, è un investimento in un futuro comune". Pertanto, dal 1992 il 3 dicembre è divenuto un appuntamento di grande rilevanza sociale che si rivolge ad un pubblico ampio e variegato: non solo i disabili ma anche le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e la gente comune sensibile alle tematiche connesse alla disabilità.

Secondo il Rapporto mondiale dell'OMS sulla disabilità, il 15% della popolazione mondiale, più di 1 miliardo di persone, vive con qualche forma disabilità, l’80% di essi nei Paesi a più basso reddito. Si stima, inoltre, che circa 450 milioni vivano con una condizione mentale o neurologica e due terzi non fruiscono di assistenza medica professionale, in gran parte a causa di discriminazione e abbandono. Secondo gli ultimi aggiornamenti Istat, in Italia, le persone disabili sono più di tre milioni, pari al 5,2% dell’intera popolazione. Le persone che devono vivere quotidianamente con gravi limitazioni sono circa 1,5 milioni e, nella maggior parte dei casi, over 75. Sei disabili su dieci nel nostro Paese sono donne, con la differenza di genere che appare ancora più evidente dai 65 anni in su.

Nonostante i progressi normativi votati ad una sempre maggiore inclusività, l’impatto della disabilità sul mondo del lavoro rimane ancora significativo, solo il 31,3% di coloro che patiscono gravi limitazioni risulta occupato, a fronte del 57,8% di persone senza limitazioni. Lo scarto è ancora più netto per quanto riguarda le donne con disabilità, che risultano occupate nel 26,7% dei casi, contro il 36,3% degli uomini. Il fenomeno della Violenza sulle Donne assume contorni ancora più drammatici nel caso di donne disabili. Quest’ultime sono molto meno consapevoli e per questo molte volte non denunciano. Non possono contare su servizi di sostegno adeguati e sono spesso vittime di discriminazioni e abusi multipli, soprattutto di carattere psicologico e relazionale. Se il 31,5% delle donne normodotate ha subìto una qualche forma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, la percentuale sale al 36,6% per le donne con disabilità, mentre il rischio di subire stupri o tentati stupri è doppio per le donne con disabilità (10%) rispetto a quelle senza limitazioni (4.7%). Tutto questo a fronte di un 31,4% di donne con disabilità che ha subito violenza psicologica dal partner attuale, rispetto al 25 % delle donne normodotate. Eppure, anche a fronte di queste evidenze, in Italia è ancora molto carente un sistema di protezione e presa in carico: delle donne con disabilità non si parla mai o lo si fa quando è troppo tardi e i casi sono notizia eclatante.

Giornata internazionale persone con disabilità

Sul fronte dell’istruzione, sebbene l’obiettivo di garantire pari opportunità alle persone con disabilità sia ancora lontano dall’essere raggiunto, secondo l’Istat qualche segnale positivo è già stato registrato. Consapevoli che dall’inclusività dell’istruzione passa la misura della civiltà di un Paese, riteniamo di fondamentale importanza il ruolo svolto prima dalla scuola e successivamente dall’Università. Dall’indagine svolta nel 2020 dall’ANVUR in collaborazione con la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità (CNUDD) della quale fa parte anche l’Ateneo catanese, riguardante l’accesso alla formazione universitaria di persone con disabilità o DSA, risulta che nell’anno accademico 2019/20 gli iscritti presso gli Atenei italiani sono stati 36.370, ovvero il 2% della popolazione studentesca, di questi il 47% presenta una invalidità superiore al 66%. Allo scopo di aumentare queste percentuali è necessario che tutti gli atenei si dotino di strutture dedicate all’accoglienza ed al supporto dello studente con disabilità, così come il CInAP nel nostro Ateneo.

La necessità di lavorare sull’inclusione sociale delle persone disabili non è mai stata così imperativa come in questi ultimi anni, nei quali l’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia da Coranavirus ha ulteriormente aggravato le diseguaglianze preesistenti. "Le persone con disabilità - scrive l'Onu - sono uno dei gruppi più esclusi nella nostra società, tra i più colpiti in questa crisi in termini di vittime". Anche in circostanze normali, ricorda l’Onu, le persone con disabilità hanno maggiori difficoltà ad accedere all’assistenza sanitaria, al lavoro e all’istruzione. Ecco perché "è necessario un approccio integrato per garantire che le persone con disabilità non siano lasciate indietro". Durante la pandemia, l'isolamento, la disconnessione, le routine interrotte e la riduzione dei servizi hanno avuto un grande impatto sulla vita e sul benessere mentale delle persone con disabilità in tutto il mondo. La ricorrenza di quest’anno, pertanto, assume un valore ancora più significativo, alla luce delle gravi conseguenze che, soprattutto sulle categorie più fragili, sta avendo il COVID-19. Il tema scelto per la Giornata Internazionale di quest’anno, vale a dire “Leadership and participation of persons with disabilities toward an inclusive, accessible and sustainable post-COVID-19 world”, letteralmente “Leadership e partecipazione delle persone con disabilità alla creazione di un mondo inclusivo, accessibile e sostenibile dopo la pandemia da Covid” è del tutto in linea con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e in particolare con il nono articolo di essa (Accessibilità), che mira a permettere alle persone con disabilità di «vivere in modo indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo».

L’Università degli Studi di Catania per mezzo del CInAP, sostiene e coordina l'assegnazione di servizi e di tutte le iniziative atte a migliorare la qualità di vita degli studenti che presentino condizioni di ridotta attività o partecipazione alla vita accademica, avendo come scopo primario la promozione e la instaurazione di rapporti di collaborazione con altri servizi d'Ateneo e con le Istituzioni Territoriali, al fine di concertare interventi, sensibilizzare e contribuire allo sviluppo di una nuova cultura dell'inclusione. L'Ateneo catanese nel 1999 in ottemperanza alla legge 17/99, istituisce una Sezione Disabili dell'Ufficio Diritto allo Studio, che nel 2006 assume l’attuale denominazione di Centro per l'Integrazione Attiva e Partecipata. Una denominazione in perfetta sintonia con il tema scelto quest’anno dall’ONU che sottolinea come la persona con disabilità deve essere artefice della propria vita perché solo in tal modo saremo in grado di “creare un mondo inclusivo, accessibile e sostenibile”. E’, altresì, evidente che deve essere compito delle istituzioni fornire le necessarie condizioni di pari opportunità per consentire alla persona disabile di inserirsi a pieno titolo nella vita sociale dando, così, il suo importante ed indispensabile contributo. La Giornata deve rappresentare, quindi, un’occasione importantissima di riflessione e di approfondimento ed un momento per stimolare e coordinare le azioni politiche e sociali.

Condividiamo l’impegno del Ministero della Cultura nel promuove i valori e individuare come obiettivo primario il superamento delle barriere fisiche, cognitive, sensoriali e culturali nei luoghi della cultura. Luogo della cultura per eccellenza è l’Università ed in essa il CInAP ha lavorato e continua a lavorare sulle pari opportunità, messaggio caro al nostro Centro, in cui l’ascolto, la flessibilità e la messa in campo di originali strategie di coping diventa il pretesto di nuove strade da percorrere insieme ai nostri studenti, che quotidianamente ci insegnano come si possono trasformare i vincoli dell’inaspettato che la vita propone in opportunità di crescita.

Ma è lecito chiedersi: era necessario istituire una giornata per ricordare le persone con disabilità? La risposta più spontanea è no, abbiamo mai pensato di istituire una giornata per la persona? Ovviamente no e il disabile non è prima di tutto una persona come tutte le altre, che però, come tutte le altrr, deve essere messo nelle condizioni di potere conoscere, di potere fare, di potere essere? Tuttavia, se lo scopo di questa giornata è ricordare a tutti che fondamentale è l’impegno delle istituzioni ma anche quello di ogni uno di noi per consentire inclusione e pari dignità alle persone affette da disabilità, allora ben venga. Tutti indistintamente dobbiamo contribuire ad una nuova cultura della disabilità che faccia comprendere che è il contesto che determina tale condizione, che annulli le barriere architettoniche ma soprattutto, quelle mentali, che riconosca il valore aggiunto della diversità. Una pacifica rivoluzione culturale, scrive Charles Gardou: «E’ necessario sradicare la logica della separazione e dell’emarginazione, la concezione "protezionista della disabilità", la cultura della standardizzazione».

Lo slogan del CInAP è sempre stato “Un giorno all’anno tutto l’anno”, per noi ogni giorno è 3 dicembre, lo abbiamo ribadito anche in occasione delle recenti serate che si sono svolte nel nostro Cortile dell’Accoglienza: “In ricordo di Ezio Bosso – La musica non conosce barriere”, con la partecipazione dei Lautari, “Dante Alighieri: ansia e/è incognito“, “Conversazione su Tiresia” la cui storia si intreccia con quella personale dell’autore Andrea Camilleri anche lui reso cieco dalla sua malattia. Lo ribadiamo anche quest’anno nel riproporre il laboratorio teatrale “IL TEATRO CHE FA IL SUO DOVERE”, un percorso, attualmente in svolgimento, in cui creatività, espressione e relazione possano favorire la riflessione sui diritti e sui doveri dell'uomo, una delle tante occasioni di crescita che il CInAP organizza coinvolgendo tutti gli studenti del nostro Ateneo disabili e normodotati, l’Accademia di Belle Arti e le Associazioni territoriali.

Oggi per celebrare la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità abbiamo riunito in assemblea presso l’Aula Magna del Rettorato i Docenti Referenti per la Disabilità di tutti i Dipartimenti. Insieme cercheremo e proporremo azioni migliorative per tutte le attività rivolte agli studenti con disabilità dell’Università degli Studi di Catania, ne presenteremo di ulteriori e nuove, allo scopo di garantire condizioni di inclusione e piena partecipazione durante l’intero loro percorso universitario.

Il prof. Massimo Oliveri

Il prof. Massimo Oliveri