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Studenti di Albania e Libano impegnati in progetti di tirocinio al Di3A, studenti catanesi faranno la tesi di Archeologia in Israele
Dal 2019 l’Università di Catania ha esteso la propria rete di partenariato coinvolgendo docenti, personale e studenti all’interno di un progetto di mobilità internazionale che desse la possibilità a quattro istituti partner extra-europei – in Albania, Egitto, Israele e Libano – di vivere il mondo Erasmus.
Da 35 anni il programma Erasmus Plus ha un chiaro obiettivo: ampliare le conoscenze e le competenze dei cittadini europei e del mondo attraverso la creazione di un ampio network di cooperazioni strategiche nell’ambito dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. La prospettiva che adotta Erasmus Plus è, dunque, quella di dare possibilità anche a soggetti e istituti provenienti da altre parti del mondo di stringere relazioni che possano migliorare le loro competenze.
Dopo due anni di pandemia, di didattica virtuale e di isolamento sociale, riaprendo gradualmente le proprie strutture, l'Università di Catania ha ripreso al meglio i lavori nell’ambito dell’internazionalizzazione, al fine di permettere agli studenti e allo staff provenienti dai quattro Paesi partner di poter frequentare periodi di studio o tirocinio a Catania, di tenere lezioni nei dipartimenti del nostro Ateneo e di partecipare alla Staff Week che verrà organizzata dall’Unità operativa Relazioni Internazionali nel prossimo mese di giugno.
Afrim, Aya, Emanuel, Nicolas, Zhaklina sono studenti magistrali di Agraria in Libano e in Albania, si trovano a Catania da inizio aprile per frequentare un tirocinio accademico presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, sotto la guida dei docenti Olga Cacciola e Ferdinando Branca.
In foto da sinistra Carlotta Costanzo (staff Ufficio Relazioni internazionali), Nicolas Al Achkar, Emanuel Opingari, Afrim Kuci, Zhaklina Sulaj, Valentina Barbagallo (coordinatrice Ufficio Relazioni internazionali)
L’Erasmus non si limita dunque ad accogliere solamente staff e studenti stranieri, ma dà anche la possibilità ai nostri docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti di poter andare presso le quattro università partner per svolgere periodi di docenza, formazione, studio e tirocinio in contesti differenti dal quadro europeo. Maria, Emanuela e Dario trascorreranno tre mesi in Israele, presso l’Università di Bar Ilan, per fare ricerca per la loro tesi di laurea magistrale in Archeologia.
L’università di Catania riapre le porte, le frontiere, le menti.
In foto da sinistra Valentina Barbagallo (coordinatrice Ufficio Relazioni internazionali), Carlotta Costanzo (staff Ufficio Relazioni internazionali), Emanuela Scalisi, Maria Dimopoulou, Dario Ciacera Macauda, la docente Lucia Zappalà (delegata al Coordinamento d’Ateneo per l’Internazionalizzazione)